M come Merda, la cagata del secolo.
Ho finito, complice una scheda di ricarica che mi era stata regalata per natale, di vedere M.La serie conferma un'impressione che ho, e condivido con molti: il cinema italiano e' stato un bicchiere mezzo pieno per molto tempo, e la meta' piena ci ha fatto dimenticare quella vuota. Adesso non c'e' piu' il problema, perche' il bicchiere e' completamente vuoto.
Devo dire che in termini di trash-pop italiano sono rimasto indietro, ai tempi in cui ero “quasi costretto” a sorbirmi cose come “Un posto al sole” , “Il Paradiso delle Signore” ,“CentoVetrine”, “Vivere” ad ogni arrivo in visita della suocera – dovevo configurare io la TV box per poterle seguire anche dalla Germania.
Non so cosa ci sia in tema di trash-pop in Italia oggi, ma devo dire questo “M” e' circa a quel livello, sia come regia che come recitazione, che come sceneggiatura.
Con un'aggravante: quello di essere una truffa.
Ma procediamo con ordine: perche' e' una truffa?
Il film, dicono tutti i fighetti dell'impiattamento cinematografico – qualche orda mongola rada al suolo il DAMS, per favore – e' una fiction basata su un romanzo.
Sapete cosa significa una fiction basata su un romanzo? Beh, mettiamola cosi: avete per caso visto Twilight? Ecco, cinquanta sfumature di grigio e' una fiction basata sul romanzo di Twilight.
Voi direte: ma Cinquanta Sfumature non c'entra un cazzo con Twilight.
C'entra, eccome: “Cinquanta sfumature di grigio” è stato scritto da una donna: E.L. James, pseudonimo di Erika Leonard, una donna inglese malata di tardonismo sessuale (e' nata a Londra nel 1963) , come fanfiction di Twilight, con il titolo “Master of the Universe”. In pratica, Twilight le ha fatto bagnare la fica, cosi' in preda al tardonismo sessuale femminile ha scritto “Master of the Universe” , che e' diventato Cinquanta Sfumature di Grigio semplicemente cambiando il titolo , e cambiando i nomi dei personaggi. Adesso ripeto, prendete i personaggi di cinquanta sfumature di grigio, metteteci al loro posto Bella Swan ed Edward Cullen, e avete in mente cosa sognava la tipa. I due fidanzati che fanno BDSM, senza mai aver visto – l'autrice , intendo – niente di BDSM.
Ecco, “M” e' allo stesso livello di Cinquanta Sfumature di Grigio, dopo aver tolto i Vampiri e dopo aver cambiato nome ai personaggi. Nel senso che rispetto alla biografia storica e' la degradazione – una fiction – di una degradazione – un romanzo.
Adesso arrivano i fanatici del disclaimer, o meglio i Sacerdoti dell' Alibberadoria, e mi dicono che nessuno ha mai preteso che quella sia una biografia del personaggio storico. Bello. Quindi, siccome l'etichetta dice che e' una fiction basata su un romanzo, allora dobbiamo stare zitti se incontriamo qualcosa come Cinquanta Sfumature di Grigio. C'e' la liberatoria. Alibberadoria.
La risposta e' no. Se io scendo in strada e stupro una donna, non e' che passo dalla parte della ragione se prima le dico “Sappi che questo non e' l'inizio di un grande amore”, e poi continuo a ripetere “questo e' uno stupro, casomai lo avessi scordato”, per tutta la durata del supplizio.
No, non funziona cosi', e non basta la liberatoria per fare una serie di merda.
Ma direte voi – ok, non ti e' piaciuto, ma dov'e' la truffa?
1. La truffa comincia quando ti dicono che non e' una biografia storica, ma l'attore dichiara alle telecamere che come antifascista, recitare la parte di mussolini gli ha causato sofferenza.
Allora, scusa: hai detto che e' una fiction basata su un romanzo. Di conseguenza, Mussolini poteva essere Mafarka' l'africano che arriva col cazzo di ferro e ti incula la nonna garrula di Valentina Nappi. Non esiste alcuna responsabilita' storica o politica che deriva da una fiction basata su un romanzo.
Non puoi prima rinunciare alla responsabilita' del personaggio, dicendo che tanto e' una fiction ispirata ad un romanzo, e poi venire a dire che hai problemi di coscienza per il personaggio. Di quale personaggio stai parlando, coso? DI quale coscienza antifascista?
Quali sarebbero le premesse di un “problema di coscienza”, se si facesse un film che dipinge Mussolini come uno che si toglie il cappello, diventa un supereroe, e sfreccia a salvare il mondo in una calzamaglia nera?
Nessuna. Perche' chiaramente sarebbe una fiction basata su un romanzo. Qui cominciamo a intravveredere il trucco.
2. Il titolo. “M – Mussolini, il figlio del secolo”. E siamo a due. Prima l'attore principale ci fa credere di aver vissuto un tormento spirituale nell'interpretare Mussolini – e questo puo' succedere solo se parliamo del Mussolini storico, non dell'eroe volante in calzamaglia di orbace, poi notiamo che il titolo lascia pensare ad una biografia storica.
Il titolo lascia pensare volentieri ad un romanzo che parla del secolo, di Mussolini, e di come Mussolini sia il prodotto di quel tempo. Ha il titolo che ci aspettiamo da una serie storica Interessante , ma non e' cosi': e' una fiction di un romanzo.
Il titolo corretto sarebbe stato qualcosa come “cento cose che ho sentito dire al Bar su Mussolini – tradotte dal dialetto”, oppure che so io , “Le avventure di FantaMussolini”.
O piu' seriamente, F come Fascismo.
So che alcuni diranno che “comunque e' coerente con il personaggio storico” o che “dopotutto parla come il personaggio storico”. Ok. Anche il fumetto sotto presenta un Evola coerente col personaggio storico, che parla come il personaggio storico.
Ma che valore ha?
Insomma, anche il nome ci porta a pensare che si tratti di una biografia storica.
Andiamo al terzo ingrediente della truffa.
3. Il Trailer. Tutti i trailer presentano il film come una serie di eventi storici, conditi con tutti i personaggi storici. Allora, mi dici che non e' una biografia storica, ma insisti su tutti gli episodi storici. Si poteva spostare tutto sulla vita privata, per esempio, ma no: il trailer e' una sfilza di eventi storici raccontati. Ma non e' una biografia storica, sia chiaro: e' la fiction di un romanzo.
Ok, Balbo senza accento ferrarese , che e' un accento percepibile quanto il romagnolo di Mussolini, vabe', non stiamo a sottilizzare. Comunque, ci sono tutti i momenti chiave della storia.
Allora, hai fatto una fiction di un romanzo. Quindi e' la fiction di un romanzo. I trailer, tutti i trailer, mostrano i momenti di culmine della storia di quel periodo. Ok, fatti male, col protagonista che si rivolge al pubblico per spiegare la gravita' della cosa – ma vi rendete conto, la milizia fascista pagata dallo stato per difendere gli interessi personali di Mussolini? .
Oltre al fatto che lamentarsi dell'istituzione delle Camicie nere elevate a corpo dello stato come problema di soldi pubblici e' un'idiozia, le camicie nere esistevano gia' come corpo gestito e inquadrato da De Bono, e a Balbo fu data la direzione per dargli un contentino quando De Bono passo' alla polizia, il problema vero e' che nel trailer si descrive la prima riunione del consiglio del fascismo come se si documentasse la storia. Ma la riunione ando' molto diversamente: certo, non c'e' bisogno di precisione se sei una fiction basata su un romanzo, ma allora mettici Acquaman e rendilo chiaro.
Si tratta di una truffa perche' sia il titolo, che le dichiarazioni dell'attori, che i trailer, fanno pensare ad una biografia storica. E' un pochino come il clickbait. “Mussolini asfalta Matteotti”.
Tutto nel film viene commercializzato come una biografia storica, tranne un disclaimer messo in piccolo che dice “anche se il titolo e' quello di una biografia storica, l'attore principale e' su tutti i canali a parlare dei problemi di coscienza di una biografia storica di Mussolini , e anche se tutti i trailer lasciano pensare ad una biografia storica, il film e' solo una fiction ispirata ad un romanzo. Ispirato alla storia.
Un po' come quei “braccialetti che fanno dimagrire”, che poi leggete il libretto delle istruzioni e c'e' scritto che funzionano solo se vengono uniti ad una dieta sana e una quantita' adeguata di sport. Aha.
Una truffa.
Dovrei chiudere la cosa dicendo che e' una truffa, e' praticamente la serie di Mussolini comprata su Wish, ma adesso so che avrete una domanda: ma e' una serie di destra?
Diciamo che e' un film “paraculo”, ma per soddisfare i cinefighetti, diciamo sarcasticamente che “segue molto lo zeitgeist, lo spirito dei tempi”. Nel senso che fa la scelta paraculissima di mostrare cosa ci fosse di male nelle azioni di Mussolini accontendando quelli di sinistra, ma per far contenti i fascisti, lo rende sexy. In quel film potete immedesimarvi solo in lui, gli altri vengono dipinti come un branco di vecchi sclerotici dai curiosi baffi a manubrio.
Quindi, se siete di sinistra apprezzerete quei momenti inutilmente didascalici pata-pedagogici nei quali l'attore si rivolge al pubblico per spiegare cosa c'e' che non va nel fascismo, mentre se siete di destra vedrete un Mussolini competente, con le idee chiare , persino coraggioso. Vi piacera' Mussolini che dice in inglese Make Italy Great Again.
Certo, basta prendere qualche licenza storica e tutto questo diventa possibile, e basta qualche trucco nella scenografia per trasformare Balbo in un guitto volgare e maleducato. Ma Balbo era una persona colta, con una formazione solida. Aveva studiato scienze sociali all'Università di Firenze e si interessava di storia, politica e letteratura. Non era un intellettuale nel senso tradizionale del termine, ma aveva una mente curiosa e una certa profondità culturale. Parlava fluentemente il francese e aveva una buona conoscenza dell'inglese, il che gli permise di relazionarsi con facilità con personalità straniere durante i suoi viaggi e le sue missioni internazionali. Questa capacità linguistica contribuì alla sua immagine di uomo di mondo. Raffinatezza e stile di vita: Balbo era in grado di muoversi con eleganza e disinvoltura tra le classi alte, sia in Italia che all'estero. Nonostante le sue origini borghesi, sapeva adattarsi ai contesti più raffinati, dimostrando una certa raffinatezza nei modi e nel gusto. Era appassionato di arte, musica e cultura in generale.
A quei tempi non facevi strage di donne facendo la pernacchia sotto l'ascella. Ma se osservate il film, Balbo entra in scena allacciandosi la cerniera dei pantaloni, cosa impensabile ai tempi, e magnifica i cessi del palazzo. Cosa assai difficile da credere, perche' per via dell'ulcera di Mussolini e del suo amore per il lambrusco, tutta la zona degli uffici viene descritta come maleodorante da numerose fonti storiche, per via della puzza di vomito. Al punto che riceveva le prostitute in una camera in fondo al corridoio, lontana dalle zone in cui vomitava per lo stress, perche' l'odore era una cosa davvero riprovevole.
Ma a prescindere dalla falsita' della scena , che pero' viene ritratta dando l'impressione di storicita', il problema e' che il personaggio di Balbo esce stravolto. Stravolto da una narrazione costruita per dare l'impressione di essere precisa.
Quindi, insomma, non e' una serie di destra ne' di sinistra, e' una serie paracula, e' una serie tengofamiglia, e questo a mio avviso non puo' appartenere ad un capolavoro, ne' ad un buon film.
La scena col cardinale e' almeno ridicola, e non saprei se sia piu' insultante per la chiesa o per i fascisti.
Come recitazione siamo a livello di corso di improv, ma appunto, tra fiction su caserme dei carabinieri e fiction su casalinghe disperate di Napoli, gli italiani sono ormai assuefatti dalla merda in video.
E con questo, ho detto tutto.
L'articolo si legge meglio ascoltando questo:
Uriel Fanelli
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