Il ritorno dei bigotti.

Mi riempie di tenerezza tutta quella plebaglia giornalistica che continua a parlare di “polarizzazione” della politica, e di “estremismi”. E lo dico perche' queste “spiegazioni” a quanto accade in politica, usando estremismi e polarizzazione, semplicemente non funzionano.

Si dice che sia la destra che la sinistra siano fatte di “estremismi”, ma ci sono due grosse obiezioni che vorrei fare.

Tuttavia, c'e' un fenomeno che potrebbe spiegare bene entrambi i “poli” e la loro disposizione : il bigottismo.

Si, da entrambe le parti.


Il bigottismo, nella storia nasce , come movimento poltico, in Olanda. Esso deriva dal termine , in fiammingo arcaico, “bi gott”, che significa “in nome di Dio” o “come dice Dio”.

I bigotti, nelle loro orazioni, tenevano quasi sempre una Bibbia in mano, e giustificavano “bi gott” ogni argomento, sfruttando il fatto che in un mondo calvinista, o vicino al calvinismo, confutare un argomento biblico fosse piuttosto rischioso.

Il bigottismo, a quanto pare, nasce come il continuo richiamo a valori superiori, ad un bene superiore, argomenti che sarebbe blasfemo contestare in quanto scritti una volta ed una volta per tutte.

L'intolleranza che ne proviene non e' una caratteristica, ma un effetto collaterale. La violenza che ne proviene non e' una caratteristica, ma un effetto collaterale, il sadismo nella persecuzione dei deboli, invece, e' una caratteristica.


E questa e' una cosa comune a TUTTI i bigotti.


Tutto questo e' tipico del fanatismo, direte, ma c'e' un piccolo problema. Tutte queste caratteristiche insieme sono tipiche , invece, del bigotto provinciale. Che e' anche un fanatico , con la differenza che e' un fanatico del picco mondo in cui vive.

il bigotto considera “patria” l'isolato in cui vive, e considera “valori” le proprieta' cui tiene. La sua cifra e' il PICCOLO RESPIRO, spesso di una piccineria sconcertante, il piccolo orizzonte, il piccolo dettaglio, elevati a centro di tutto.

Il bigotto pensa che l'italianita' sia la Pasta alla Carbonara, il bigotto pensa che la nazione sia il piccolo villaggio in cui vive, il bigotto pensa che la famiglia sia la SUA famiglia, il bigotto chiama “TUTTI” i dieci amici che ha. Lo dicono tutti, lo pensano tutti, lo fanno tutti.

E' vero, esistono i fanatici, i fondamentalisti, e tutto quanto. Ma se il respiro diventa PICCOLO, se gli orizzonti diventano RISTRETTI o MINIMI, allora parliamo del bigotto.


A questo punto, e' facile capire che genere di trasformazione abbia trasformato la politica di recente. E' successo che i social network abbiano coinvolto i bigotti, che adesso sono diventati bigotti ad ampio raggio.

Il problema non e' aver dato voce ai bigotti: la voce l'hanno sempre avuta. Ma e' sempre stata una voce locale, con breve respiro, perche' le loro idee si formavano e si esaurivano in un ambito molto piccoli.

Dice bene chi dice che pensano quello che si dice nei bar: il loro orizzonte e' cosi' stretto che probabilmente non supera la scritta “segafredo” appesa fuori. Di conseguenza, sinora sono stati innocui perche' era impossibile unire tutti i bar in una crociata comune. Prima, provandoci, succedeva che quelli del Bar MArio rifiutavano sdegnosamente di unirsi a quelli del Bar Marina, accusati di essere troppo snob.

Ma i social network hanno consentito loro di federarsi, e di avere una qualche identita' comune, anche se non resiste ad un esame piu' approfondito, dal momento che gia' Mario e Marina fanno lo spritz in maniera diversa, e si accusano di blasfemia-dello-spritz l'uno con l'altra.


Ma perche' e' importante capire che si chiamano bigotti? Perche' in qualche modo, sanno di esserlo e se ne vergognano. Il bigotto, infatti, e' una persona estremamente sgradevole, che in quanto tale veniva emarginata dal consesso sociale, proprio in quanto sgradevole.

Andare in giro dicendo di essere bigotti, ovviamente, li avrebbe danneggiati. Ma se possono chiamarsi fascisti, patrioti, conservatori, e tanti altri nomi che non portano il marchio del bigotto, e' perche' sanno che essere ritenuti bigotti ne farebbe degli emarginati.

La grande vittoria dei politici di oggi e' stata quella di svegliare le masse di bigotti presenti specialmente in provincia, e farle entrare in politica.

Questo e' il fenomeno che stiamo osservando. Non c'entrano le ideologie, non c'entra la polarizzazione, non c'entra il fanatismo e non c'entra l'estremismo.

C'entra il fatto che i bigotti sono tornati.

Uriel Fanelli


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