Emilia disastrosa e la piaga delle Regioni.
Sono tornato dalle ferie, che ho trascorso in Italia, in ottima compagnia lontano dai computers, e ovviamente ri-parlero' del disastro alluvionale. Non posso parlare della situazione spagnola perche' onestamente non conosco lo svolgimento della politica locale, ma quando si parla di Emilia lo conosco, e non credo proprio sia cambiato, perche' vedo le stesse cose che ho sempre visto: bugie. La prima bugia della Regione Emilia Romagna consiste nel dire che "non ci sarebbero i soldi" per fare le opere che potrebbero mitigare i fermare queste alluvioni, ovvero vasche di laminazione, argini puliti e rinforzati, e tutta quanta la parafernalia che eccita gli ingegneri idraulici. E' una balla pietosa: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano destina il 37,5% delle risorse totali, pari a 71,7 miliardi di euro, alla transizione ecologica1. Questa quota è suddivisa nelle seguenti principali aree di intervento: Distribuzione dei fondi - Infrastrutture per la mobilità sostenibile: 40% del totale, principalmente per rotaie e mezzi di trasporto1. - Misure di efficientamento energetico: 31% delle risorse, principalmente per migliorare immobili (come il Superbonus 110%) e reti elettriche e idriche1. - Opere di prevenzione e adattamento: 15% del totale, per interventi di adattamento ai cambiamenti climatici1. - Investimenti in energie rinnovabili: 14% del totale. Come vedete, il 15% del totale dei 71.7 miliardi del PNRR (circa 10 miliardi) serve proprio per quel tipo di opere. Ed e' a disposizione, a patto di presentare i progetti. E' stato fatto? Pochissimo. Accordo recente per il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027: - 588 milioni di euro assegnati direttamente dal Fondo. - Con l'aggiunta della quota di cofinanziamento, il totale raggiunge 687 milioni di euro per 92 progetti strategici1. Faccio notare che gli ultimi si sono chiesti DOPO le alluvioni del 2023. ## Su un totale di 10 miliardi disponibili, cioe', sono stati presentati 92 progetti, per un totale di 687 milioni di euro. ------------------------------------------------- Perche' non si attinge a questi fondi a piene mani? Perche' il problema e' che i fondi PNRR , benche' i controlli non siano proprio fortissimi, sono concepiti in modo da controllare che le cose vengano effettivamente fatte. E in Emilia Romagna, le cose non vengono "semplicemente fatte". C'e' un "sistema", capeggiato dal PD, che per spendere un euro deve averne dati due al partito, tre alla lega delle coop e quattro a tutta una serie di "privilegiati comunali" che stanno sul territorio. Leggete questa pagina, e in fondo troverete le sigle coinvolte nel "sistema". https://www.osservatoriorecovery.it/emilia-romagna-dallue-oltre-10-miliardi-di-euro-di-finanziamenti-allemilia-romagna/ nel "dettaglio": se vi allagate, comprate pannelli solari e finanziate il CINECA (un centro di calcolo vicino a Bologna). https://notizie.regione.emilia-romagna.it/comunicati/2024/marzo/europa-oggi-in-assemblea-legislativa-la-sessione-europea-2024-pnrr-next-generation-eu-politiche-di-coesione-e-fondi-strutturali-dall2019ue-oltre-10-miliardi-di-euro-di-finanziamenti-all2019emilia-romagna-e-poi-la-vicinanza-e-solidarieta-dopo Un sistema come quello del PNRR non fa al caso della politica Emiliano-Romagnola. Ma i fondi ci sono, e mente sapendo di mentire chi dice il contrario. https://politichecoesione.governo.it/it/ministro/comunicazione/notizie-dal-ministro/nuovo-accordo-con-la-regione-emilia-romagna-588-milioni-di-euro-per-92-progetti-strategici-per-il-post-alluvione-1-2-miliardi-aggiuntivi-del-pnrr-fitto-governo-al-fianco-dei-territori/ È importante notare che questo accordo è separato dai fondi aggiuntivi del PNRR destinati alla ricostruzione post-alluvione, che ammontano a 1,2 miliardi di euro e saranno utilizzati per: - Interventi di difesa idraulica - Ripristino e messa in sicurezza - Opere di prevenzione del territorio Significa cioe' che DOPO , cioe' dopo l'alluvione, si sono allocati 1.2 miliardi su 10. DOPO. ------------------------------------------------------------ Voi direte: ma allora qual'e' la strategia della regione. Perche' alla regione conviene agire in questo modo inconcludente? E' semplice, e non e' una questione della sola Emilia Romagna: le regioni sono IL PROBLEMA piu' grande dell' Italia. Chiedetevi, in condizioni normali, cosa CONVIENE fare ad una regione italiana. Spendere i soldi in prevenzione significa prenderli dal proprio bilancio, e realizzare le opere che servono. E quindi sottrarli a bocche fameliche. Se invece non si spendono soldi in prevenzione - e vale per ogni cosa, non solo le acque - il risultato e' che prima o poi si scatena l'emergenza. L'emergenza di solito implica che da Roma arrivino paccate di soldi, che per via dell'emergenza si spendono in maniera poco osservabile, e che finiscono alle solite bocche affamate. Quindi, la strategia piu' PAGANTE per le regioni italiane quando si tratta di manutenzione e prevenzione e' la seguente: - NON spendere per prevenzione e manutenzione. - Arriva l'emergenza, prima o poi. - Dichiarare lo stato di emergenza, chiedere una paccata di soldi, e spendere i soldi in fretta e furia, coi soliti privilegiati che ci mettono il becco. Le regioni, senza organismi che facciano davvero dei controlli sui bilanci, sono un male per il paese, e lo saranno sempre di piu'. E per questo, dovrete abituarvi alle alluvioni, almeno in Emilia Romagna.