E la NATO e' morta.

Ero gia' molto perplesso quando ho visto gli USA fare concessioni alla Russia PRIMA che avvenisse il negoziato. Nel senso che se questo e' il modo di Trump di “negoziare”, e' ovvio che arrivera' a molti accordi, ma nessuno sara' conveniente per gli USA. E questo mi fa venire in mente quando il presidente francese disse che la NATO era in coma profondo, e Trump si arrabbio'.

Ma il punto e' questo: Trump ragiona come se fosse ancora in campagna elettorale, e siccome ha promesso che avrebbe chiuso la questione Ukraina, intende chiuderla.

Il problema e' che non e' semplice chiuderla, a meno di non dare a Putin tutto quel che vuole. Qui ovviamente si dovrebbe cominciare a capire una cosa: a Trump non importa nemmeno degli interessi internazionali degli USA.

E questo non e' un mistero: quando Trump dice “USA First” non intende una politica internazionale, perche' Trump non vede la politica internazionale, lui vede il riflesso della politica internazionale sul suo elettorato.

Quando Trump pensa di dare a Putin tutto quel che vuole, con una “strategia negoziale” che consiste nel dare a Putin delle concessioni ancora prima di trattare (tipo dire che l' Ukraina non puo' entrare nella NATO, o che perdera' territori), non sta affatto facendo gli interessi degli USA. Quello che sta facendo e' fare l'interesse della politica interna USA, ma sul piano internazionale sta facendo tutt'altro. Ma lui non importa, perche' per i loro uomini “il piano internazionale” non esiste.

bisogna cominciare a smetterla di dire che Trump e' “il cavallo pazzo” o che e' “imprevedibile”. Fare concessioni PRIMA di una trattativa non e' ne' pazzia ne' imprevedibilita', e' semplicemente INCOMPETENZA.

Trump ignora l' ABC di qualsiasi cosa sia una trattativa, punto.

Non mi interessano obiezioni come “ma se ignora l' abc della trattativa come mai e' ricco” oppure “ma se ignora l'abc della trattativa come mai ha vinto le elezioni”. Le elezioni non dipendono dalle capacita' di trattativa, e la sua azienda puo' assumere buoni negoziatori se necessario. Sono capacita' che si comprano sul mercato. E Trump e' ricco di famiglia, quindi ha sempre potuto comprare quel tipo di competenze.

Ma questo e' il punto: se anche fosse che lo ha fatto apposta “per confondere Putin”, allora e' un agente di Putin, visto che nella definizione di “confondere l'avversario” normalmente io non metto i pompini con l'ingoio. Ho ricevuto pompini in vita mia, non credo che qualcuno lo facesse per confondermi, a parte qualche minuto di relativo oblio della mente.


Del resto, gia' il fatto che la trattativa sia USA-Russia e non NATO-Russia e' un modo di Trump per dire che la NATO e' morta e sepolta.

Qui il problema non e' “per quale ragione la UE non e' invitata”, ma “per quale ragione la NATO non partecipa ai negoziati”.

I giornali italiani si stanno concentrando, oggi, cosi' tanto sul fatto che la EU sia venendo esclusa da non notare un altro fatto: che stia venendo esclusa la NATO.

Ovviamente, tutto questo viene giustificato usando i soldi, ma questo pone altre domande, ancora piu' pesanti. Anche se fosse vero che dietro questo atteggiamento di Trump ci sia la spesa media dei paesi europei, la domanda rimane questa:

dobbiamo pensare alla NATO come qualcosa che esiste solo quando l'economia va bene e “possiamo pagare”?

Il punto non e' che sia legittimo o meno pagare una certa quantita' sul PIL alle forze armate. Questa puo' essere una mossa saggia, visto che e' un aiuto diretto all'economia nazionale, sul quale nemmeno la UE puo' obiettare nulla. Tantomeno il WTO, che di solito e' incaricato (vabbe') di custodire il principio del “no agli aiuti di stato all'industria”. L'industria militare e' evidentemente esentata.

Il punto e' “per quale motivo Trump parla di quei soldi come soldi che la UE deve agli USA”? Se e' un obbligo di spesa, perche' Trump lo considera un pagamento?

La risposta e' semplice: per costruire sistemi militari all'interno della NATO, c'e' sia un problema di licenze (come abbiamo visto durante la guerra in Ukraina, occorre che le nazioni siano autorizzate dal venditore ad usare le armi, pena la fine dei contratti di manutenzione) , e un sistema di compatibilita'

Trump considera i soldi del bilancio militare come un pagamento agli USA, per la semplice ragione che essi sarebbero inevitabilmente spesi in armamenti made in USA.

E qui il problema: perche' mai dovremmo comprare armi da un alleato che di certo non ci aiuterebbe se la Russia ci attaccasse?

Ripeto: con queste premesse, la NATO e' semplicemente MORTA.


Non che fosse viva prima, la sua “rinascita” dopo la guerra in Ukraina e' stata , e non poteva essere altro, che inutile. Avere una NATO che esiste solo quando c'e' il presidente giusto a Washington e' come essere sposati solo nei giorni pari. Ci potete credere, se volete. Il guaio e' che ci credera' anche Arturo.

Vladimir Arturo Putin, appunto.

Ma allora perche' non siamo tutti qui a parlare russo, invasi e colonizzati dalla Russia? Perche', molto semplicemente, l'esercito russo e' quello che abbiamo visto in Ukraina. Una coda di 60Km di mezzi militari di fronte a Kiev. Che non e' stata fatale perche' gli Ukraini sono cosi' pezzenti che non c'era un solo battaglione di artiglieria, o un solo stormo aereo, a difendere la capitale. Ma sia chiaro: non funzionerebbe MAI in una guerra vera.

Stiamo parlando di un esercito che comunica usando il cellulare della rete nemica e una dozzina di generali vengono ammazzati per questo. Stiamo parlando di una nazione che non ha missili di precisione, e per uccidere Zelensky manda i paracadutisti a Kiev, anziche' usare un missile.

Quello russo e' l'esercito piu' sopravvalutato del mondo. Puo' difendere la Russia minacciando di usare le atomiche, ma niente di piu'. Dire che quello russo sia il secondo esercito del mondo mi ricorda i tempi in cui l' IRAQ aveva “il quarto esercito del mondo”. Secondo i media USA, ovviamente.


Il problema vero e' che dietro ad ogni guerra si combattono molti conflitti. La guerra in Ukraina e' stata voluta principalmente per far alzare i prezzi del gas e per inginocchiare l'industria europea.

E questo interesse americano NON dipende dal presidente. Quindi, gli USA cercheranno di sostituire una guerra che distrugge l'industria europea con una PACE che distrugga l'industria europea.

Gli uni con una guerra, gli altri con una pace ad minchiam, non c'e' differenza tra gli obiettivi dei democratici e quelli dei repubblicani. Washington e' solo un circo burzum che viene messo di fronte al popolo, per nascondere che comanda Wall Street, e nessuno elegge nessuno a Wall Street.

E lo scopo americano NON e' di distruggere la EU: gli USA sanno benissimo che se si frammentasse l' Europa, si troverebbero di fronte un'anarchia di 27 stati, uno piu' nazionalista dell'altro, e se oggi gli sembra che la legislazione europea sia complicata, le loro aziende si troverebbero di fronte a 27 standard nazionali, tutti diversi, con cui fare i conti. E sa benissimo che l'influenza di certe lobbies sta venendo attenuata dalla EU: visto il potere che hanno i contadini francesi, possono stare freschi, che non venderanno niente dell'agroalimentare USA in Francia. E cosi' via. Se Trump pensa che ci siano poche auto americane a Berlino, deve ancora vedere cosa succederebbe senza la UE, con un governo tedesco che obbedisce ai suoi industriali. L'italia, da questo punto di vista, va fuori scala in termini di protezionismo burocratico, quindi bisogna essere onesti: non vogliono la fine dell' UE.

Anche perche', bisogna dire una cosa: vista la mole di commercio coi paesi arabi, se si spezzasse la UE, i paesi del mediterraneo entrerebbero immediatamente nei BRICS. Subito. Non ci sarebbe nessuna ragione per non farlo, e molte ragioni per farlo.

Quello che si illudono di ottenere e' che la UE non sia piu', come nella prima presidenza , considerata “l'unica zona del mondo ove la politica e' razionale”.

Riusciranno? Sui giornali, di certo. La potenza mediatica dei social USA e' nota. Ma il problema viene all'atto pratico. Una volta capito che la EU rimane l'unica zona politicamente razionale , cosa impedisce agli altri paesi di fare trattative molto riservate, sempre e rigorosamente in qualche ristorante in EU?


Ma il punto e', ripeto, che la NATO e' MORTA.

Ed e' bene ripeterlo. La NATO e' MORTA.

E siccome non c'e' , a parte la questione Ukraina, nessuna particolare urgenza di farla rinascere o di metterci qualcosa al suo posto, il guaio e' solo d' immagine: piu' muore la NATO, piu' i media americani cercheranno di far credere che sia morta la UE.

La politica dei partiti come quello di Trump, infatti, e' quella di basare tutto sulla comunicazione, dimenticando i fatti. Questo consente di prendere il potere vincendo le elezioni, certo, ma non consente di governare.

Nel senso che alla fine dei conti, esistono i fatti. Ma non parlo dei fatti nel senso di “verita' mediatiche”, i mass media , come dice il nome, stanno TRA le persone e i fatti.

Il guaio e' che esiste almeno un tipo di fatto, che e' l'economia, che nessuno puo' contestare. E quella americana sta peggiorando, – di nuovo-.

Quindi si, la solita propaganda americana e israeliana dira' che ad essere in difficolta' e' la EU mentre ad essere morto e' un asset americano, la NATO.


Cosa deriva dal fatto che la NATO e' morta? Deriva il fatto che questa volta non risorgera'. Significa che adesso e' morta sul serio. Nessuno muore DUE volte e poi risorge. Puoi avere lo stato di grazia una volta perche' succede una guerra, ma non due.

Il problema, semmai, adesso e' capire cosa si fara' senza NATO. Non e'un problema urgente, ma nemmeno un problema irrilevante. E questo prescinde dal fatto che ai politici piaccia il fatto che non ci sia piu' NATO, o che lo dicano ad alta voce. Magari come fantoccio rimarra' li'.

Sia chiaro, non parlo di difesa europea: politicamente e' infattibile. Gia' ora basta far partire un progetto per veder litigare francesi e tedeschi. Tuttavia e' stato possibile creare delle rilevanti joint venture, come quella tra RheinMetall e Leonardo, per la produzione di carri armati, su cui verra' poi aggiunta la parte militare di IVECO.

Cosa voglio dire? Intendo dire che quando si parla di integrare gli eserciti europei per evitare sprechi e duplicati, ci sono due modi di farlo

  1. quello politico. Si crea un ente chiamato esercito europeo, e si riorganizza e si consolida. Praticamente impossibile.
  2. quello industriale. Si fondono aziende sempre di piu', sino a quando tutti gli eserciti europei usano le stesse armi e gli stessi sistemi. Questo puo' funzionare.

In generale, cioe', per le questioni militari vale la stessa cosa che vale per il mercato bancario: la UE tergiversa per il mercato bancario unico, e quello che succede sono fusioni industriali tra banche, che aggirano il problema.

La UE tergiversa sulla borsa europea, e ultimamente le borse europee mediante acquisizioni si stanno consolidando. Mi riferisco ad Euronext. Oltre alla Borsa Italiana, Euronext possiede e gestisce diverse altre borse nazionali in Europa, tra cui:

e cosi' via. Nel mondo militare posso citare Naviris, ed altri.

Lo stesso capita alle banche. Nel momento in cui si e' deciso, presso gli attori privati, che ci saranno banche europee, i governi possono mettersi di traverso quanto vogliono, ma gli azionisti faranno quel che vogliono.


In definitiva, la UE rimarra' dove si trova e continuera', se non altro come continuazione degli interessi economici e finanziari e industriali che l'hanno voluta.

La NATO, invece, e' MORTA.

Per la seconda volta.

Cioe' per sempre.

Ed e' una gran bella notizia.

E a questo punto, la vera domanda e':

Perche' spendere il 5% del PIL per comprare armi americane, visto che la NATO e' MORTA?

Uriel Fanelli


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