Overturismo e Burning Man.
Ho messo nello stesso post due fenomeni, perche' a mio avviso ci sono fortissime relazioni tra quanto succede, e rischia di succedere in futuro alle citta' soggette ad overturismo. Partiro' quindi studiando la ragione per il declino del Burning Man. Per parlare poi dell'overturismo.
Allora, cosa fu il Burning man? Era un festival hippie. Siccome nessuno vuole gli Hippies attorno, perche' non sembrano cool, allora questi avevano preso a riunirsi in un deserto, e fare quello che fanno gli Hippies. Drogarsi, campeggiare in tenda, fare l'amore e non la guerra, ballare e fare cose creative e stravaganti.
Ora, questa societa' dei social network ha il vizio di essere fatta principalmente dalle persone meno creative della storia , le quali per sembrare creative si comportano come la luna. Cercano un sole per brillare di riflesso. E di conseguenza, il burning man e' diventato sempre piu' attraente.
E ad un certo punto sui social si parlava solo di Burning Man, per cui bisognava esserci. E ad un certo punto il mondo dello star-system, in crisi di creativita' ormai da decenni (Taylor Shift e' lo Zero Kelvin della creativita', mi meraviglio che non compaia qualche condensato di Bose-Einstein ai suoi concerti. Ah, no, dimenticavo: il pubblico) , ha deciso di affiancarsi e di , letteralmente, spolpare un po' di credibilita' for free, per farci due lire. E gli hippies, ovviamente, si erano mossi altrove da tempo, non erano piu' graditi nemmeno nel posto che avevano creato. Proprio cosi': un apposito servizio d'ordine li aveva cacciati.
Tutto ha funzionato la prima volta, senonche' qualche Dio permaloso (secondo me quello della creativita' , o della Cannabis) ha deciso di mandare un diluvio e il fango. Le due cose piu' anti-cool dell'universo: la pioggia devasta make-up e acconciature cool, mentre il fango annienta qualsiasi cosa cool venga dalle citta', partendo dalle tende ecofichette di Quechua, passando per le scarpe cool, il veicolo cool, il camper cool, e tutto quello di cool che gli influencer, le persone meno creative della storia, pensavano di fotografare, per mettere poi in quelle sconfinate distese di noia che sono TikTok e Instagram.
La linea che passa tra una rivoluzione e un raduno di fighe muffe & ocarazze morte ha un nome: fango. Se passi alla storia nel fango, sei davvero cool e fai la rivoluzione. Se non ci riesci, sei solo l'ennesimo raduno di fighe muffe e ocarazze morte(*). A Woodstock era pieno di fango, ed era cool lo stesso.
Ma non e' andata cosi' nel 2023:
Il risultato e' che questo rischio ha ridotto il numero di persone che sono disposte a rischiare un investimento che puo' facilmente tradursi in qualcosa di assolutamente anti-cool.
Ovviamente, qualcuno e' rimasto nello spirito del Burning Man
e ha deciso di divertirsi ugualmente, ma nella maggior parte dei casi hanno deciso di scappare, affrontando un metro di fanghiglia. Perche' gli sponsor non ti pagano per vedere i loro prodotti sporchi di fango.
E il tuo cosiddetto “fuoristrada” che si trova in difficolta' per una pioggia e del fango non ti fa sembrare ne' fico ne' maschio:
Detto questo, quest'anno il Burning Man fatica a pagare i biglietti e le prenotazioni. E voi direte: biglietti? Prenotazioni? Ad un festival Hippy?
Perche' ovviamente il Burning Man non era un festival hippie, era diventato una merda di prodotto commerciale venduto a gente che veniva dalla citta' a fare la rivoluzione ed uscire dagli schemi. Uscire dagli schemi?
hanno formato una coda in autostrada anche senza l'autostrada. L'autostrada e' dentro di loro. E' successo quando la generazione di ritardati che abbiamo messo al mondo ha smesso di saper guidare senza un navigatore.
Sono usciti dagli schemi. A pagamento. Guidati da un navigatore satellitare.
E con questo voglio dire una cosa: quando prendi qualcosa che e' bellissimo , ti ci getti sopra e lo spolpi , fino a togliere lo spirito , prima o poi il comodo Dio del Divertimento si divertira' con te. E non hai idea di che troia sia, il Dio del Divertimento. Perche' non si limita a sbatterti nel fango: si diverte a farlo. Non per niente , al estival 2023 non c'era solo fango: c'erano anche molte tarantole, che fuggivano dai loro buchi per via dell'acqua.
E adesso chiediamoci: le citta' hanno uno spirito? Beh, probabilmente citta' come Venezia lo hanno. Quando Venezia era ancora un posto per lo meno visitabile (non era piu' vivibile, ma era visitabile) , uno spirito lo aveva. Quando percepite lo spirito di un posto? Quando ci arrivate, sofferenti per qualcosa.
Circa nel 1994 , ci si fermo' la mia nave. Avevamo navigato quasi due mesi di fila, che non e' tanto, lo so, ma questo insegno' a molti (o almeno a me) che una societa' fatta interamente di maschi non funziona, perche' dopo un po' c'e' una componente della bellezza che manca. E non basta un calendario della Mussolini in ponte di volo per rimediare.
Sofferente, uscii a novembre per le vie di Venezia. Venezia era gia' rovinata perche' non aveva piu' abitanti ne' studenti, e quindi la sera non c'era nulla. Ma il silenzio, onestamente, contribuiva alla sua bellezza, insieme ad una certa nebbia. Camminai e mi persi, e finii nel ghetto ebraico, di cui non avevo mai sentito parlare. Io me ne accorsi perche' c'era un candelabro della Hannukkah in mezzo alla piazzetta del ghetto. RImasi li' seduto su una panchina per qualche tempo, capii che c'era anche una sinagoga, poi me ne andai, sino a quando non trovai un rarissimo bar aperto, dove mi ubriacai di grappa insieme a personaggi di cui non sapevo nulla ma insistevano a pagare un giro a turno.
Detto questo, la citta' aveva qualche bellezza sua , sebbene gia' rovinata dalla mancanza di abitanti, e aveva uno spirito. Non nel senso che ci fosse un Mana(**), ma nel senso che girare per la citta' poteva avere un significato per, diciamo , la parte invisibile della persona. A maggior ragione se sofferente per la mancanza di una qualche bellezza, di qualsiasi tipo.
Cosi' come aveva uno spirito, per dire, il primo festival del Burning Man.
Puo' un luogo venire abbandonato dal suo spirito, dal proprio Genius Loci ? Certo che puo'. Come e' successo nel burning man, questo puo' succedere se lo spirito non viene rispettato per il dono che e'.
Lo spirito del luogo abbandona il proprio luogo, quando il luogo viene profanato.
Sono tornato a venezia diverse volte negli anni successivi. Era sempre rovinata, ma continuava a piacermi. Di giorno, di notte, pioggia o sole, lo spirito del luogo era ancora li'. Sofferente, ma era li'.
L'ultimo anno che ci andai, era l'anno in cui volevo mostrare a mia figlia l'Italia, essendo a mio avviso abbastanza cresciuta. Ovviamente, Bologna, Ferrara, Parma, Modena, i borghi medioevali dell'appennino, e poi Firenze, Assisi, e anche Pisa. Gia' a pisa provai quel senso di vuoto. Lo spirito di Pisa se n'era andato. Pisa ha perso il suo Genius Loci, e il vuoto si sentiva. Ho attribuito la cosa ad un certo appetito insoddisfatto, e non ci ho fatto caso.
Poi andammo a Venezia. Un disastro. E' stata la prima citta' ad essere devastata dall'overturismo, gia' quando non se ne parlava ancora. Se volete vedere le cose che vi piacevano di Venezia, vi consiglio Comacchio e Chioggia. Li' c'e' ancora lo spirito del luogo, e somigliano abbastanza a Venezia. Ma Venezia e' morta e maledetta.
Tutto il giorno, tutto il fottuto giorno spalla a spalla con qualche fottuto cinese che non aveva alcun interesse nella citta', se non dire di esserci stato. Gente che si faceva selfie ovunque. Solo negozi di paccottiglia. Persino quando comincio' a piovere, rimase quello che era, solo che i cinesi erano coperti di nylon come delle serre.
per colpa dell'overturismo, Venezia e' morta e maledetta. Morta perche' non ha piu' una sua vita, maledetta perche' il suo spirito l'ha abbandonata. E quando uno spirito abbandona un luogo, il luogo e' maledetto.
Dove maledetto significa che e' malato, malsano, tossico per la parte invisibile della persona.
Non c'era fango come al Burning Man, direi, ma si camminava nel fango ugualmente. Una distesa di fighe muffe e ocarazze morte, tutte li' a farsi gli stessi identici selfie, negli stessi identici posti dai quali non traevano alcuna esperienza. Gente che pagava centinaia di euro per una gita in gondola sui canali, nella speranza disperata di provare quel “romanticismo” che era stato promesso loro dal tour operator. Cinesi che compravano souvenir fatti in Cina da altri cinesi.
Una citta' profanata, morta e maledetta. Il suo Genius Loci l'ha abbandonata.
E non e' un problema col numero di visitatori. La Mecca, per dire, ne ha molti di piu'. Ma chi va alla mecca ci va per motivi religiosi, e ne ha un religioso rispetto. Ed e' per questo che la cito: la verita' e' che il turismo che si fa in alcune citta' ha perso di vista un concetto.
Cio' che e' molto bello e' anche, in qualche modo, sacro. E ha diritto al rispetto dovuto al sacro.
Per questo uso il termine “citta' profanate”: lo uso per dire che la parte sbagliata di questo overturismo, o di quanto successe al Burning Man, e' che i visitatori avevano perso di vista il concetto di stare vivendo, in qualche modo, un'esperienza che aveva a che fare con la parte invisibile del mondo, delle cose, e anche di se' stessi.
Il vero problema , adesso, e' quanto manca prima che questo vuoto, questa “mancanza” del Genius Loci, venga notata. Quanto manca, esattamente, prima che qualche americano o qualche inglese si accorgano che possono bere a casa quello che bevono a Firenze?
Quando qualcuno notera' che Venezia non e' piu' niente?
Quello che l'overturismo sta facendo e' di togliere lo spirito, la parte sacra, alle citta'. Le stanno uccidendo una ad una, fino a trasformarle in luoghi morti e maledetti.
Il problema viene, come e' successo per il Burning Man, quando il dio locale si incazza.
Non so quando il fango e le tarantole arriveranno, ma il problema e' semplice: arriveranno.
(*). Slang bolognese. Figa Muffa indica una donna che non scopa da abbastanza tempo per avere la muffa sulla fica: di solito non si riferisce alla sua avvenenza, ma alla sua simpatia. Ocarazza morta evoca l'immagine del pene di un uomo che si comporta come il collo di un'oca morta.
(**) I Mana, o spiriti del luogo, sono un costrutto religioso che viene dal periodo delle religioni spiritiste, ove alcuni luoghi hanno uno spirito “custode”. Simili credenze sono esistite anche in Italia, Santa Rosalia celebra una Ruzalka, credenza arrivata dagli schiavi slavi, e poi ricoperta dalla chiesa con una bella santa mai esistita. Una Ruzalka e' uno spirito del posto. Anche molte citta' li avevano, ma sono stati ricoperti dai “santi patroni”.
Uriel Fanelli
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