Come costruire un esercito europeo?
Scrivere fantascienza è un gioco di equilibri: devi essere più rigoroso della realtà, mentre il mondo reale può permettersi ogni assurdità. Nel costruire l'ucronia di Edelweiss, mi sono scontrato con un problema concreto: come dare un esercito a un'Europa unita, quando la storia ci mostra che persino oggi, nel 2024, le diffidenze nazionali sopravvivono a ogni trattato? La soluzione è arrivata da un paradosso: non una nazione, ma un partito.
Il problema è semplice da enunciare, impossibile da risolvere: come creare un vero esercito paneuropeo quando ventisette governi non riescono nemmeno a mettersi d'accordo sul colore dei passaporti?
Abbiamo provato con la diplomazia, con i trattati, con le buone intenzioni. Risultato? Un pantano di veto incrociati e compromessi al ribasso. Chiunque abbia partecipato a una riunione con più di tre persone sa che la governance collettiva è un'utopia comica.
Ma la storia ci offre un modello alternativo: le Crociate.
Nel XII secolo, un'organizzazione non governativa (la Chiesa cattolica) riuscì a fare ciò che nessun re avrebbe potuto: armare eserciti transnazionali con un obiettivo comune. Non serviva l'unanimità tra sovrani, bastava un'ideologia abbastanza potente da aggirare i nazionalismi.
Nella mia ucronia, ho preso questa lezione e l'ho portata alle estreme conseguenze: un partito pancontinentale che crea la sua milizia personale, svincolata dagli stati. All'inizio è una forza irregolare, quasi folkloristica. Poi, col tempo, diventa l'unica istituzione che funziona in un'Europa allo sbando.
Il trucco? Sostituire la burocrazia con il fanatismo. Quando i soldati rispondono a un simbolo, non a una bandiera nazionale, i confini diventano polvere.
Esiste solo un modo per unire un continente diviso in ventisette Stati litigiosi: sostituire le bandiere con un simbolo più potente.
Nella mia ucronia, questo simbolo è l'Edelweiss – ma avrebbe potuto essere una croce, una runa, o qualsiasi altro feticcio capace di fare ciò che i trattati non possono:
La formula segreta dell'unità europea:
- Un'idea che trascenda i confini (Dio per le Crociate, la Razza per il Reich, eccetera)
- Una gerarchia parallela agli Stati (Ordini monastici, SS, o un partito qualsiasi dall'ideale astratto)
- Un nemico comune più viscerale dei vicini di casa (gli islamici, gli Untermensch, eccetera)
Perché funziona:
- La Chiesa medievale dimostrò che un'istituzione transnazionale può armare eserciti senza chiedere permesso ai re
- Le SS furono un “esercito europeo” ante litteram perché reclutavano olandesi, norvegesi e ucraini sotto un'unica mitologia razziale.
- Nessuno muore per il PIL, ma milioni moriranno per un'astrazione abbastanza grande da contenere tutte le patrie. Razza, Religione, qualsiasi cosa.
In questa prima fase, quindi, il nostro partito di fanatici violenti – o la nostra religione della ferocia – potra' anche creare tanti movimenti di squadristi , magari dai nomi diversi a seconda delle identita' nazionali, ma deve anche tenersi pronto ad unirli sotto un unico comando.
Il secondo momento e' quello del consolidamento. Questi movimenti hanno , di solito, ben due fasi di consolidamento. Nella prima, si decide chi comanda. Un po' come successe con la notte dei lunghi coltelli tra SS e SA:
Mentre in Germania Hitler epurava le SA, movimenti fascisti in tutta Europa facevano pulizie simili:
- In Romania, la Guardia di Ferro di Codreanu assassinò i membri “moderati” del proprio movimento nel 1938
- In Austria, le milizie naziste locali eliminarono i filo-italiani durante l'Anschluss e la fine del regime di Dolfuss
- In Spagna, Franco unificò i falangisti ribelli facendo fucilare José Antonio Primo de Rivera
Cose simili avvennero anche nel medioevo:
L'analogia è perfetta:
- I Catari furono sterminati non perché stranieri, ma perché minacciavano l'unità ideologica della Cristianità
- I Templari vennero eliminati quando la loro lealtà all'Ordine superò quella ai re
Questo e' il momento del primo consolidamento, che serve a decidere chi sono, luogo per luogo, i gruppi dominanti. Poi arriva l'unificazione vera e propria, che succede di solito durante una forte pressione militare:
Ecco alcuni casi storici di unificazione di gruppi militari sparsi, divisi tra il Novecento e il periodo delle Crociate:
Novecento
Gli Arditi d’Italia (Prima Guerra Mondiale → Corpi organizzati)
- Gli Arditi nacquero durante la Prima Guerra Mondiale come reparti d’assalto volontari, inizialmente dispersi in varie unità. Nel 1917 furono riorganizzati in un corpo unico sotto il comando del generale Capello, formando ufficialmente il Corpo d’Armata d’Assalto. Dopo la guerra, molti ex-Arditi confluirono nei Fasci di Combattimento di Mussolini, contribuendo alla nascita delle squadre d’azione fasciste.
- Gli Arditi nacquero durante la Prima Guerra Mondiale come reparti d’assalto volontari, inizialmente dispersi in varie unità. Nel 1917 furono riorganizzati in un corpo unico sotto il comando del generale Capello, formando ufficialmente il Corpo d’Armata d’Assalto. Dopo la guerra, molti ex-Arditi confluirono nei Fasci di Combattimento di Mussolini, contribuendo alla nascita delle squadre d’azione fasciste.
L’Armata Rossa (Guerra Civile Russa, 1918-1922)
- Dopo la Rivoluzione d’Ottobre, le forze bolsceviche erano composte da milizie irregolari (Guardie Rosse) e reparti zaristi disciolti. Lev Trockij riorganizzò queste forze nell’Armata Rossa, unificando i comandanti sotto un comando centralizzato e introducendo la coscrizione obbligatoria.
- Dopo la Rivoluzione d’Ottobre, le forze bolsceviche erano composte da milizie irregolari (Guardie Rosse) e reparti zaristi disciolti. Lev Trockij riorganizzò queste forze nell’Armata Rossa, unificando i comandanti sotto un comando centralizzato e introducendo la coscrizione obbligatoria.
I Freikorps tedeschi (1918-1920 → Reichswehr)
- Dopo la sconfitta nella Prima Guerra Mondiale, la Germania vide la formazione di numerosi Freikorps, milizie paramilitari di veterani e nazionalisti. Nel 1919-20, molti di questi gruppi furono assorbiti nella Reichswehr (l’esercito della Repubblica di Weimar), mentre altri confluirono nelle SA naziste.
- Dopo la sconfitta nella Prima Guerra Mondiale, la Germania vide la formazione di numerosi Freikorps, milizie paramilitari di veterani e nazionalisti. Nel 1919-20, molti di questi gruppi furono assorbiti nella Reichswehr (l’esercito della Repubblica di Weimar), mentre altri confluirono nelle SA naziste.
Periodo delle Crociate
L’Ordine dei Cavalieri Teutonici (Crociate del Nord, XII-XIII secolo)
- Nati come ospedalieri durante l’assedio di Acri (1190), i Cavalieri Teutonici inizialmente operavano in modo disperso. Nel 1226, con la Bolla d’Oro di Rimini, l’Ordine fu unificato sotto Hermann von Salza e organizzato come forza militare centralizzata per la conquista della Prussia pagana.
- Nati come ospedalieri durante l’assedio di Acri (1190), i Cavalieri Teutonici inizialmente operavano in modo disperso. Nel 1226, con la Bolla d’Oro di Rimini, l’Ordine fu unificato sotto Hermann von Salza e organizzato come forza militare centralizzata per la conquista della Prussia pagana.
La Crociata dei Pezzenti (1096, prima della Prima Crociata)
- Gruppi di pellegrini e milizie popolari, guidati da predicatori come Pietro l’Eremita, si unirono in una massa disorganizzata che marciò verso Gerusalemme. Sebbene fossero per lo più annientati dai turchi, alcuni sopravvissuti furono integrati nell’esercito crociato “ufficiale” sotto Goffredo di Buglione.
- Gruppi di pellegrini e milizie popolari, guidati da predicatori come Pietro l’Eremita, si unirono in una massa disorganizzata che marciò verso Gerusalemme. Sebbene fossero per lo più annientati dai turchi, alcuni sopravvissuti furono integrati nell’esercito crociato “ufficiale” sotto Goffredo di Buglione.
L’unificazione delle forze crociate durante l’Assedio di Antiochia (1097-1098)
- Le diverse armate feudali europee (normanni, provenzali, fiamminghi) arrivarono in Anatolia separatamente. Solo sotto la pressione turca si unificarono sotto un comando congiunto (Boemondo di Taranto e Raimondo di Tolosa), riuscendo a conquistare Antiochia.
- Le diverse armate feudali europee (normanni, provenzali, fiamminghi) arrivarono in Anatolia separatamente. Solo sotto la pressione turca si unificarono sotto un comando congiunto (Boemondo di Taranto e Raimondo di Tolosa), riuscendo a conquistare Antiochia.
in questo caso, per esempio, vedo molto bene la guerra in Ukraina come fattore unificante.
Ecco come si smantella un continente:
Fase 1: Il golpe del portafoglio
I vostri Freiwilligen-Divisionen iniziano come:
- Band di fanatici in uniformi fai-da-te
- Progetto preferito di oligarchi annoiati (chi non finanzierebbe dei “difensori della civiltà” con un bel logo?)
- Meme viventi con più follower dei ministeri della Difesa
Poi arriva la magia: una campagna di propaganda che trasforma i pestiferi in eroi. Ogni attentato diventa “resistenza”, ogni rissa di strada “battaglia epica”. I social inondati di video epici con soundtrack Wagneriana.
Fase 2: L'eutanasia degli eserciti nazionali
- I generali di carriera ridotti a mendicare fondi tra tagli al bilancio e hashtag #EsercitiVecchiEuropei
- I politici trasferiscono risorse alle SS 2.0 per “efficienza” (leggi: perché sanno usare TikTok per il reclutamento)
- Gli ufficiali tradizionali o si convertono al nuovo credo, o finiscono a dirigere musei militari
Fase 3: Il monopolio della violenza
Nella mia trilogia, le SS europee vincono senza sparare un colpo agli Stati perché:
- Hanno il marchio più cool (divise nere > uniformi mimetiche)
- Offrono carriere globali (un tenente della milizia comanda in Slovacchia domani, in Portogallo dopodomani)
- Sono l'unico “esercito influencer” con:
- Sponsor privati
- Sconti per veterani nei negozi bio
- Un reparto meme che fa sembrare ogni scontro urbano un'opera d'arte
- Sponsor privati
Ovviamente, i negozi bio sono l'arma vincente. (Scherzo. Ma neanche tanto). Se preferite: “Nessuno ha abolito gli eserciti nazionali. Semplicemente, un giorno tutti si sono accorti che la parata del 14 luglio sfilava con uniformi nere. E su una cosa erano tutti d'accordo: il nero snellisce un sacco.”
L’esercito europeo nascerà come startup , come partito o come religione
Immaginate un'Europa in cui gli eserciti nazionali sono ormai solo scenografie da parata, con carri armati museali che sfilano il 14 luglio. Un “Corpo di Difesa Europeo” esiste sulla carta, ma nessuno vuole finanziarlo. Nel frattempo, le milizie di fanatici proliferano, sponsorizzate da colossi tech e vestite da Armani. In questo scenario, la vera domanda non è se nascerà un esercito europeo, ma come.
La risposta non verrà da un trattato, ma da un'idea imprenditoriale.
Si partirà dal basso. Un movimento – forse ambientalista, forse transumanista – ridefinirà il concetto di appartenenza: il nazionalismo verrà “sbrandizzato”, trasformato in un'identità sovranazionale (razza? religione?). I militanti troveranno opportunità di carriera senza frontiere: un volontario francese potrà servire in Romania, un ingegnere polacco potrà progettare sistemi difensivi per la Spagna.
Poi arriverà l'economia dell’attenzione. Se le guerre di ieri si vincevano con le armi, quelle di domani si combatteranno con gli algoritmi. Challenge virali su TikTok diventeranno il nuovo metodo di reclutamento, mentre i finanziamenti pioveranno da oligarchi annoiati, aziende di sicurezza tecnologica e fondi europei per l'innovazione.
A quel punto, gli Stati diventeranno obsoleti. Quando una “Guardia Verde/Viola/Whatever” – o qualunque sia il suo nome – avrà migliori stipendi, un addestramento superiore agli eserciti nazionali e un ufficio legale capace di portare i governi in tribunale per “mancata difesa dei valori europei”, i ministeri della Difesa chiuderanno i battenti. Non per decreto, ma per bancarotta.
Sembra fantascienza? Forse. Ma le Private Military Companies già operano in zone grigie, i movimenti transnazionali sfidano da anni gli Stati, e l’UE ha già iniziato a subappaltare la sovranità: Frontex è un proto-esercito senza patria.
Sembra fantascienza.
Per questo e' realistico.
Uriel Fanelli
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