Missili di su e di giu'.

E' un pochino che non scrivo di vicende neosovietiche, cosi' visto che c'e' il panico da missili , ne approfitto per riscrivere la cosa. Ma prima svelo il mio Bias: che i democratici USA vogliano scatenare una guerra nucleare in Europa era noto gia' ai tempi della Clinton, e fu – per chi segue questo blog – il motivo per cui feci il ghostwriter mercenario nella grande Meme War del 2016, quando Trump sconfisse l'orrendo mostro inumano Hillary Clienton.

Non che mi piaccia Trump, se non per i danni che fa e che fara' alla sua stessa nazione, ma perche' ho dei pregiudizi verso le bombe atomiche che mi scoppiano in testa. Sono un tipo strano.

Nel caso di Biden, invece, non e' stato possibile fermarlo, e quindi ha mandato avanti il suo programma: avere una guerra nucleare in Europa. E' sempre stato il loro obiettivo.

Certo, la guerra ha i suoi obiettivi. E anche l'economia ha i suoi obiettivi. Questo e' il motivo per il quale dico sempre una cosa:

Dietro ad una guerra ci sono molti conflitti.

Dietro alla guerra Russia->Ukraina ci sono molti conflitti, da entrambi i lati. I conflitti dal lato russo li conosciamo (in Russia non perdete il potere e rimanete vivi. Perdete il potere e ci lasciate le penne. E Putin non vuole perdere il potere). Dal lato americano c'e' il conflitto tra industria europea e industria americana, la paura che l'Europa lasci la Nato trovandola inutile, la paura che la Russia in qualche modo diventi un partner energetico affidabile per l'industria europea, e altro ancora.

La strategia dei dem, quindi, e' di causare una guerra nucleare in Europa. Sic et simpliciter. E' una follia, e la classe dirigente dem e' di uno sciovinista eccezionale, ma tant'e'. Ci avevano gia' provato ai tempi della Clinton segretario di stato, e ci riproveranno ancora.

Adesso la finestra temporale si sta chiudendo per i dem: sanno benissimo che alla fine del mandato di Trump, la loro classe politica non sara' certamente la stessa, sanno che dovranno cercare davvero un candidato che sappia di “nuovo”, e quindi sanno che se vogliono una guerra nucleare in Europa, allora devono provocare Putin adesso.

E lo hanno fatto, con una mossa che oggi e' completamente inutile. Ma non solo: una mossa che da un certo punto di vista rafforza la posizione dialettica di Putin:

con questa mossa, Biden ha confermato quel che dice Putin. E cioe', che dall' Ukraina e' possibile bersagliare la russia in profondita'usando normale artiglieria da campo.

In breve, l' Ukraina nella Nato e' un pericolo troppo grande per Putin.

Non so se, e come, Putin utilizzera' mai questo appiglio strategico – sembra abbastanza arrugginito , negli ultimi anni – ma il punto e' che questa autorizzazione a “colpire la russia in profondita' ” conferma quello che Putin lamenta da anni: l' Ukraina e' troppo vicina per essere nella NATO.

La mossa e' stupida, ma a Biden non importa: il suo obiettivo e' provocare Putin.

Puo' questa mossa cambiare gli esiti della guerra? Non piu'. Gli ukraini si sono svenati nei sogni hollywoodiani di Zelensky, cioe' di fare una Graaaaande Controffensiiiiiivah , con infinite risorse militari pagate dall'occidente, ed eroi ukraini in armatura. Un altro che non sa quanto sia vasta la Russia.

Avrebbe potuto vincere se avesse mantenuto le tecniche militari di inizio conflitto, che non prevedevano grandissime cavalcate trionfanti di masse militari, ma l'attrito “Stay Behind” che hanno fatto nel primo anno di guerra.

Ora e' troppo tardi: anche se si riuscisse a colpire la logistica russa di continuo, e anche in profondita', ormai i soldati russi hanno sfondato. Certo, li si potra' rallentare e si potranno aumentare le perdite russe, ma poco altro.

Il problema di questo conflitto militare e' che il fronte e' troppo vasto per entrambe le parti.

E quindi, troppo costoso per entrambe le parti. E' una guerra destinata a finire per esaurimento, e l' Ukraina ha fatto l'errore delle “grandi contro-offensive”, bruciando le proprie risorse.


Sul piano politico, la strategia tenuta sinora e' stata quella di rompere le “linee rosse” del Kremlino una dopo l'altra. Il problema e' che tante di quelle linee rosse erano pura propaganda, ma una non lo e': la ragione stessa dell'invasione. Ovvero, dall' Ukraina e' possibile bombardare la Russia in profondita', e quindi per la Russia e' intollerabile.

Questa linea rossa, cioe', e' una vera linea rossa. Se io faccio una guerra perche' temo che dal tuo avamposto tu possa bombardarmi in profondita', difficilmente dimostrarmi che questo e' possibile (e facile) avra' un effetto calmierante.

Cosi', anche i russi hanno deciso di varcare una linea rossa, e di usare un missile che rompe alcune linee rosse degli americani. Non e' un missile intercontinentale , anche se ne eredita alcune caratteristiche, ma il punto e' che costa troppo per essere usato su vasta scala. E questo significa che il suo primo scopo e' quello di portare testate nucleari.

In concreto: supponiamo anche che la produzione USA di MGM-140 ATACMS sia di 500 pezzi all'anno, e i russi contendenti si prefiggano di usare l' Oreshnik per bilanciare. Possono lanciare 500 Oreshnik ogni anno? No way, l'economia russia non riesce a sostenere una simile produzione. I costi sono sproporzionatamente diversi, e specialmente c'e' una differenza enorme di proporzioni dietro alle due economie e ai due budget militari.

Quindi e' chiaro che quello russo e' un atto dimostrativo.

Qual'e' il problema di questo livello di escalation? Il problema e' che l'occidente ha ancora due livelli di escalation, mentre Putin ne ha a disposizione uno solo.


Gli USA potrebbero, ancora, dare agli F-16 in Ukraina il permesso di bombardare il territorio russo in profondita', per esempio, come il famoso ponte che collega Krimea e Russia, o le poche navi rimaste sul mar d'Azov. Oppure convincere i tedeschi a vendere e testare il Taurus, l'unico sistema che potrebbe arrivare sulla camera da letto di Putin e far saltare il bunker personale. Una minaccia diretta.

A questo punto, Putin sarebbe chiamato a rispondere, ma come fa a scalare, se ha gia' usato il missilone? Putin non ha molte altre possibilita' di escalation, e si e' appena bruciata l'ultima. Certo, potrebbe stupirmi e lanciare qualcos'altro, o fare qualche cosa nuova , ma se oggi ha usato quel missile allora la prossima mossa deve essere qualcosa di mezzo tra “missile senza testata” e “missile con testata”. Boh.

Alla prossima escalation , (al massimo due) Putin dovra' lanciare una piccola atomica su qualche citta' Ukraina.

Siccome se la nube di fallout nucleare arrivasse su paesi Nato scatterebbe l'art.5, sarebbe costretto ad usarne una piccola (5-10 Kt) e mantenerla abbastanza lontana dai confini. Potrebbe anche usarla nel Kursk, cioe' in casa propria, per controbattere all'assalto ukraino, e in quel caso sarebbe inattaccabile.


Adesso il problema e' cosa possa fare Biden per andare ancora piu' vicino al punto di inizio di una guerra nucleare in Europa, e cosa possa fare Trump per contrastarlo.

Per capire questo, occorre capire trump, e quelli come lui, che io chiamo “ammaestratori di giornalisti & foche”. Ho messo sia i giornalisti che le foche nella stessa categoria perche' dubito ammaestrarli sia molto diverso.

La tecnica di trump e' quella di creare un gigantesco circo burzum, al livello di politica che ha meno potere, cioe' i ministeri e la Casa Bianca, che sono quelli che le foche i giornalisti assalgono piu' volentieri perche' e' semplice gridare “lui cattivo buuuuuuhhh”, sono enti molto personalizzabili.

Ma il vero potere, negli USA, e' nel Congresso, cioe' la somma di Senato e Camera (gli USA sono un sistema a bicameralismo perfetto) perche' e' li' che il potere economico tocca il potere politico.

Quindi, ricapitolando, Trump e il suo “governo” sono un circo burzum, fatto di donne cannone, uomini forzuti, nani in fiamme e ballerine scosciate, che serve a distrarre l'opinione pubblica e riempire le copertine dei giornali in modo da togliere voce agli avversari politici.

Il vero potere e' discreto, si esercita nell'azione delle lobby dentro al Congresso. Ma questo e'noioso, e quindi la foca il giornalista preferisce concentrarsi sui personaggi piu' appariscenti, come Musk.

L'unico che, tramite la politica, ha un piede in entrambe le scarpe e' Trump in persona, che dirige sia il Circo Burzum, che domina il Congresso.

Il guaio e' che dal punto di vista di uno straniero, a Pechino come a Mosca, Trump e' troppo imprevedibile in politica estera.

1. Ritiro dall'Accordo sul nucleare iraniano

Nel maggio 2018, Trump ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall' Accordo di Vienna del 2015, che limitava il programma nucleare iraniano in cambio di un alleggerimento delle sanzioni. Questa decisione ha sorpreso molti osservatori, poiché l'accordo era stato sostenuto da diverse potenze mondiali e considerato un passo importante per la stabilità in Medio Oriente.

2. Spostamento dell'ambasciata USA a Gerusalemme

Nel dicembre 2017, Trump ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele e ha annunciato il trasferimento dell'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme. Questo atto ha suscitato forti reazioni sia in Medio Oriente che a livello internazionale, poiché molti consideravano Gerusalemme una questione delicata nel conflitto israelo-palestinese

3. Politica nei confronti della Corea del Nord

Trump ha adottato un approccio non convenzionale nei confronti della Corea del Nord, culminato in due incontri storici con il leader nordcoreano Kim Jong-un nel 2018 e nel 2019. Questi vertici hanno rappresentato un cambiamento radicale rispetto alla tradizionale politica di contenimento e sanzioni, generando sia speranze che scetticismo riguardo alla denuclearizzazione della penisola coreana

4. Ritiro da accordi internazionali

Trump ha ritirato gli Stati Uniti da diversi accordi internazionali significativi, tra cui ilPartenariato Trans-Pacifico (TPP), l'Accordo di Parigi sul cambiamento climatico e l'Accordo commerciale NAFTA, sostituendolo con il nuovo USMCA (Accordo Stati Uniti-Messico-Canada). Queste decisioni non erano decisamente prevedibili, specialmente il TPP.

ma specialmente, una sera , mentre era a cena ha dato il via libera al bombardamento e alla distruzione di una base aerea russa in Siria, e poi i soldati USA sono intervenuti nella guerra siriana.


Quest'idea di imprevedibilita' e' probabilmente qualcosa che mette in ansia gli stranieri. Nel senso che in queste azioni Trump si e' dimostrato sia imprevedibile che razionale.

Ora, Trump puo' promettere quanto vuole che gli USA non entreranno in una guerra europea, ma NATO o non NATO, la storia mostra che gli USA non possono, e non riescono, a star fuori dalle guerre europee: due guerre mondiali (prima e seconda) sono li' a testimoniarlo.

Questo e' il problema dell'amministraizone trump. E' facilmente spiabile osservando le attivita' del congresso americano, ma quando si parla di politica estera, Trump decide davvero in fretta e in maniera imprevedibile, ma razionale.

Il punto di Trump e' che il suo circo Burzum ha promesso di risolvere la situazione in un giorno, mentre i contendenti vogliono che la guerra continui per sempre.

  1. la UE sa benissimo che tirare dentro l' Ukraina sarebbe un incubo da subito. Rafforzerebbe il cosiddetto gruppo di Visegrad, e per quanto si dicano pronti , includere la produzione agricola Ukraina nel sistema europeo causerebbe mal di pancia tremendi , per via dei prezzi.
  2. Putin sa benissimo che la maggior parte della popolazione russa non ha idea del numero di morti in Ukraina. Per loro i loro soldati sono li', al fronte, ma non possono chiamare casa. L'amaro giorno della fine della guerra sara' il giorno nel quale non sapra' nascondere il fatto che ha consumato un anno di nascite russe.
  3. Gli USA sanno che piu' dura la guerra, piu' industria europea patira' le conseguenze, sia in termini di connessione con la Cina, che in materia energetica, che di calo di investimenti. Nessuno vuole che la guerra finisca.
  4. Zelensky sa che ha commesso abusi di potere, giustificati dalla guerra (?) , e sa benissimo che prima o poi dovra' rispondere del suo comportamento, per esempio della fissazione hollywoodiana per la Grande Contro Offensiva. E dovra' farlo, perche' ha silurato fior di generali, che poi torneranno a casa e parleranno.

L'unica soluzione che puo' accontentare tutti e' uno smembramento dell' Ukraina di tali proporzioni da rendere inoffensivo il potenziale produttivo agricolo, giustificare le perdite di Putin con la presa di vasti territori , la rimanente Ukraina sia irrilevante ma ultranazionalista al punto di far impallidire Orban, la parte di Ukraina che resti in UE non sia abbastanza grande da causare un grosso balzo del PIL per la sua ricostruzione, e che annienti Zelensky sul piano politico, sembrando una chiara sconfitta.


Ed e' qui che, se Putin dovesse riuscire a non usare armi nucleari, probabilmente si arrivera'.

Altrimenti, ci saranno i fuochi d'artificio, ma Trump non lo vuole perche' i suoi strateghi sanno che alla fine, volenti o nolenti, gli USA nelle guerre europee non stanno a guardare.

Se io fossi un ukraino, oggi avrei cento volte i motivi normali per fuggire da li'.

Uriel Fanelli


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