Il Luigi Mangione termodinamico.
Sto osservando tutta la vicenda di Luigi Mangione, che ha ammazzato un tizio qualsiasi (cosa che a New Tork succede circa 2500 volte al giorno) , ma ha avuto la sfiga di uccidere un CEO, e siccome i CEO sono sopravvalutati, anche la morte dei CEO e' sopravvalutata. Quindi, sta facendo notizia in tutto il mondo.
La vicenda sembra essere gestita dai social network come se fosse una vicenda personale, per cui Luigi Mangione viene esaminato come persona. Ma il problema e' che in questo caso, io preferirei un approccio termodinamico.
Faccio un esempio per spiegarmi. Il motore diesel.
Dentro il cilindro ci sono gozziliardi di molecole, che si agitano per via della temperatura. Se una molecola di ossigeno urta con abbastanza forza una molecola di gasolio, otteniamo che inizia una combustione. Se l'energia che rilascia e' sufficiente a ottenere altre collisioni, o ad aumentarne il numero abbastanza, allora otteniamo il cosiddetto “scoppio”. Nel caso del Diesel , una vera e propria esplosione.
Cosi', chi disegna motori Diesel si pone il problema: quanto devo alzare la pressione , avvicinando le molecole agitate, prima che abbastanza molecole di ossigeno urtino le molecole di gasolio, da causare una reazione a catena?
Perche' la domanda e' importante? Perche' quando la tecnologia lo ha consentito, si e' potuto osservare che molto PRIMA (ok, sono microsecondi) del grande botto che muove la macchina, nel cilindro osserverete dei “mini-botti”, che pero' non sono sufficienti a far partire il BANG che muove l'auto.
Cosa significa? Significa che in termini di probabilita', la probabilita' che una molecola da qualche parte urti un'altra molecola e' piu' alta, MOLTO, della probabilita' che parta tutto il botto.
Cosi' le domande sono due:
- quanto deve essere alta la pressione perche' si osservino dei “mini-botti”
- quanto deve essere alta la pressione per avere certezza dello scoppio.
Vi faccio notare una cosa: nessuno si chiede QUALE molecola fara' partire lo scoppio. La probabilita' e' identica per tutte le molecole. Il problema e' che , comunque, qualcuna fara' il mini-bang, qualche altra dara' vita al vero bang.
Adesso, prendiamo gli USA e consideriamoli una miscela. Una miscela di:
- armi. CI sono piu' armi legali che persone, il numero di armi illegali e' enormemente piu' alto.
- cultura della violenza, che viene vista come una maniera sempre possibile di risolvere i problemi, epica se non eroica.
- pressione economica. La pressione sulle persone aumenta, mentre i capitali si raggruppano in poche mani, e le grandi aziende vessano il cittadino.
in queste condizioni, chiedersi chi sia Luigi Mangione e' inutile. E' come chiedersi quale molecola di ossigeno ne urtera' violentemente una di gasolio. Le molecole sono tutte uguali , non ha senso. Sul piano della probabilita', sono tutte parimenti probabili, cioe' tutte uguali.
La vera domanda e' porsi le stesse due domande che si pone chi disegna un motore diesel:
- quanto deve essere alta l' oppressione perche' si osservino singoli eventi omicidi.
- quanto deve essere alta l' oppressione per avere certezza della guerra civile.
FAccio presente che si tratta di due livelli di pressione molto diversi. Nel caso del diesel, e' possibile comprimere la miscela in modo che non avvenga mai il grande bang, ma la miscela risenta di una serie di piccoli bang, capaci anche di bruciare interamente il carburante e far espandere il cilindro a volonta', ma senz causare un grande bang.
A giudicare da eventi come quello di New York, ci stiamo avvicinando al livello di oppressione che porta alla piccola esplosione di una piccola, singola molecola. Lo stesso dicasi di Unabomber. Sono molecole, non importa ne' il loro nome, ne' la loro storia. Sono singole molecole di ossigeno che hanno urtato molecole di gasolio.
Chi cerca di dedurre trend, o di analizzare la singola molecola, sta facendo un lavoro inutile. Cosi' come non riuscite a prevenire le sparatorie nelle scuole, non riuscirete a prevenire questo genere di eventi.
Occorre pero' una riflessione.
Se noi mettiamo una piccola quantita' di, che so io, un agente fluorinante piu' attivo dell'ossigeno, osserveremo che questo e' il primo ad attivarsi e causare degli eventi di combustione non globali.
Ed e' questo che succede negli USA: circa 600 sparatorie nelle scuole in un anno, con un totale di circa 4000 morti, di cui solo le grandi sparatorie con molti morti sono riportate sui media come tali. Questo cosa ci dice? Ci dice che i giovani in eta' scolare o immediatamente post-scolare (di solito sono gli shooters delle scuole) sono piu' reattivi ed iniziano ad esplodere prima se messi sotto pressione.
Ma sta di fatto che e' impossibile prevedere quale molecola si attivera': possiamo prevedere che sara' qualche molecola dell'agente fluorinante perche' sappiamo che sono piu' reattive dell'ossigeno, ma non quale. Dal punto di vista probabilistico sono tutte ugualmente sospette.
e' inutile che ci concentriamo sul nome dello sparatore singolo. Sappiamo bene che il loro numero aumentera' all'aumentare della pressione (o dell'oppressione), sino ad un momento in cui l'intera societa' fara' BANG.
Il nome “Luigi Mangione”, la sua vita, le sue motivazioni, non vogliono dire nulla. E' solo una delle molecole piu' reattive, in una miscela che e' esplosiva in se'.
Qui andiamo al punto piu' problematico:
gli americani non realizzano che una societa' di oppressi infelici ben armati sia una miscela esplosiva.
nel vedere la ricchezza concentrarsi in poche mani, gli americani non capiscono che la pressione economica e sociale sugli altri sta aumentando.
Questa, semmai, e' la perfetta ricetta per il “BANG”.
Luigi Mangione, onestamente, e' solo una molecola di ossigeno qualsiasi.
Uriel Fanelli
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