Frociaggine mimetica.

VI siete mai chiesti come mai il Papa appaia progressista in Italia ma ispiri movimenti neo fascisti in Polonia? Vi siete mai chiesti come mai trovate vescovi dietro alle propaggini ONG che vogliono aiutare e accogliere gli immigrati, e li trovate anche dietro a quei suprematisti che vogliono tenere fuori – se necessario a fucilate – gli immigrati dagli USA?

Se ve lo siete chiesti, la risposta e' semplice: Bergoglio e' un gesuita, ovvero il tipo piu' pericoloso di apologeta clericale. Erano gesuiti i “tecnocrati” che tentarono di tenere in vita la catastrofica economia franchista, per esempio.

Sono sempre gesuiti gli apologeti delle cose peggiori della chiesa: il loro parlare mellifluo, il loro ragionare fallace ma affascinante, alla fine si condensa in un fluido malefico che conosciamo bene: la propaganda.

Ma quella subdola. Perche' il problema non e' quale commedia abbia recitato Bergoglio sinora. Il problema e' per quale ragione tutti gli abbiano creduto.

La risposta e' relativamente semplice: Bergoglio e i suoi hanno capito che la maggior parte degli italiani non si trova sia in Italia a sentire Bergoglio che “apre” agli omosessuali, e anche in Polonia dove nelle chiese si predica lo sterminio dei gay, e si istiga lo stato a fare leggi contro i gay. Leggi che non sono ancora state cancellate, nonostante un apparente cambio di governo.

Insomma, la predicazione e' locale. E cosi' potete avere la chiesa africana a predicare un pogrom contro i gay, condotto a colpi di machete, quella Polacca che istiga all'odio e preme per fare leggi omofobe, e un Papa che dice “ma chi sono io per giudicare i gay”?

Succede perche' le parole del Papa, pronunciate in Italiano, difficilmente raggiungeranno ogni angolo dell' Africa, o del Sudamerica, mentre raggiungeranno gli italiani. Cosi' gli italiani, ignari di quel che succede in Polonia e tanti altri posti del mondo, crederanno davvero al Papa “aperto”.

E se qualcuno non avesse origliato abusivamente in un discorso che era “a porte chiuse”, e che non doveva essere pubblico, nessuno avrebbe saputo che la CHiesa e' piu' Polonia che Italia.


Ma cosa succede di preciso?

Succede che la Chiesa cattolica ha un serio problema di pedofili, e un problema di “lobby gay”. Ma la lobby gay che i clerici menzionano non e', come crede qualcuno, un problema della societa' esterna. Quando il Papa e altre personalita' cattoliche si lamentano della “potentissima lobby gay” non intendono dire che il Muccassassina sia il Pentagono dei Gay. I gay come lobby muovono pochissimi soldi e pochissimi voti.

Quando dei personaggi che sono addentro al clero parlano di “lobby gay”, si riferiscono ad una lobby che agisce DENTRO la chiesa. E a differenza dei gay che stanno fuori , i gay tra preti, vescovi e cardinali SONO delle cordate POTENTISSIME.

Il secondo problema sono i pedofili, che tra i clericali sono ormai un'epidemia conclamata, e nessuno degli organi interni alla chiesa e' mai riuscito a eradicarlo, tantomeno a scalfirlo. Il loro motto e' “troppo poco, troppo tardi”, ovvero il risultato logico di “troncare e sopire, sopire e troncare”, la pratica reale con cui approcciano il problema.


La loro reazione istintiva, falsa e bugiarda, e' stata quella di affermare che i pedofili entrano nella chiesa insieme ai gay. E quindi per ripulirsi dai pedofili la chiesa dovrebbe ripulirsi dai gay.

La cosa non ha alcun fondamento logico: se fossero i gay a portare la pedofilia, ci aspetteremmo una quantita' enorme di inchieste sulle associazioni gay, o almeno sui dirigenti di tali associazioni. Ma non succede niente di tutto questo, quindi e' ovvio che non sono i gay a portare i pedofili nella chiesa.

Tuttavia , la Chiesa ha bisogno di qualche capro espiatorio, e indica la sua lobby gay interna come sorgente di tutta la pedofilia. E' razionale?

Le due teorie hanno una cosa in comune: c'e' qualcosa di malato nella Chiesa, che produce pedofilia.


Ci sono due possibilita', a mio avviso. O sono i seminari, o e' la dottrina cattolica del sesso.

Chi ha frequentato alcuni ambienti sa bene che

ogni interazione umana implica o richiede, consuma o produce un trasferimento di POTERE tra le parti.

A volte si tratta di trasferimenti poco visibili, a volte avvengono nel privato, a volte sono legati dall'abuso di una gerarchia, esistono trasferimenti di potere di ogni genere, ma alla fine dei conti il punto rimane quello: ogni tipo di interazione umana produce come risultato ALMENO un trasferimento di potere.

Il problema del potere, e' che la Chiesa ne e' , con la sua gerarchia, la sua incarnazione piu' sofisticata, sia nel senso politico che nel senso culturale, e persino simbolico. C'e' potere ovunque.

Gli uomini della chiesa ne sono letteralmente drogati, assuefatti, dipendenti. Se per potere intendiamo anche la prevalenza assoluta di una persona sull'altra, ogni singolo centimetro, angolo, vestito, rituale, della Chiesa non fa altro che parlarne: c'e' qualcuno che ha potere , qualcuno che lo gestisce , e qualcuno che lo subisce.

Possiamo discutere se sia molto o poco, possiamo discutere sul tipo di potere, e tutto quanto, possiamo discutere sulla sua sorgente, ma il potere che viene subito da qualcun altro e', in ultima analisi, la quintessenza dell'organizzazione e della gerarchia (nonche' della simbologia rituale).

E quando un adulto abusa di un bambino come fanno gli ecclesiastici pedofili, abbiamo la realizzazione piu' pura del potere, gestito in modo che qualcuno lo eserciti e qualcuno lo subisca.

Il potere e il luogo per farlo, innanzitutto, come un seminario o un confessionale o una parrocchia intera. Il potere di metterlo a tacere influenzando i genitori. Il potere di metterlo a tacere con l'intervento della gerarchia. Il potere di fuggire illeso facendosi trasferire lontano.

Potere.


Che ci sia un legame forte tra potere e pedofilia, del resto, e' abbastanza evidente. Se prendiamo i casi come quello di Epstein, scopriamo che queste persone giovanissime alla fine servivano a persone ricche e ammanicate.

Ma anche nel piccolo, se andiamo alle giovani prostitute pugliesi di questi giorni, scopriamo che tutto si rifa' al potere economico, al “cash”.

con questo non dico che tutti i pedofili siano ricchi e potenti, o anche riccozzi e mezze gabbane, ma dico che ricchi, potenti, riccozzi e mezzegabbane sono quasi sempre pedofili, o sognano di esserlo.

Perche' cercano di esprimere uno specifico tipo di potere.


Gli scandali pedofili, quindi, nascono nella chiesa cattolica per lo stesso motivo per il quale nascono nei corridoi della politica, o tra i riccozzi pugliesi: le aggressioni pedofile dei preti sono figlie dell'infrastuttura di potere della Chiesa.

LA Chiesa non se ne puo' liberare, perche' ne e' essa stessa la causa.


Cosi', un papa frustrato e bigotto (anche se si finge , come ho spiegato, progressista in alcuni paesi) , sta credendo davvero che il problema siano i gay.

In realta', se cattolici vogliono capire da dove arrivano i problemi che hanno, dovrebbero solo mettersi davanti ad uno specchio.

E aprire gli occhi.

Uriel Fanelli


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