La lista delle Bbutthane.

Rimango sempre sorpreso, quando noto che in qualche modo certe estremiste hanno pervertito il concetto di progresso, facendolo puntare in direzione del medioevo. Mi riferisco a quanto accaduto in quel liceo di Roma, ove hanno appeso alla porta la lista delle “conquiste”, cioe' “chi era stata con chi”.

Uno dei criteri per capire se una certa reazione sia “progresso” oppure no, e' di confrontare la reazione della scuola con quella che avrebbe avuto una meno “progredita”, diciamo 40 anni fa. Mi torna facile perche' 40 anni fa ero alle superiori, per cui e' semplice capire cosa sarebbe successo.

Non tanto nella mia scuola: credo che la cosa sarebbe passata inosservata. Ma nella scuola piu' conservatrice, avrebbero probabilmente punito gli eroi del foglio, e probabilmente anche in maniera pesante.

Ai tempi un cattivo voto in condotta vi faceva saltare la maturita', ed esistevano punizioni come “espulso da tutte le scuole del paese”, oppure “espulso da questa scuola”. La prima succedeva solo se facevate dei danni fisici ad un professore o all'edificio scolastico, tipo dargli fuoco, la seconda era piu' “avvicinabile”, e secondo me sarebbe potuto succedere.

E no, non esisteva ricorso.


Ma perche' sarebbe scattato un provvedimento punitivo, di preciso?

All'epoca, le ragioni sarebbero state principalmente due: decoro e “salvaguardia della reputazione” delle ragazze.


Lasciamo perdere la voce “decoro della scuola”, che puo' essere considerata un riflesso condizionato dei burosauri. Ma la storia che lederebbe la reputazione delle ragazze e' ridicola.

Quarant'anni fa, che aver fatto un pompino “rovinasse la reputazione” era accettato, ma appunto parliamo di 40 anni fa. Ma oggi come oggi, qualcuno si illude ancora che una diciassettenne non abbia mai fatto un pompino?

Quarant'anni fa, la mia scuola decise di aprire un giornalino cartaceo, insistendo perche' si parlasse anche di temi “hot”, perche' un'altro liceo molto famoso aveva destato scandalo, mostrando all'italia che i liceali “parlano di sesso a scuola”. Scandalo. Orrore. Dove andremo a finire signora mia. Ma figurati. Coprite gli occhi alle vostre figlie.

Ma parliamo di quarant'anni fa. La cosa sorprendente e', dopo 40 anni che gli adolescenti chiavano come assatanati, scoprire che nessuno vuole sentirlo dire.

Il problema di quel che succede in quella scuola e' che OGGI, nel 2024, gli adulti non vogliono SAPERE che nelle scuole superiori non solo gli studenti parlano di sesso, ma lo fanno!! Ommioddio.Dove andremo a finire signora mia.

Coprite gli occhi alle vostre figlie. Ai miei tempi non succedeva. Non c'e' piu' religione.

E allora mi pongo questa domanda, o meglio la pongo a quei movimenti che “lottano” da quarant'anni.

Che cosa avreste “vinto”, di preciso, visto che siamo tornati indietro?

Ma ho parlato di una scuola conservatrice di quarant'anni fa. La mia scuola non era decisamente conservatrice. La preside aveva il motto “da qui escono teste pensanti”, che credo fosse anche il motto della scuola, o lo sia stato per qualche tempo. Comunque lo diceva in continuazione.

Cosa sarebbe successo? Eravamo una generazione che non voleva la politica. La generazione del riflusso, ci chiamavano. Il disimpegno, dicevano. La morte delle ideologie, dicevano.

La storia non si fa coi se, ma probabilmente le ragazze avrebbero scritto TUTTE il proprio nome sul foglio, probabilmente aggiungendo anche altri nomi, da Carlo Magno a Giuseppina Bonaparte. Rendendolo probabilmente illeggibile visto il numero.

E rendendolo in quanto implausibile.

Perche'? Perche' noi non sentivamo il bisogno di un capetto o di una capetta del movimento femminista che ci guidasse, per difendere noi stessi. Eravamo una generazione bellicosa.

Noi non sentivamo il bisogno di politica per ottenere qualcosa. Infatti, abbiamo ottenuto le cose che volevamo. Tutto e' crollato, se ci fate caso, col ritorno della politica, verso gli anni '90, sino ai primi anni 2000. La politica puo' solo perdere, e lo avete visto con il #meetoo : in totale, sei (6) uomini condannati. Wow. Con vittorie del genere, chi ha bisogno di sconfitte?

E allora siete tornati indietro ai tempi delle ideologie. E avete fatto tornare in auge quel mondo, quella cultura, quella mentalita'.

Le ragazze di quel periodo ascoltavano questo:

E Cindy Lauper ERA una femminista. Lo e' ancora, che io sappia. Ma all'epoca il femminismo funzionava attraverso la ribellione personale. Non c'era Il Partito delle Femministe che ti spiega cosa vuol dire. C'era l'individuo, non il #meetoo.

Un individuo.... bellicosa.


Se l'ideologia femminista ora parla di Patriarcato, dicendo che e' il Patriarcato che spinge i maschi a vantarsi delle conquiste per avere credito, 40 anni fa, e su questo sono sicuro, si sarebbe detto che quei coglioni si erano sputtanati, perche' si erano fatti il nome di quelli che non sanno garantire ad una ragazza di saper tenere la bocca chiusa. Erano diventati radioattivi per qualsiasi ragazza.

Si sarebbero sputtanati da soli.

Ma no, perche' oggi sono tornate le ideologie, come tanti zombie. E quindi anziche' avere individui bellicosi , avete fazioni che “lottano”. E ovviamente perdono. Nessuna fazione ha mai vinto. A vincere sono solo i singoli. I vostri risultati fanno pena.

Ma le ragazze di oggi non ascoltano Cindy Lauper. L'individuo e' morto.

Per loro la cantante femminista e' questo:

Non dovete per forza ascoltarla tutta: la depressione non e' contagiosa ma e' tossica. Ma noterete subito la differenza tra “ragazza bellicosa”, e “un tantino ribelle”, e “ragazza depressa che rivuole i tempi della nonna”. E la cosa impressionante e' proprio questa: il diverso atteggiamento della ragazza nei confronti della madre nel primo video, o della nonna nel secondo.

“Sono un essere umano che qualche volta e' erotico”, come dice la Eilish, non sa di liberazione. Sa di “dieci comode ricette a base di Maometto”. Sa di ideologia. Sa di depressione. Con quella merda non vinci.

Noi avevamo la ribellione. Una cosa bellicosa. Personale. Individuale. Loro hanno questa merda che definiscono femminista, che non e' bellicosa: e' depressiva. Sei una donna oggetto? Parlane con la Nonna, lei era parte del club di lettura dei filosofi stanchi. Sicuramente troverai il modo di dormirci su, e di lamentartene.


E cosi' chiedo ai progressisti, quelli che si erano alleati con Paola Binetti: siete sicuri che le cose siano migliorate, rispetto agli anni '80?

A me sembra che tutto questo “scandalo” abbia ridotto tutto alle ricettine della nonna, vecchia carampana incartapecorita da girotondi e cortei, togliendo ogni responsabilita' agli individui, togliendo ogni iniziativa agli individui. Togliendo gli individui.

Sono quasi convinto che se fosse successo nel mio liceo, 40 anni fa, oltre a rendere radioattivi i galletti, (dal punto di vista delle ragazze) , qualche ragazza avrebbe aggiunto il suo nome alla lista. Seguita poi da tutte le altre.

Perche' nel mondo dell'individualismo il problema e' “e io cosa sto facendo”? , mentre nel mondo dei movimenti, il problema e' “sentiamo il capo che dichiarazione politica dobbiamo fare”. “Non faro' nulla sino a quando il capo non mi dice cosa pensare”. “Mi sento depressa, e ho bisogno di un gregge con cui strillare in coro”.

Strillare. Strillare forte.

E basta.

Mentre l'ondata di merda sale.


Per la cronaca, le ragazze che conoscevo erano metalliche come me, o dark. Non so se le dark avessero idoli femministi. Le metalle si.

Confrontatela pure con Billy Eilish, e capirete cosa sta succedendo.

Una generazione di Budini d'assalto.

Uriel Fanelli


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