Il ritorno dei bigotti.
Mi riempie di tenerezza tutta quella plebaglia giornalistica che continua a parlare di “polarizzazione” della politica, e di “estremismi”. E lo dico perche' queste “spiegazioni” a quanto accade in politica, usando estremismi e polarizzazione, semplicemente non funzionano.
Si dice che sia la destra che la sinistra siano fatte di “estremismi”, ma ci sono due grosse obiezioni che vorrei fare.
la prima e' che non si capisce chi giudica questa “distanza” dal centro “moderato”, dal momento che il centro moderato spesso ha dei punti di intransigenza dai quali e' difficilissimo sfuggire. Ma non e' davvero possibile definire un “estremista di centro”. Inoltre, e' ovvio che se sei un estremista di destra chiunque altro ti appaia di estrema sinistra, e viceversa. Chi decide chi e' estremista, e come si misura la distanza dal centro in maniera sperimentale?
in secondo luogo, la storia della polarizzazione. La polarizzazione e' esistita in passato, quando c'erano i comunisti filosovietici e i democristiani filoamericani, ma se andiamo a mettere le mani dentro le scatole di oggi, scopriamo che la “destra” e' un universo sconnesso e contraddittorio, che quindi non costituisce un polo, mentre la sinistra... piu'o meno, la stessa cosa. Piu' voci di sinistra, negli USA, hanno preso le distanze dal mondo “woke”.
Tuttavia, c'e' un fenomeno che potrebbe spiegare bene entrambi i “poli” e la loro disposizione : il bigottismo.
Si, da entrambe le parti.
Il bigottismo, nella storia nasce , come movimento poltico, in Olanda. Esso deriva dal termine , in fiammingo arcaico, “bi gott”, che significa “in nome di Dio” o “come dice Dio”.
I bigotti, nelle loro orazioni, tenevano quasi sempre una Bibbia in mano, e giustificavano “bi gott” ogni argomento, sfruttando il fatto che in un mondo calvinista, o vicino al calvinismo, confutare un argomento biblico fosse piuttosto rischioso.
Il bigottismo, a quanto pare, nasce come il continuo richiamo a valori superiori, ad un bene superiore, argomenti che sarebbe blasfemo contestare in quanto scritti una volta ed una volta per tutte.
L'intolleranza che ne proviene non e' una caratteristica, ma un effetto collaterale. La violenza che ne proviene non e' una caratteristica, ma un effetto collaterale, il sadismo nella persecuzione dei deboli, invece, e' una caratteristica.
E questa e' una cosa comune a TUTTI i bigotti.
Il continuo riferimento a valori fondanti “superiori”. La patria, o Dio, o la nazione, o la famiglia, per i bigotti di destra, l' uguaglianza, la “tolleranza”, l' integrazione per la sinistra.
Il continuo riferimento ad un bene superiore, che giustifica il male pratico che si sta facendo. La famiglia, per esempio, che consente di tormentare donne incinte , omosessuali, eccetera, la patria, che consente altri abusi in nome della sua difesa, la razza, che conosciamo bene. Ma anche l'accoglienza, come accade per i migranti, o la societa' multietnica, o l'integrazione , l'antifascismo, possono essere usate come “bene superiore” in nome del quale subire le peggiori conseguenze di una politica sbagliata. Anche il “mercato” rientra in questi “beni di ordine superiore”: quanto stiamo sputando sangue per il mercato?
la presenza di termini derogativi verso chi non si allinea. Se non siete allineati con la destra volete distruggere la famiglia, la patria, la razza, siete con gli spacciatoridi fentanyl, siete comunisti, e cosi' via. Ma dall'altro lato, se non la pensate come loro siete omofobi, maschilisti, fascisti, etc etc etc. In generale, c'e' sempre un tribunale pronto a colpirvi.
la presenza di una minaccia enorme , per colpa di “LORO”. L'ossessione per i “loro”, contrapposti al “noi” o al “tutti”, e' l'ossessione dei bigotti. Gli omosessuali , dicono , distruggono la famiglia. Non so quante persone abbiano mai divorziato perche' Ivo Balboni e' gay, ma a quanto pare i gay hanno questo terribile potere magico. Allo stesso modo, chiunque non sia femminista e' causa del femminicidio,e ha le mani sporche di sangue, e portera' un nuovo regime fascista. E cosi' via.
la crociata contro la felicita' altrui. Il loro scopo e' quello di rendere meno felici gli altri. Qualsiasi genere di edonismo e' combattuto ferocemente, perche' la loro cifra e' l'odio verso la felicita' altrui. Questa e' la caratteristica principale del bigotto.
la credenza di essere migliori degli altri, che a destra va dal culto della razza a quello della ricchezza, o del paese. A sinistra, loro sono onesti, loro sono i puri, loro sono quelli intelligenti, quelli colti, eccetera.
Tutto questo e' tipico del fanatismo, direte, ma c'e' un piccolo problema. Tutte queste caratteristiche insieme sono tipiche , invece, del bigotto provinciale. Che e' anche un fanatico , con la differenza che e' un fanatico del picco mondo in cui vive.
il bigotto considera “patria” l'isolato in cui vive, e considera “valori” le proprieta' cui tiene. La sua cifra e' il PICCOLO RESPIRO, spesso di una piccineria sconcertante, il piccolo orizzonte, il piccolo dettaglio, elevati a centro di tutto.
Il bigotto pensa che l'italianita' sia la Pasta alla Carbonara, il bigotto pensa che la nazione sia il piccolo villaggio in cui vive, il bigotto pensa che la famiglia sia la SUA famiglia, il bigotto chiama “TUTTI” i dieci amici che ha. Lo dicono tutti, lo pensano tutti, lo fanno tutti.
E' vero, esistono i fanatici, i fondamentalisti, e tutto quanto. Ma se il respiro diventa PICCOLO, se gli orizzonti diventano RISTRETTI o MINIMI, allora parliamo del bigotto.
A questo punto, e' facile capire che genere di trasformazione abbia trasformato la politica di recente. E' successo che i social network abbiano coinvolto i bigotti, che adesso sono diventati bigotti ad ampio raggio.
Il problema non e' aver dato voce ai bigotti: la voce l'hanno sempre avuta. Ma e' sempre stata una voce locale, con breve respiro, perche' le loro idee si formavano e si esaurivano in un ambito molto piccoli.
Dice bene chi dice che pensano quello che si dice nei bar: il loro orizzonte e' cosi' stretto che probabilmente non supera la scritta “segafredo” appesa fuori. Di conseguenza, sinora sono stati innocui perche' era impossibile unire tutti i bar in una crociata comune. Prima, provandoci, succedeva che quelli del Bar MArio rifiutavano sdegnosamente di unirsi a quelli del Bar Marina, accusati di essere troppo snob.
Ma i social network hanno consentito loro di federarsi, e di avere una qualche identita' comune, anche se non resiste ad un esame piu' approfondito, dal momento che gia' Mario e Marina fanno lo spritz in maniera diversa, e si accusano di blasfemia-dello-spritz l'uno con l'altra.
Ma perche' e' importante capire che si chiamano bigotti? Perche' in qualche modo, sanno di esserlo e se ne vergognano. Il bigotto, infatti, e' una persona estremamente sgradevole, che in quanto tale veniva emarginata dal consesso sociale, proprio in quanto sgradevole.
Andare in giro dicendo di essere bigotti, ovviamente, li avrebbe danneggiati. Ma se possono chiamarsi fascisti, patrioti, conservatori, e tanti altri nomi che non portano il marchio del bigotto, e' perche' sanno che essere ritenuti bigotti ne farebbe degli emarginati.
La grande vittoria dei politici di oggi e' stata quella di svegliare le masse di bigotti presenti specialmente in provincia, e farle entrare in politica.
Questo e' il fenomeno che stiamo osservando. Non c'entrano le ideologie, non c'entra la polarizzazione, non c'entra il fanatismo e non c'entra l'estremismo.
C'entra il fatto che i bigotti sono tornati.
Uriel Fanelli
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