Conspiracy.
Ci sono poche persone che “filosofeggiano” e mi piace ascoltare. Una di queste si fa chiamare “Contrapoints”, e ormai rilascia pochissimi video, anche se poi,quando lo fa, durano due ore e quaranta (argh). L'ultimo video che ha fatto, onestamente, mi e' piaciuto, anche se come molti filosofi/e tende a girare attorno ai problemi, circostanziandoli all'infinito, ma senza arriva ad una risoluzione.
Il video e' questo:
Il problema sono, ovviamente, le teorie del complotto. La lunga dissertazione che fa punta direttamente al centro del problema, tranne sfuggire al problema in se', perche' il problema in se' e' maledettamente pratico.
Lei spiega molto bene che alla fine dei conti la rappresentazione del problema del potere diventa esoterica, oppure occulta, e la spiegazione occulta dei meccanismi di potere produce, appunto, una gerarchia che e' fatta da cose come “rettiliani”, “alieni”, “dark AI”, e tante altre cose. Benissimo. CI siamo.
Quasi.
Il problema e' il quasi.
Facciamo un esempio pratico, cosa che i filosofi sono incapaci di fare. Domani diventate ministri della Sanita'. Suppongo che abbiate in mente un sacco di cose buone , diciamo una legge o un regolamento ministeriale, che il ministro della Sanita' dovrebbe fare. Diciamo anche una riforma. Benissimo.
Allora, con la bacchetta magica vi teletrasporto a Roma, di fronte al Presidente della Repubblica, e puf, da oggi siete il Ministero della Sanita'. E avete in mente proprio la riforma che servirebbe. Dunque, arrivate in ufficio, vi sedete sulla Poltrona con la P maiuscola, e.....
come fate a fare questa riforma, di preciso?
La scrivete su un foglio? Ok. E poi? Lanciate il foglio dalla finestra, sotto forma di aereoplanino? Declamate la vostra riforma dal balcone? La urlate nel corridoio? Cosa fate, di preciso, in senso materiale, per far diventare realta' la riforma che avete in mente?
Direte: la passo a qualcuno che poi pensera' a... a cosa? E chi e' quel “qualcuno”? E perche' vi dovrebbe aiutare? E in che modo vi aiutera'?
Perche' voi siete ancora li' seduti sulla vostra poltrona, nel vostro ufficio, con sei segretarie in topless (cit. Fantozzi) e il vostro cocchio, avete la vostra riforma in mente, l'avete scritta sul foglio di carta , ma... e poi? Cosa si fa, di preciso?
Questo problema nasce per una semplice ragione: nemmeno voi conoscete, di preciso, la struttura e la gerarchia del potere. Sapete che esiste il Ministro, sapete che ci sono i sottosegretari , e poi? Cos'altro dovete fare? Con chi dovete parlare? A chi dovete dirlo, di preciso? E perche'?
La verita' e' che l'uomo comune non sa di preciso come funziona la gerarchia del potere. Sia perche' non sa tutto dell'organizzazione, sia perche' non sa quasi nulla del funzionamento quotidiano.
Prima di vedervi girare per dei corridoi gridando il testo della riforma, e sperando che qualcuno la renda legge, potete fermarvi e capire una cosa. Tra voi ed un complottista c'e' poca differenza. Per voi il funzionamento del ministero della Sanita' e' completamente oscuro. O meglio: occulto, cioe' nascosto.
Sapete che c'e' un ministro, poi i sottosegretari, poi ci sono i direttori degli ospedali, o i primari, e infine il medico e le infermiere, e quindi voi. Ma questo rappresenta una piccola parte della gerarchia. Che e' enorme. Il resto, non lo conoscete.
dal punto di vista delle competenze, l'uomo comune e il complottista hanno un tratto enorme in comune: nessuno dei due sa con precisione come funziona il potere, e nessuno conosce di preciso ogni gerarchia della quale lo stato e' composto.
Dunque, la immaginano.
Entrambi. E dico entrambi, perche' se vi metto di nuovo al posto del ministro e vi chiedo come si fa a verificare di stare acquistando farmaci al prezzo giusto, probabilmente rimarreste chiusi nel vostro ufficio a cercarlo su google. Ma non sapete davvero chi chiamare in quel palazzo.
Se io chiedessi a chiunque di fare la stessa cosa, scoprirei un fenomeno impressionante:
dal punto di vista dell'uomo comune, l'organizzazione dello stato e' cosi' complessa e sconosciuta da risultare esoterica. Letteralmente.
Adesso, c'e' un problema. Supponiamo che voi VOGLIATE parlare del potere. Ma non ne sapete nulla. In realta' sapete che esiste, che so io, il ministro degli interni, sapete che un carabiniere vi fa una multa, ma se io vi chiedessi di ricostruire accuratamente quello che c'e' in mezzo, non riuscireste. Quindi, in realta', non sapete COME si arriva dalla volonta' del ministro alla vostra multa.
Ma voi volete fare politica. E volete cambiare il potere. e le sue regole. Cosa fate?
Il cittadino comune accetta la sua incompetenza e vota. Vota in tizio, che (si spera) conosca bene tutta la baracca, e quindi lui, una volta arrivato a sedere sulla poltrona come ministro, sapra' bene cosa fare. Il che e' vero, se parliamo di persone che fanno politica da anni e anni. Ma rimanete ignoranti sul “come funziona”.
Quando ancora vivevo in Italia, la mia azienda prese un contratto per il ministero degli esteri italiano. Quando parlavi con questi funzionari , si riferivano spesso alla figura del “Ministro”, e questo vi faceva pensare che avreste parlato col ministro degli esteri. Ma dentro quel ministero esistono MOLTI funzionari chiamati “Ministro”, che non sono davvero IL Ministro.
Nel pensare al potere, quindi, vi riferite ad una scatola oscura. Chi ha molto tempo da perdere e molta fantasia, e si chiede “ma chi si occupa di questa cosa? e come deve comportarsi? Quali sono i suoi doveri? E i suoi mezzi?” si trova, se vuole rispondere, a prendere il potere a scatola chiusa, oppure a fare una mappa di creature fantastiche e dove trovarli.
Le teorie del complotto nascono quando la struttura del potere diventa occulta ai piu'.
Ma perche' tutto quell'esoterismo? Perche' metterci dentro gli antichi egizi e Leonardo da Vinci?
Beh, e che altro si e' mai fatto? QUando l'umanita' non sapeva di preciso cosa fosse il Sole, perche' i fiumi scorrevano, cosa fosse il vento o perche' cadesse acqua dal cielo, che cosa si faceva, se non inventare tutta una serie di spiegazioni esoteriche o metafisiche? E perche' ora, che l'uomo moderno si trova incapace di spiegare il funzionamento del proprio governo, dovrebbe comportarsi diversamente?
Se questo non vi spaventa, pero', potete considerare una cosa. Alla necessita' di creare teorie del complotto perche' la struttura del potere e' troppo complicata e occulta, corrisponde sempre il desiderio di una struttura del potere trasparente e semplice. Ve ne propongo una.
- Esiste un tizio che chiamiamo “La Guida Suprema”. Ha un nome e un cognome, Ivo Balboni.
- Comanda lui.
- Fai quello che dice lui.
- Decide lui.
Questa struttura del potere e' molto semplice, facile da capire, e probabilmente non ha abbastanza zone d'ombra per nasconderci un ipotetico complotto. Risolve quindi il problema dei complottisti, cioe' capire chi comanda la baracca e come la comanda.
Peccato che si chiami dittatura.
Non e' che sia un caso, se i complottisti amano le dittature. Hanno una struttura semplice da spiegare, e assolutamente pubblica. O meglio, apparentemente pubblica.
Provate a chiedere ad un fascista chi fossero i Quadrumviri, e di che cosa si occupassero di preciso.... quindi diciamo “apparentemente” pubblica.
Questo articolo si legge meglio ascoltando questo brano:
Uriel Fanelli
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