Cosa dicono i quesiti referendari.

Vivendo all'estero, non ho la possibilita' di entrare nel merito di un dibattito che non esiste sulla stampa, ed essendo cittadino tedesco il consolato non mi spedisce piu' il plico con i referendum. ( o forse sono permalosi e mi tengono il muso per averli chiamati “l' INAIL della diplomazia” l'ultima volta che ho rinnovato il passaporto.“) Quindi, se voglio parlare dei referendum e dire se io sia contrario oppure no, devo cercare di usare la stampa italiana per cercare di dedurre su cosa saranno, questi referendum.

Posso solo, quindi, andare sui siti web di Repubblica, Corriere e La stampa e cercare di capire su cosa siano questi referendum, dando per scontato che le cose importanti siano in prima pagina. O in qualsiasi pagina.

sia chiaro: NON sto dicendo che tre giornali posseduti da industriali e proprietari di industrie siano in conflitto di interesse su argomenti come l” Articolo 18. Assolutamente. Chi direbbe mai una cosa simile? E con quale ragionamento? Mah.

Allora, dicevo , posso solo leggere i giornali e cercare di dedurre quali siano i referendum. Dopo una seria lettura e riflessione , basandomi sui titoli, sono riuscito a capire che ci saranno sette quesiti, e quali siano.

Primo quesito:

Spiegazione: Cambiare il nome alle cose e' di moda, e se abbiamo cambiato il nome al Golfo del Messico in Golfo di America, possiamo anche prendere Garlasco e usando la tradizione toponomastica locale cambiare il nome in Martellate sul Cranio, dove “Cranio” e' l'ampia valle dove si trova oggi Garlasco. “Martellate” e' un po' come Segrate o Gallarate. Ma sul fiume Cranio.

Secondo quesito:

Spiegazione. Il quesito e' stato scritto dalla cantante Yuval Raphael, che e' arrivata seconda all' Eurofestival per soli sei milioni di voti. Sei milioni? Si, sono sei milioni. Quando c'e' di mezzo Israele, dovete sempre dire “sei milioni”. Altrimenti siete antisemiti. E basta.

Terzo quesito:

Spiegazione: si tratta di un quesito di portata istituzionale, sul quale grandi costituzionalisti come Gustavo Zagrebelsky si sono espressi tantissimo, senza dire un cazzo come al solito. Giusto per avere una bussola, Ilona staller e' per il “SI”, mentre Valentina Nappi e' per il “NO”. Rocco Siffredi piange e vi lascia liberta' di coscienza. Dove ve la lascia? Mah.

Quarto quesito:

Spiegazione: questo e' il metodo , ispirato al futurismo, con cui si devono scrivere i referendum troppo comunisti , secondo il ministro Giuli. Aiuta sicuramente il popolo a capirlo, mica come quegli elitisti di sinistra che vogliono i quesiti leggibili. “Arf Arf” e' il modo di esprimere che gli Elkann diventano rabbiosi solo a sentirne parlare.E un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia , specialmente se la pagate in contanti.

Quinto quesito:

Spiegazione. Once you go black, you will never go back. Di conseguenza, dobbiamo far apparire sullo schermo il logo “brazzers” ogni volta che al tiggi si parla degli agricoltori bianchi del sudafrica? Contesto: Donald Trump si e' fatto condizionare da Elon Musk, che da quando e' scappato da li' costruisce giganteschi razzi. Di colore scuro. Chissa' cosa vuol dire.

Sesto quesito:

Spiegazione: il nuovo arredamento voluto da Trump. Bisogna aggiungere altro? No, dico, l'avete visto? Lo Stile Casamonica e' letteralmente un pezzo di Italia che tutto il mondo vi invidia.

Settimo quesito:

Spiegazione: ormai, manca solo quello. Quindi, fatto trentuno, perche' non fare anche 32, cosi' ci diamo un taglio con questi bit di padding? Come diceva Torquemada, saltare squālum, statim!. E non vi spiego la dottrina sociale di Fonzie.

Almeno, dando per scontato che se c'e' un referendum allora esso occupa le prime pagine dei giornali, ecco quello che posso dedurre dalla lettura.

E non vedo come mi si potrebbe smentire, visto che sui giornali, letteralmente, NON SE NE PARLA.

Ma non sto esprimendo un giudizio sulla stampa italiana. Proprio no, eh. Chi, io?


Cari lettori, mentre vi rigirate il plico elettorale tra le mani come fosse un depliant del Lidl arrivato per sbaglio, ricordate: non siete ignoranti, siete solo moderni. L’informazione non serve più, adesso si vota con l’istinto, tipo test della personalità su TikTok. I giornalisti? Probabilmente troppo occupati a scrivere editoriali sulla cellulite delle ministre o sullo smalto di Elly Schlein per occuparsi di quisquilie tipo i referendum.

Del resto, parliamo di un paese dove un telegiornale apre con un cucciolo di panda che scoreggia e chiude con la borsa di Prada di Chiara Ferragni. In mezzo, qualche editoriale sul fatto che “non è il momento” per parlare di certe cose. Ma tranquilli: dopo il voto, scoprirete che erano importantissime. Come sempre.

E quindi, mentre voi siete lì, a grattarvi il mento davanti a quesiti che sembrano scritti da Burioni sotto acido, ricordate: se la stampa tace, è per il vostro bene. Così non vi confondete.

E così, voi, popolo sovrano con la memoria di Sandra Milo in topless, vi avvicinate al referendum come vi avvicinate a un manuale d’istruzioni cinese: confusi, disinteressati e con la segreta speranza che si rompa tutto da solo.

La stampa? Zitta. I giornaloni? Muti come tombe vaticane. Ma non vi preoccupate: non è che vi stiano trattando da idioti. È che ormai lo siete. Vi tengono nell’ignoranza come si fa con i bambini in macchina: “Dove andiamo?” “Fatti i cazzi tuoi, tanto guida papà.”

E guai a pensare che il silenzio mediatico sia funzionale, voluto, strategico. Ma va! Sicuramente è solo una coincidenza che tre grandi giornali, posseduti guarda caso da chi potrebbe avere interessi vagamente in contrasto con certi quesiti, non dedichino nemmeno una riga a spiegarvi su cosa state votando. Una svista. Capita.

Poi però mi raccomando: indignatevi pure, su Facebook, tra una foto del tiramisù e un video del cane che dice “mamma”. Oppure fate come sempre: votate a caso, turandovi il naso, e poi lamentatevi quando scoprite che avete autorizzato il governo a impiantare chip 5G nei vostri capezzoli. Turgidi. Turgidi capezzoli. Ma ricordate sempre che il prossimo passo sara' di piantarvi nel culo le celle.

In fondo, il vostro diritto al voto è sacro come un cimitero indiano, quindi e' giusto coprirlo di calcestruzzo per farci un osservatorio.

Buon referendum, popolo di esperti di vaccini. E non dimenticate: se voi non sapete che cazzo state votando… tranquilli, neanche chi ha scritto i refedendum lo sa.

Fatevi guidare dal cuore. O dalla vostra app meteo. Tanto, in ogni caso, pioverà merda.

E ricordate: la App “Tinder for cats” e' stata un'idea geniale. Se vogliamo che l' Europa sia innovativa, ce ne vogliono di piu'. Lo ha detto Drago Draghi.

Uriel Fanelli


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