Elettrico? A queste condizioni, no.

C'e' ovviamente una spinta gigantesca nel gettare via le attuali auto e comprare al loro posto delle auto elettriche, e le ragioni di questa transizione industriale potrebbero essere fondatissime, se il modo in cui la transizione in se' viene implementata non fosse delirante, nonche' una specie di macchina spennapolli. E io non ho intenzone di entrare in una macchina spennapolli.

Il primo punto e' che se vendi la soluzione al problema, quello che vendi deve essere la soluzione al problema. E l'elettrico NON e' la soluzione al problema. Il problema dell' inquinamento dei trasporti e' che i combustibili fossili rispondono alla domanda “ma.... e l'energia? ” per tutti i casi.

L'elettrico, sinora, risolve il problema per le auto. Il resto e' scoperto, e se scoprite una batteria capace di almentare un aereo, fatemi sapere. Non c'e' fretta.

Il fatto che l'elettrico sia una soluzione di nicchia , significa una cosa sola: non appena uscira' una soluzione generica (es: idrogeno) , tutti si butteranno su quella, e la vostra auto finira' in un museo.

Quanto e' probabile? Questo e' il problema.


La roadmap futura per le auto elettriche, se parliamo di batterie, e' la seguente:

Quando dico “in arrivo” intendo dire che arrivano sul mercato e potete comprare l'auto.

E qui siamo al punto: sicuramente comprare ora per sentirsi dire di aver comprato un catorcio tra 4 anni e' sconsigliabile. Le batterie allo stato solido hanno un'elettronica diversa e un transitorio di scarica diverso. Significa che non potete metterle sull'auto attuale. Quindi se comprate la vostra auto elettrica umida oggi, tra quattro anni vi sentirete dire “ah, hai speso 100K euro e oggi l'auto vale 36 centesimi? Quanto mi spiace. Fottetevi, Povery.”. Le agenzie di Leasing, poi, ameranno questa cosa. E sono una fetta grande del mercato.

Lo stesso poi capitera' per le celle a combustibile, previste per il 2034.

Ora, con una simile roadmap, il problema non sono gli incentivi per comprarle: il problema e' che qualcuno dovrebbe garantire al compratore un MINIMO di garanzia economica. Non per il tizio che la compra per la famiglia, magari, ma per le flotte auto e per chi la usa per lavoro. Ci siamo subiti EURO 0,2,3,4,5,6,7 , e lo abbiamo fatto per codardia. Infilarsi nello stesso processo per un'auto che doveva RISOLVERE il problema alla base di queste regole EURO qualcosa e' da pazzi.


Adesso arriveranno gli ecostronzi a spiegare che comunque e' un'emergenza e allora tu devi sottostare alla loro dittatura e compra elettrico e taci. Ma la verita' e' che la cosa non ha senso NEPPURE in senso ecologico. Anni fa esistevano meccanici che voi gli davate dentro la vostra auto a combustibile, e loro la CONVERTIVANO in un'auto elettrica. Questo processo era ottimale, in quanto non era NECESSARIA la produzione (che produce CO2) di nuove auto, e che rendeva anche superflua molta della supplychain delle auto elettriche.

La soluzione piu' green non e' comprare auto elettriche, ma convertire in elettriche le auto gia' in circolazione. E ha un senso: ha un senso perche' un'auto tradizionale e' fatta per lottare contro le vibrazioni del motore a combustione. Se ci mettete dentro un motore elettrico, dura milioni di km.

Questa sarebbe la soluzione green piu' green. Ma i green devono avere un'auto status-green-symbol, e quindi non la propongono. Eppure, sarebbe la soluzione meno inquinante.


Comunque, il punto e' che ANCHE se elettrificassimo le auto avremmo risolto solo una parte non troppo grande del problema. Il resto dei trasporti e dei veicoli NON POSSONO diventare elettrici.

Quindi, sotto questa tecnologia c'e' una gigantesca bomba ad orologeria. Un prodotto che, non appena arriva sul mercato diventa LA soluzione al problema, perche' risolve il problema per:

E non solo per le auto.

Si tratta della propulsione ad idrogeno, cioe' ad un motore che riesca a funzionare mediante idrogeno, meglio se usando una cella a combustibile, ma per i motori piu' grandi anche il classico motore a scoppio potrebbe andare. A questa cosa sta lavorando Toyota, che propone gia' oggi Toyota Mirai: La Mirai è il modello di punta di Toyota nel settore delle auto a idrogeno. È una berlina di lusso con tecnologia a celle a combustibile, che offre un'autonomia di guida fino a 650 km con un solo pieno di idrogeno. La Mirai è stata aggiornata nel 2024 per migliorare ulteriormente le sue prestazioni e il comfort.

Che impatto ha sul mercato il fatto che Toyota sta facendo questo?

Perche' rimane centrale? Perche' solo un cretino estrarrebbe l'idrogeno dall'acqua.

Come vedete , l'acqua non e' nemmeno nei pensieri , anche ricordando che per l'elettrolisi l'acqua deve essere pura. Cioe' va prima distillata. Al contrario, dal metano si estrae idrogeno attraverso il processo di reforming, e questo viene fatto gia' ora coi carburanti.

E' ovvio che si scegliera' il metano: esiste il trasporto, esiste il reforming, esiste la tecnologia, esistono i tuboni, esiste tutto, rende il doppio dell'acqua.

Quindi guardiamo bene la roadmap di Toyota:

Questo include veicoli a celle a combustibile a idrogeno (FCEV) come parte del mix. – L'azienda mira a vendere almeno 1 milione di veicoli a zero emissioni all'anno entro il 2030 Questa cifra comprende sia i veicoli elettrici a batteria (BEV) che gli FCEV. – Toyota continuerà a investire nello sviluppo della tecnologia a celle a combustibile, concentrandosi non solo sulle auto passeggeri ma anche sui veicoli commerciali pesanti – L'azienda vede l'idrogeno come una soluzione particolarmente adatta per il trasporto a lungo raggio grazie alla sua leggerezza e ai tempi di rifornimento rapidi. – Nel 2023, Toyota lancerà un nuovo modello FCEV basato sulla berlina Crown, che sarà disponibile in Giappone e negli Stati Uniti . Questo dimostra l'impegno continuo dell'azienda nella tecnologia dell'idrogeno, nonostante la crescente popolarità dei BEV. – Toyota sta lavorando per migliorare l'autonomia dei suoi veicoli a idrogeno. Ad esempio, la nuova generazione di Toyota Mirai offre fino a 650 km di autonomia con un solo pieno di idrogeno – L'azienda sta anche investendo nella ricerca di base sui motori a idrogeno per veicoli commerciali pesanti, esplorando ulteriori applicazioni di questa tecnologia

Quindi , ricapitolando, se comprate un'auto elettrica comprate un'auto che

Allora, ha senso comprare un'auto che fara' la fine dei solito EURO 1,2,3,4,5,6,7 ?


Onestamente, questa conversione andava gestita moooooolto meglio. Cosi com'e', cioe' facendo pagare a furia di svalutazione i costi all'utente finale, non e' accettabile.

Non per nulla il mercato dell'usato cresce, il mercato del nuovo langue, e la Cina incombe.

Non essendo la conversione sostenibile da tutti i lati, rischiate di spendere soldi, e non pochi, in un catenaccio inutile.

Uriel Fanelli


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