Ho usato un titolo che e' retorico sino ad essere grottesco, perche' ormai il livello di militarismo cui ci stiamo avvicinando e' a dei livelli che hanno superato da tempo il ridicolo.
Tutta la diatriba tra “fascisti” e “antifascisti” mi porta a ripetere una cosa: la politica italiana non ha problemi con la storia, bensi' con il calendario. E c'e' una differenza nemmeno sottile tra le due cose: semmai, il fatto che nessuno si chieda per quale motivo stiamo a parlare del 1945 nel 2024 mostra come i politici non hanno ancora capito , di preciso, quale sia il loro ruolo.
Stamattina ho fatto colazione con il solito genocidio di Müsli. Poi mi sono vestito , il solito genocidio di stoffa, per andare al lavoro, il genocidio del mio tempo. Oggi avro' a che fare con un genocidio di tempo, detti anche “meeting”, e dovro' poi risolvere un genocidio di problemi. Oppure, potrei smetterla di usare a sproposito la parola “genocidio.” Cioe' un genocidio delle frasi che contengono la parola “genocidio”.
Ogni volta che introduco la parola felicita' in qualche post, noto che le reazioni sono estemamente intense, e questo succede in due casi. Il primo e' che stai insultando una sensibilita' comune, il secondo e' che hai toccato un argomento tabu'. Quando insulti una sensibilita' sai benissimo chi hai toccato: se dico che i cristiani migliori che io conosca sono i satanisti, per esempio, reagiscono i cristiani non satanisti (che di solito sono piu' malvagi dei satanisti) Quando tocco dei taboo economici, invece , la reazione e' diffusa ed e' ugualmente rabbiosa.
Sono spesso criticato per il fatto di non credere nell'idea di “occidente”, ovvero di una comunanza di valori e di obiettivi tra popoli che evidentemente NON hanno in comune ne' i valori ne' gli obiettivi, e che appartengono allo stesso schieramento patamilitare solo perche' sono stati invasi nella seconda guerra mondiale. Ma proviamo a chiederci: se l' “occidente” come allucinazione e' cosi' diffusa, come e' nata?
Scrivere un articolo del genere senza finire accusato di essere antivax e antitutto e' difficile, perche' chiunque faccia notare un problema a livello di scienza, o nel modo in cui viene “generata” oggi e' un rejetto. Quindi, continuero' a scrivere questo articolo basandomi su due fatti.
E' bello leggere sui giornali italiani che Draghi e Letta si sono svegliati e hanno deciso di “autocandidarsi” alla carica di presidente della Commissione Europea, e hanno le loro solite ricette marziane da proporre. E dico le solite ricette marziane, perche' intendo quelle ricette che sembrano provenire da gente che non e' mai stata su questo pianeta. E per farlo, prendono come esempio il mondo sbagliato, cioe' il mondo Telco.
Ho deciso di fare la (S)recensione di un libro che mi e' capitato di leggere, per pura curiosita', dal momento che oggi come oggi nell' IT chi non produce dati non esiste, e dal momento che se lavori con aziende “grandine” hai – qualsiasi cosa tu faccia o meno – a che vedere con moli importanti di dati fantastici (e dove trovarli).
Di per se', la domanda ha una risposta ovvia. Come in ogni linguaggio, qualsiasi parola sia nel vocabolario puo' venire usata, a patto che il vocabolario sia condiviso. Se l'intento e' quello di indicare qualcosa, o di trasferire una specifica informazione, e funziona (tenendo conto del fatto che per via di Shannon e' chi riceve il messaggio a decodificarlo, e non chi lo invia) , potete decisamente farlo.