Due cose sui balneari.

Sta succedendo una specie di circo equestre sulla questione delle spiagge e dei balneari, quando a volerla dire tutta sarebbe ora di ammettere che il problema e' stato interamente costruito in Italia, e' un problema “100% Made in Italy”, e la direttiva Bolkenstein non ha cambiato NULLA , se non puntare i riflettori su questa stratificatissima montagna di merda costruita da tutti i partiti e tutti i governi, indistintamente.

Iniziamo dal punto dolente, giusto per demolire alcune vergognose narrative.

Tutto cio' che e' stato costruito sulle spiagge italiane e' illegale e abusivo. Intere riviere , come quella romagnola, ma oggi parliamo del 90% delle spiagge, non sono altro che giganteschi scandali edilizi, ecomostri conclamati, fiere dell'abusivismo a cielo aperto.

Perche'?

Il possesso delle spiagge da parte della Marina Militare ha una storia che e' complessa, e spesso viene esagerata o diminuita , a seconda. Il corpo della capitaneria di porto , per esempio, dipende da tre ministeri: trasporti, agricoltura e Ambiente. (nella loro forma sintetica).

L'interazione tra Demanio Militare, Demanio Marittimo AdSP e amministrazioni locali e' complessa, ma la cosa che ci interessa e' che l'uso dei beni a demanio Marittimo e' discplinata dal Codice della Navigazione e dalla Legge n. 84/1994.

Secondo i quali, sulle spiagge non e' possibile costruire, se non portando degli oggetti che siano mobili,ovvero che sia possibile riposizionare nell'arco di 24 ore. Riposizionare significa che non deve essere una cosa tipo “vabe', ma e' di legno, te la tiro giu' in un attimo,o la incendio”. No. Deve avere le ruote, in pratica, o essere una grossa tenda.

Quindi, quando il demanio marittimo da' in concessione le spiagge, “non si aspetta” (almeno a rigor di legge) che ci nascano le costruzioni che oggi si chiamano “lidi”. E' possibile metterci un camion, o una roulotte, che faccia da cucina, e attaccarci una tenda, anche molto grande. E' tutta roba che si muove. E se la concessione si estingue, ecco che tutto quello che non si puo' muovere diventa proprieta' del Demanio, oppure il Demanio ti puo' costringere a bonificare l'opera a spese tue. Con tanto di contravvenzione aggiunta.

Sfatiamo quindi alcune narrative:

Non esiste, e non e' mai esistita, alcuna fila di malvagi investitori stranieri e/o , corporazioni ed enti istituzionali che vogliono comprare quantita' vaste di spiagge italiane. E in ogni caso, non parliamo della Riviera Romagnola o di quella Veneta, per dirne una. Alcune aziende saranno interessate ad alcune “perle”, certo, ma escluderei migliaia di Km di schifezze inguardabili dal mare mediocre.

Se conoscete qualcuno disposto a comprare il Lido delle Nazioni, ditemelo: mi sono sempre chiesto come sia fatto un club per la terza eta' di coppie scambiste russe.


Il secondo punto e': ma se parliamo di moloch piadinosi come l' Intera Riviera Romagnola, come si e' arrivati a questo? Semplice: girandosi da un'altra parte e facendo finta di non vedere. I primi anni 80 un Lido vi dava un ombrellone, alcune cose in piu' che ritiravate dal bagnino, come un'altro sdraio, o un altro tavolino, o la nerchia, e il resto era tutto coccobello e camminare su un mix di sabbia e cicche di sigaretta sino al mare. Se volevate qualcosa andavate ad un chiosco microscopico, gia' in territorio comunale, al limite esteso con delle tende. Esistevano poi le cabine, o gli spogliatoi, ove vi cambiavate , oppure le signore si lasciavano sifonare volentieri dal coccobello della situazione. O dal Zanza.

Metro dopo metro, sanatoria dopo sanatoria, oggi i chioschetti sono dei centri commerciali e le cabine di legno sono degli edifici con camera , spesso offrono piscine (ai lidi ferraresi e' comune, vista l'acqua marmorea) e Jacuzzi. Metro per metro, hanno fatto delle metropoli. Semipatabusive, tra condoni e altro.

E la politica?

Come mi disse una persona che conobbi in Marina, ove ero conosciuto come “Il ROmagnolo”, la domanda e' questa:

“e glielo dice lei al PdS che la riviera romagnola va ruspata via ?”.

Il che era assolutamente vero.

Anche tralasciando l'estensione dei lidi mediante sabbia di fiume, versata sopra ex pinete (provvidenzialmente bruciate ) per estendere il “lido” e farci qualche campetto di volley, o aggiungere un minigolf, per tenere in vita un bar da spiaggia che in teoria doveva chiudere al tramonto, e sono praticamente una fiera dell'abusivismo piu' o meno sanato , a cielo aperto. Ma tutti facevano finta di non vedere e di non sapere. Tutti. ANche tu, Bonaccini. Anche tu, Schlein. ANCHE TU, Grillo. Eccetera.

Hanno partecipato TUTTI: i comuni , che devono dare l'autorizzazione, trovavano voti. I partiti, che dovevano fingere di non vedere, TUTTI (che anche Bonaccini ha rassicurato taaaaanto, e a sproposito, non e' solo la malvagia destra) e ovviamente tutta un'economia di attivita' economiche di dubbia fiscalita' che ci sono sorte dietro e attorno. Per dire, un'aiuola in una rotonda riminese, se ci puoi mettere un furgoncino delle piadine, puo' causare sparatorie per accaparrarselo, e se ci sono sparatorie c'e' mafia. Quindi, voltatevi dall'altra parte.

La Bolkenstein non c'entra nulla. Al massimo, essa ha costretto le amministrazioni cieche e i partiti strabici a vedere il catastrofico, inquinante e abusivo merdone putrescente che hanno lasciato crescere sulle spiagge italiane. Perche' adesso dovranno regolarlo, o almeno fare qualcosa.

Il tutto, per fare voti in cambio di ricchezze , diciamolo, facili ed immeritate. Perche' a volerla dire tutta, in questi lidi non trovate veri servizi o chissa' che servizi, come pretendono i gestori. Al limite, l'organizzazione serve ad ovviare ai problemi che causa, come quelli che vi puliscono la sabbia dalle cicche dei troppi clienti stipati nello stesso posto. Al comodo prezzo di centinaia di euro al giorno.


E tutta questa commedia?

Eh, quando qualcuno fa una Bolkenstein, e si scopre che adesso nessuno puo' far finta di non sapere, il risultato e' che tutti vorrebbero fingere di fischiettare, allontanandosi. Ma la verita' e' che avete costruito, nel corso degli anni, un merdone catastrofico per dare posti di lavoro a piadinari mafiosi, amici disoccupati, famiglie di trafficanti, e chi piu' ne ha e piu' ne metta, in cambio di voti.

E adesso che qualcuno vi chiede di aprire il portello del cassonetto di merda che avete creato, siete tutti a maledire l' Europa.

Ma se volete un colpevole, procuratevi uno specchio e guardatevi in faccia.

E' li' di fronte a voi.

E se proprio volete scioperare, non avete che da spararvi in testa. Perche' del fatto che non state lavorando non frega un cazzo a nessuno. Quello non e' un lavoro.

E' abusivismo conclamato.

Uriel Fanelli


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