Musk e la denatalita'.

Musk e la denatalita'.
Photo by Matt Bennett / Unsplash

Continuo a leggere in giro di Musk che semina panico inutile sulla presunta scomparsa dell' Italia per via del tasso di natalita' basso. Di tutti i tipi di millennarismo, questo e' probabilmente quello piu' allarmante. Ma Musk, benche' sia un cialtrone, non ha torto al 100%. Probabilmente bisognerebbe avere il coraggio di usare i numeri, visto che parliamo di NUMERO di abitanti.

Se partiamo dall'idea che NON ci siano migrazioni, cioe' senza aiuti, per far scomparire l'italia occorre, come dire, un bel po' di tempo. Ma solo apparentemente. In pratica, molto prima della scomparsa succedono cose molto, molto brutte.

I numeri di partenza (solo italiani, frontiere chiuse)

  • Popolazione oggi: ~59 milioni di residenti.
  • Tasso di fecondità totale 2024: 1,18 figli per donna; nel 2025 le stime scendono addirittura verso ~1,13.
  • Per tenere stabile la popolazione servirebbero circa 2,1 figli per donna.

Quindi ogni “generazione riproduttiva” (ca 30 anni) di italiani è grossomodo poco più della metà della precedente, se consideriamo solo la natalità rispetto al livello di sostituzione.

Rapporto generazionale approssimativo:

nuova generazione <– vecchia generazione * (1,18/2.1) che fa circa 0.56

Cioè: ogni generazione (diciamo 30 anni) ha il 56% delle persone in età riproduttiva rispetto alla generazione precedente.

Se quindi consideriamo l'eta' riproduttiva come una finestra lunga 30 anni, questo e' l'andazzo. Che significa in pratica?


Prendendo 59 milioni come base e applicando quel rapporto ogni 30 anni, ottieniamo qualcosa del genere:

  • Oggi: ~59 milioni
  • +30 anni: ~33 milioni
  • +60 anni: ~19 milioni
  • +90 anni: ~10 milioni
  • +120 anni: ~6 milioni
  • +150 anni: ~3 milioni
  • +180 anni: ~2 milioni
  • +210 anni: ~1 milione


Per farci una pietra di paragone, possiamo anche chiederci se per caso non ci siano state, in passato, delle condizioni demografiche simili.

Popolazione stimata (milioni) Periodo storico indicativo Anno/epoca (approssimativo) Fonte
59,0 Italia contemporanea ~2020 dati moderni: ~59 milioni nel 2010-20; (Wikipedia)
33,0 Italia in epoca liberale / fine XIX-inizio XX secolo ~1903-1906 stime storiche: ~33 milioni nel 1900; (Wikimedia Commons)
18,5 Italia di fine Settecento / inizio Ottocento ~1800 stime pre‐unitarie: ~18 milioni intorno al 1800; (Our World in Data)
10,4 Penisola pre-industriale, pre‐peste nera ~1300 ca. ricostruzioni medie epoca medievale: ~10-13 milioni; (ResearchGate)
5,8 Dopo la Peste Nera / bassi medievali Trecento/Quattrocento stime storico-demo: ~5-8 milioni in aree della penisola; (tacitus.nu)
3,2 Età tardo-antica / altomedioevo > 1000 anni fa stime molto approssimative pre‐medievali; nessuna fonte precisa più dettagliata
1,8 Pre‐storia recente della penisola migliaia di anni fa stime archeologiche molto generiche; nessuna fonte quantitativa affidabile emozione
1,0 Neolitico / prima agricoltura su scala ampia diverse migliaia di anni fa stime ipotetiche della popolazione su aree ampie; altamente speculativo

A questo punto, prima di parlare di "allarme scomparsa" occorre a mio avviso farsi dei conti, e chiarire cosa si intende per "scomparsa". Ma il problema qui non e' solo di "numero di abitanti".

Il problema e' che il sistema economico collassera' completamente MOLTO prima di trent'anni. Il problema diventa il rapporto tra giovani in eta' lavorativa e anziani:

Orizzonte Anno (circa) Popolazione stimata* (milioni) Over 65 (% pop.)**
0 anni 2025 59,0 24%
30 anni 2055 33,2 35%
60 anni 2085 18,6 40%
90 anni 2115 10,5 42%
120 anni 2145 5,9 45%

Che sul PIL ha un effetto , solo stimabile, di questo tipo.

Orizzonte Anno (circa) Popolazione totale (M, modello) Over 65 (%) stimata “Lavoratori” (indice vs oggi) PIL reale (indice vs oggi)
0 anni 2025 59,0 24% 100 100
30 anni 2055 33,2 ~35% ~56 ~56
60 anni 2085 18,6 ~40% ~31 ~31
90 anni 2115 10,5 ~42% ~18 ~18
120 anni 2145 5,9 ~45% ~10 ~10

In soli 30 anni, cioe', il PIL , o GDP, sara' quasi dimezzato. E' vero che anche la popolazione , praticamente, lo sara', ma il problema e' che innanzitutto il debito pubblico non e' destinato a scendere, e in secondo luogo bisogna capire in che modo e se le attivita' economiche possano sopravvivere con un parco clienti dimezzato.


Voi direte, vabbe', ne parliamo nel 2055. Ma in verita' gia' nel 2032/2035 la situazione sara' insostenibile. Ad una stima prudente,

2024 → 2034 (stime prudenti, ma realistiche)

Quanti immigrati qualificati servirebbero? Partiamo dall'esistente autoctono.

  • −900.000 persone in età lavoro (senza migrazioni).
  • +1.300.000 persone over 80.
  • Aumento della domanda sanitaria ~+25%.
  • Aumento della spesa per LTC (long-term care) ~+40%.
  • Riduzione del bacino lavorativo sanitario, scolastico, tecnico.

Risultato: il sistema salta, non matematicamente ma operativamente.
Crollo di efficienza, tempi d’attesa infiniti, chiusure, assenza di personale.

Se non trovate posto in ospedale oggi non e' un caso: e' l'inizio. Sono le prime crepe di un sistema che ha zero chance di sopravvivere al 2040.


Adesso arriveranno i soliti saputi, a dirci che vabbe', ma allora facciamo entrare immigrati. No, non funziona e NON risolve il problema.

Per tenere in piedi solo il mercato del lavoro (non per crescere!) servono:

Scenario realistico per superare il 2035:

Numero di immigrati/anno.

  • +400.000 immigrati lavoratori/anno per “tenersi a galla”.
  • +800.000/anno per stabilizzare la popolazione in età lavoro.
  • +1.000.000/anno per compensare anche l’aumento degli ultra-anziani.

E, come ho scritto, qualificati.(infermieri, medici, tecnici, etc)


Che è il vero problema, perché:

  • il mondo competitivo già se li ruba: Canada, Australia, USA, UK, Golfo, Nord Europa.
  • l’Italia offre redditi più bassi, burocrazia più pesante e un fisco meno competitivo.
  • non c’è attrattività strutturale.

Perciò un milione l’anno di immigrati qualificati è irrealistico.


Non impossibile matematicamente: impossibile culturalmente, politicamente e logisticamente.


Perché il problema è il timing:

  • Gli anziani aumentano subito.
  • I giovani (non nati) mancano subito.
  • I lavoratori diminuiscono subito.
  • Le pensioni esplodono subito.
  • La sanità implode subito.

La dinamica demografica ha inerzia: ciò che succede tra 10 anni è già scritto oggi.

Cosa significa? Che se anche cominciaste OGGI a fare tre figli per coppia, vi limitereste ad appesantire il welfare scolastico e familiare, ma non risolvereste il problema. Bisognava cominciare 30 anni fa.

E tutto confluisce in un punto:


nel 2032–2035 l’Italia entra nel “trattamento intensivo” permanente.

Significa che "non funziona piu' niente di niente di niente". Nessun servizio pubblico sostenibile. Scuola, ospedali, trasporti, pensioni, niente.


E oltre ad essere irrealistico sul piano migratorio, attirare quasi 30 milioni di immigrati qualificati in 30 anni e' semplicemente irreale sul piano sociale e politico.

Quindi, cominciate pure a tirare i remi in barca. Entro il 2032/2035 arrivera' il default del debito, e il collasso dei vari sistemi di welfare, dagli ospedali alla polizia ai trasporti pubblici alla scuola.

Ed e' gia' scritto nei numeri della demografia.

L'allarme di Musk, quindi, ha senso.

Solo che e' troppo tardi.