Il problema della retorica.

Uno dei problemi, o degli scricchiolii, che vedo nel sistema di cose e' lo scricchiolare della retorica. Di alcune retoriche, delle quali si ragiona poco, e che ormai troviamo scontate. E questo problema della retorica, che si manifesta molto da parte dei movimenti fascistoidi, e' quello che si vede un po' scricchiolare oggi.

La prima domanda che mi farete e' “perche' la retorica e' un problema”?

La verita' e' questa: la retorica come strumento di governo ha il problema che , laddove si devono trovare metodi nuovi, mezzi nuovi, tecniche nuove o competenze nuove, ci si limita a trovare delle parole nuove.

Per esempio, durante la prima guerra mondiale un generale fece girare , nella seconda armata, un dispaccio nel quale esigeva, in maniera irrevocabile, che le mitragliatrici da trincea venissero piazzate non piu' secondo i manuali, ma “in maniera geniale”.

Immaginate le truppe. “E che diavolo significa geniale? In che senso? Cosa intende?”.

Allo stesso modo, il Cadorna ordino' tassativamente che, da quel momento, tutte le cariche fossero “travolgenti”, specificando che non avrebbe accettato compromessi, o giustificazioni di sorta. Travolgenti, o fucilati.

Quello che stava succedendo era che sarebbero servite armi nuove, tecniche nuove, un addestramento nuovo, ma tutto quello che produsse la retorica fu di introdurre parole nuove, come “geniale” o “travolgente”.


Se avete lavorato in aziende per qualche tempo, ricorderete sicuramente il momento in cui arrivo' la parola “proattivo” in italia, o “proactive” se eravate gia' all'estero. A quale tecnologia, processo, allarmistica, tecnica predittiva si riferiva il termine? A niente: non si introduceva nulla di nuovo in azienda, se non il termine stesso. Non devo quindi farvi notare che il concetto di buzzword si riferisce, in realta', ad un uso , o in un abuso, di retorica.

Le buzzword non sono altro che questo: un abuso di retorica. E uccidono le aziende perche' , anziche' inserire nuove tecniche, nuove tecnologie, nuove procedure o qualsiasi cosa di nuovo, si limitano ad introdurre nuove parole.

E questo, sia chiaro, si verifica in moltissimi modi, compresa l'importazione di anglismi. Il modo di lavorare che hanno , per esempio, moltissimi milanesi e' vecchio, datato e obsoleto. Tecnologicamente, non si nota quasi nessuna tecnologia nuova, e quasi tutte le aziende lavorano in settori ereditati dal passato, con tecnologie ereditate dal passato, e con metodi ereditati dal passato.

Ma introducono di continuo, nel loro linguaggo, parole nuove. Che non sono nuove, o meglio sono nuove solo per il posto, in quanto vengono dall'inglese. L'abuso di anglismi e', a sua volta, un abuso di retorica, nella misura in cui laddove servirebbero novita' tecnologiche oppure organizzative per aumentare la produtticita', si preferisce lavorare di retorica e introdurre parole nuove, nuove perche' prese dall'inglese.

L'azienda che usa molti anglismi e' SEMPRE un'azienda vecchia e obsoleta nei metodi e nelle tecniche.

E' un'azienda, cioe', retorica.


Facciamo qualche esempio:

“Impiattamento”. Di impiattamento non si e' mai parlato prima delle trasmissioni di cucina, e indica un presunto miglioramento , che in realta' riflette semplicemente l'incapacita' di innovare una ricetta. Gli ingredienti sono quelli tradizionali, la procedura e' quella tradizionale, quindi se vogliamo migliorare non possiamo che introdurre una nuova parola. Ma ci guarderemo bene dal fare qualcosa di nuovo o diverso.

“rispetto”: nominata come la parola cruciale del 2024, e' un po' come “geniale” o “travolgente”: sul piano retorico e' fantastica. Piazzamenti geniali o cariche travolgenti non possono essere certo un male in guerra, ma alla fine... cosa significa di preciso? Come nel caso di altre parole, si tratta di una cosa che vi e' ordinata di fare, ma non vi viene detto, di preciso , cosa fare. Probabilmente andrebbero introdotte nuove abitudini, nuove consuetudini e nuove sensibilita', ma si preferisce fare come cadorna, e dire che bisogna avere rispetto.

E cosi' via.

Una cosa chiara e' che le parole retoriche non sono , come pensate, parole che nascondono qualcos'altro: per esempio “gig economy', che nasconde lo sfruttamento dei lavoratori. No, le parole retoriche sono vuote, almeno nel contesto in cui vengono pronunciate. Dentro il contenitore non c'e' NULLA. Io rispetto le donne? Boh, appena escono dall'ospedale glielo chiedo. Sono proattivo? Pensa che comincio a mettere le maniche corte a febbraio!

Per capire a quando ci si trova di fronte ad una parola retorica basta guardare all'enfasi.

“Patriottico, Patriota”. Gente che imbroglia lo stato sulle tasse o commette – di solito piccoli crimini si ricicla come “patriota” solo perche' dice di continuo delle cazzate sul fascismo, per esempio.Cos'hanno di patriottico? Certo, un provinciale puo' portare la bandiera della nazione , ma sol perche' lo ha visto farei ai mondiali.

Tuttavia, e' qualcosa che vi puo' essere ordinato, che puo' diventare obbligatorio. Dopo il discorso di fine anno di Mattarella, siete quasi OBBLIGATI ad essere “patriottici”.

Siatelo! E' un ordine! E adesso cosa fate?


Che effetto provoca sullo stato l'esistenza di una politica completamente retorica? Possono essere anche ridicoli, nel senso che possiamo fare un esempio. Sempre durante la prima guerra mondiale, sempre nella seconda armata – che poi si squaglio' a caporetto, e non mi sorprende – arrivo' l'ordine che le trincee andassero difese con la massima virilita'. Ora, immaginate i soldati che venivano assaliti con artigileria precisissima e lanciafiamme, e si trovavano non a ricevere nuove armi, ma la richiesta di essere “virili” nella difesa.

Ecco, questa cosa ha funzionato. Nel senso che, effettivamente, in Spagna qualcuno ha ricevuto lo stesso ordine e ha davvero obbedito. E io so che vi starete chiedendo che diavolo facciano questi, per essere “virili” in guerra. Ecco , la divisa e' questa qui:

tamarri

solounpogay

e anche i pantaloni sono disegnati per far notare le coscie piene e il pacco:

erpacco

ciau

Si chiama Legión Española e ha evidentemente obbedito a quell'ordine. E' indubbio che , oltre alla divisa inventata da Tom di Finlandia in persona, quando difendono una trincea lo fanno in maniera virile. Tuttavia, quando li guardo, mi viene sempre da chiedermi cosa sarebbe successo se i fanti italiani della seconda armata avessero obbedito a quell'ordine assurdo esattamente in questo modo.

E questo non e' un caso, o uno scherzo del destino: sentirete parlare benissimo, in spagna, di questa Legión Española , cosi' virile e tamarra. E questo tipo di ridicolo e' l'effetto di un abuso di retorica, sullo stato.

Come vedete, l'abuso di retorica puo' produrre qualsiasi livello di ridicolo, ad esso non c'e' limite. Lo stato , infatti, non ha la capacita' di provare vergogna. E non percepisce il ridicolo.

Ultimamente, che io sappia, hanno addirittura aperto all'arruolamento femminile. Non sono riuscito a trovare fotografie di queste soldatesse col petto peloso e la camicia attillata, e se cerco ottengo le cose piu' disparate. QUindi, le immagino cosi':

Uriel Fanelli


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