ANNUNCIAZIONE!!!: E' uscito ANNO XIX!!!

ANNUNCIAZIONE!!!: E' uscito ANNO XIX!!!

No, sul serio, potete smettere di mungere le capre e stappare il Tavernello: l’ho finito. Dopo mesi di scrittura, cancellature, bestemmie sussurrate al monitor e caffè che nemmeno i minatori del Sulcis, ANNO XIX è finalmente pronto.

Tutto è cominciato in quell’epoca gloriosa in cui Trump ed Elon Musk si guardavano con occhi innamorati come due compagni di banco che copiano i compiti a vicenda. Io, ingenuo scribacchino, mi ero messo a immaginare un’America trasformata in una dittatura elettronica, una distopia in salsa Silicon Valley con un tocco di fast food.

Peccato che la realtà, come al solito, abbia deciso di fregarmi: quello che stava succedendo superava di gran lunga la mia fantasia. Mentre io scrivevo robe sui droni della polizia e sulle intelligenze artificiali col manganello incorporato, là fuori il mondo diventava più assurdo di qualsiasi romanzo. E credetemi: non è facile superare uno che scrive mutanti a quattro braccia e società post-apocalittiche come se fossero il menù del giorno.


E così vi immaginate me, villici, pietrificato davanti al monitor, in un vuoto creativo talmente profondo che manco Voyager 1 ci è passato vicino. Qualsiasi cosa avessi scritto, pensavo, sarebbero arrivati Donald Trump, spalleggiato da Elon Musk e Charlie Kirk, a sparare cazzate di proporzioni cosmiche. Risultato: io, in confronto, sarei sembrato un boy scout ottimista che legge il manuale delle Giovani Marmotte davanti al falò.

Ma il tempo, si sa, ribalta le carte. Musk è tornato al suo sport preferito, cioè far affondare le sue aziende più velocemente del Titanic; Charlie Kirk è finito a lavorare per Smith & Wesson ,e voi, a questo punto, vi starete chiedendo: “E quindi?” E quindi io mi sono ritrovato a pensare: “Sai che vi dico? Sul Titanic, nel ristorante, c’era davvero una vasca con dentro le aragoste. Proprio quella sera.”

Ora, se ci riflettete un attimo, è un pensiero meravigliosamente inutile. Ma da qualche parte, tra le pieghe dell’universo, è stato intercettato dalle aragoste spaziali, civilizzazione millenaria e superiore (come ben sanno tutti i lettori che tengono in bagno una collezione completa di Focus Junior). Ed è stato proprio quell’eco crostaceo a darmi l’ispirazione: ho tagliato dal libro tutte le parti superate dalle minchiate del trio delle meraviglie, tenendo solo quelle che vi avrebbero fatto venire i brividi di piacere.

No, dai, scherzo. Blaire White non fa sogni bagnati. E se li fa, non usa un albero di natale per quelle cose. No.


Comunque, e' un libro Geek. Ci ho messo Marilyn Manson, Fight Club, la Bomba, transumanze di mammuth, virus sterminatori, la figlia di Sarah Palin, una specie di reattore nucleare costruito con tecnologie steampunk (e funzionerebbe, alcuni lo definirebbero "“ADS rudimentale con moderazione in acqua pesante”., altri lo definirebbero "reattore subcritico pulsato" ) Esistono e funzionano, quindi e' un fatto. E si puo' fare anche con tecnologie vittoriane, quindi steampunk, a patto di non aspettarsi chissa' quale efficienza. E altre cose.

Il problema di chi fa un sequel, o un prequel, e' di non svelare troppo. Avete presente quando arriva il figlio di Herbert (quello di Dune, si), scrive il prequel, e improvvisamente scopriamo che le terribili, infide, spaventose streghe/suore del Bene Gesserit quando aspettano una figlia arredano la stanza usando il Feng Shui? Ecco, me le ha uccise in un secondo.

Perche' la lettura di un libro e', in un certo senso, magica. Vi fionda in mondo che non c'e', sospende la vostra incredulita', eccetera. Per fare magia occorre mistero. E il mistero va mantenuto. Mai svelare tutto.

Negli ultimi anni, invece, esiste una corrente del cinema americano dove tutto va svelato. E quindi sappiamo che Gandalf non e' un lavoratore dipendente, ma un contractor, sappiamo che Sauron ha trenta giorni di ferie ogni anno, sappiamo che gli elfi non amano la nutella, e tutti questi dettagli che potevano rimanere nel mistero e accrescere la sensazione di magia, spengono completamente la fiamma, diventa come andare ad Abbiategrasso per prendere la metro per Mordor. Uno non ci va, semplicemente a piedi, a Mordor.

Io invece no. Ho cercato di spiegare cosa succede in ANNO XIII, ma senza diminuire il mistero, perche' anno XIX e' sia un seguel che un prequel, ma alla fine vi chiederete ancora piu' cose.


Uno dei protagonisti veri di ANNO XIX, villici, non è Draco che fa questo e quello, né la Nobile Cassandra che spacca Qli come se fosse iscritta in palestra da mille anni. No, è proprio il mondo che ho costruito. Dai vostri commenti si capisce benissimo: vi ha stimolato quel contesto, quella geografia mutata, quelle regole strane e spietate che fanno da sfondo alla storia. In pratica, il mondo stesso è un personaggio.

Tranquilli, Draco avrà molto più spazio nel prossimo libro — ve lo giuro sulla prima edizione tascabile di Neuromante. E la Nobile Cassandra? Beh, la conoscete già: è una workaholic con quattro braccia, capace di passare dalla guerra alla burocrazia senza nemmeno cambiare espressione. Una che farebbe paura persino a Elon Musk, se solo lui leggesse libri che non ha scritto lui.

E poi c’è l’Eptarcato. Quel mondo verrà approfondito, scavato, messo sotto la lente… ma non vi illudete, villici: non vi sarà chiaro tutto. Mai. Perché il mistero è parte integrante della faccenda. E quando penserete di aver capito, vi accorgerete che in realtà vi ho solo dato altre domande.


Ah, sì. Il famigerato paginone di Playboy.
Ho notato nei vostri commenti, villici, un certo… come dire… “feticismo” nei confronti della figura — devo ammetterlo — IMMENSA della Nobile Cassandra. Un feticismo che, insomma, sarebbe pure imbarazzante… se non foste voi.

Ma io non vi giudico. Non sono il gatto che vi fissa - e lui vi giudica, eccome - seduto sul como', mentre fate le cose zozze sul letto.

Così ho deciso: dentro ANNO XIX troverete davvero il paginone con Cassandra. Proprio così. Grazie ai prodigi del Doktor Avalanche, la mia intelligenza artificiale personale (che per voi villici è un po’ come avere un alchimista in cantina), sono riuscito a ottenere un’immagine di lei praticamente identica a come la immagino.

E non è stato facile, eh. Nessuna AI ha un training set con donne a quattro braccia — o quasi. Ho dovuto scrivere un prompt chilometrico, roba che sembrava una tesi di ingegneria quantistica, ma alla fine ci sono riuscito. E così ho inaugurato un nuovo genere: la fantascienza col paginone centrale.

Ovviamente Cassandra non è nuda, né in bikini. Stiamo parlando della Nobile Cassandra, non di una Pamela Anderson qualsiasi! È ritratta in doverosa uniforme della Legio Insidiosa. E io so benissimo che a voi, villici, le uniformi piacciono.

Ma non vi giudico.


Lo so, villici, vi state già lamentando: “Ma non c’è la versione cartacea?”
Eh no, purtroppo non esiste. E non per un vezzo da autore digitale, ma per un problema molto pratico: ANNO XIX è lungo 868 pagine (seicento e rotte sul kindle, dice Amazon, e grazia e graziella). Non sto scherzando. Mi divertivo talmente tanto a scriverlo che a un certo punto ho perso la misura, e il manoscritto è diventato un kaiju editoriale.

Amazon, con la sua proverbiale elasticità, ha un limite massimo di 826 pagine per il cartaceo. Lulu, appena ha visto il file, ha fatto una risata che ancora riecheggia nei server. Quindi, no: non posso farlo stampare. Non è che non voglio, è che le macchine da stampa sono pigre, fifone e con la schiena fragile.

Qualcuno di voi penserà: “E se lo rompessi in due volumi?” Certo, si potrebbe. Ma poi dovreste pagare due volte il costo fisso di stampa, e onestamente non mi piace farvi questo dispetto economico. Preferisco un libro troppo lungo piuttosto che due mutilati.

Se proprio lo volete, beh… ditelo.

Ma sappiate che arricchite uomini malvagy che sono già ricchi abbastanza.


Dove lo trovate?

Qui (Amazon):

ANNO XIX: L’anno della Bomba. eBook : Fanelli, Uriel: Amazon.it: Kindle Store
ANNO XIX: L’anno della Bomba. eBook : Fanelli, Uriel: Amazon.it: Kindle Store

E qui:

ANNO XIX
Diciannove anni dopo l’inizio della mutazione, il mondo non è più quello che conosciamo. La foresta cambriana e i suoi esseri hanno preso il sopravvento, mentre l’Eptarcato si erge come nuovo ordine, fragile e potente insieme. Ma quando la bomba cade, tutto cambia di nuovo: gli equilibri politici, la diaspora dei sopravvissuti, le città mutanti che crescono tra rovine e miti. Tra battaglie contro cannibali, missioni disperate, città costruite come frattali e misteri che non si lasciano svelare, si intrecciano le vite di Cassandra, Draco, Kata e dei Nobili che guidano il destino dei Cambriani. È un mondo dove la scienza è stata autoprodotta, dove le donne sono il novantasei per cento della popolazione, e dove il futuro è un campo di forze instabili, pronto a ribaltarsi da un istante all’altro. Un romanzo “geek” e visionario, che unisce mammut transumanti, nucleare steampunk e mitologia mutante in una narrazione epica e ironica. ANNO XIX è l’anno della bomba, ma anche l’anno in cui ogni certezza esplode — lasciando solo domande più grandi.

Spero vi piaccia.