Das Böse Büro

L'attentato contro Fico e' per certi versi come l'esplosione del North Stream II. Speculare su UN possibile colpevole e' inutile , perche' oggi come oggi il gioco tra le parti offre cosi' tante possibilita' che puntare su una sola e' una scelta perdente. Cosi', come feci ai tempi del gasdotto, conviene esaminarle tutte,o almeno molte.

Ho avuto una specie di scambio interessante con @mike@flipboard.social , il CEO di Flipboard (si, nel Fediverso potete anche chiacchierare coi CEO) e parlavamo di una AI che si chiama perplexity.ai .

Siccome la stampa italiana ha, molto ipocritamente, deciso di non parlare dello Scandalo Eurovision, e c'e' chi dice che io stia esagerando, prima di chiudere con l'argomento (la vergogna vi cadra' addosso piu' avanti, in tutto il suo fetore, quando la merda incontrera' il ventilatore), vorrei mostrare che NO, non sto esagerando e che NO, e' successo qualcosa di gravissimo.

So di aver preso in prestito il titolo di un bellissimo libro di Pahlaniuk. Ma la mia sensazione e' quella. Non so per quale motivo, onestamente: nello scorso post avevo scritto di sapere che l' Eurofestival fosse censurato e quindi truccato (per cosa avete votato, se non avete visto DAVVERO il festival?).

Sotto casa mia, o molto vicino, c'e' una cosiddetta Rock Kneippe. Ci vado abbastanza regolarmente, e ci sono andato ieri sera. E da li' ho visto l' Eurofestival. Il vantaggio e' che non essendo la Germania molto abituata a vincere, nessuno si faceva illusioni di avere la miglior canzone, e ho visto il tutto bevendo birra e giocando a Magic, spesso commentando sul cellulare.

Vedere una ministra fascista che si lamenta perche' la censurano e' divertente, almeno quanto vederli parlare del Rave NOVA Festival rovinato da Hamas dopo aver punito i Rave Party come il NOVA con sei anni di carcere. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

Ho usato un titolo che e' retorico sino ad essere grottesco, perche' ormai il livello di militarismo cui ci stiamo avvicinando e' a dei livelli che hanno superato da tempo il ridicolo.

Tutta la diatriba tra “fascisti” e “antifascisti” mi porta a ripetere una cosa: la politica italiana non ha problemi con la storia, bensi' con il calendario. E c'e' una differenza nemmeno sottile tra le due cose: semmai, il fatto che nessuno si chieda per quale motivo stiamo a parlare del 1945 nel 2024 mostra come i politici non hanno ancora capito , di preciso, quale sia il loro ruolo.

Stamattina ho fatto colazione con il solito genocidio di Müsli. Poi mi sono vestito , il solito genocidio di stoffa, per andare al lavoro, il genocidio del mio tempo. Oggi avro' a che fare con un genocidio di tempo, detti anche “meeting”, e dovro' poi risolvere un genocidio di problemi. Oppure, potrei smetterla di usare a sproposito la parola “genocidio.” Cioe' un genocidio delle frasi che contengono la parola “genocidio”.