L'impero romagnolo annuncia il missile che va a prosciutto.

L'impero romagnolo annuncia il missile che va a prosciutto.
Il famoso camper d'assalto dell'esercito olandese.

L’uso della fantascienza militare come strumento di soft power è una pratica antichissima. Già Annibale, ad esempio, sfilava con i suoi elefanti da guerra — benché nessuna nave dell’epoca fosse realmente in grado di trasportarne uno adulto senza trasformarsi in un relitto. Poi vennero gli specchi ustori di Archimede, mai costruiti per mancanza di tecnologie adeguate, e infine una lunga serie di wunderwaffe ante litteram: tutte accomunate da un tratto distintivo.
Erano armi progettate per alimentare propaganda, non per servire a qualcosa.

Armi con specifiche tecniche che non servono a nessuno, e che comunque farebbero peggio di qualunque altra arma già esistente.

Le wunderwaffe vivono del loro terrore immaginario: hanno caratteristiche così terribbbili — come direbbe un colonnello in TV — da far sbiancare le famiglie davanti allo schermo e zittire i bambini per il timore atomico. Prendiamo, ad esempio, il famigerato missile a Casalinga di Cosenza.
Quando colpisce una città, non distrugge nulla: semplicemente, mette tutto in ordine.


Le strade diventano pulite scivolose per la cera, le uniformi piegate, le finestre lucidate.

I militari nemici passano ore a cercare dove diavolo siano finiti i proiettili, che fine abbiano fatto le ruote delle jeep, e soprattutto perché — tra tutte le maledette priorità del fronte — qualcuno abbia deciso di stirare i corpetti antischeggia.

Quando finalmente riprendono il controllo della situazione, è troppo tardi: sono già stati invasi, e con l’argenteria disposta per colore.

Sulla carta, un’idea geniale.

Nella realtà, un disastro comico.



E qui arriviamo alla vera specialità russa: le wunderwaffe con la Sindrome di Giulietto Chiesa. Non basta che non funzionino: devono anche credere di far parte da una tecnologia diversa, quasi fosse aliena, all'epoca "sovietica", temutissime da un Occidente terrorizzato dalla genialità del progetto.

Del resto, parliamo della nazione che — appena si trovò a dover costruire carri armati (i russi avevano scoperto la loro esistenza durante la Prima Guerra Mondiale) — sfornò questo capolavoro di ingegneria:

Zar (carro armato) - Wikipedia

Sulla carta, le specifiche erano perfette. Con quelle ruote anteriori gigantesche avrebbe dovuto superare qualsiasi ostacolo; la torretta, posta così in alto, prometteva di colpire il nemico da distanza siderale; la blindatura pareva impenetrabile e gli elementi vitali — motore ed equipaggio — teoricamente protetti e al sicuro.

Durante la dimostrazione, però, le piccole ruotine posteriori sprofondarono nel terreno. Non ci fu modo di tirar fuori la macchina. Non poteva , cioe', uscire dalla strada asfaltata.

Le specifiche c’erano — sia chiaro, erano state rispettate alla lettera — il guaio è che quella roba non risolveva affatto i problemi che un vero carro risolve molto meglio.


Era come il famoso corpo di paracadutisti della SIAE, che ti controllano il biglietto del cinema quando meno te l’aspetti, piombando giù dal soffitto del multisala. O come la nave da sbarco dei vigili urbani, pronta a sanzionare i topless troppo esigenti sulle spiagge di Rimini.


Lo stesso spirito d’invenzione che porta certi generali russi a pensare che, se una cosa non funziona, basta aggiungerle un missile sopra e dichiararla “rivoluzionaria”.

In un certo senso, il carro con le ruote da mulino era già un’anticipazione della moderna wunderwaffe russa: un oggetto che rispetta tutti i requisiti, tranne quelli utili. E lo fa mediante delle specifiche improbabili. Funziona perfettamente sulla carta, soprattutto se la carta è di propaganda.

Certo, anche Hitler aveva fatto disegnare armi improbabili per l'epoca, se non fosse che la Germania aveva almeno ottimi ingegneri, per cui quelle poche che furono realizzate piu' tardi avevano senso. Chiamatemi quando vedete sui campi da battaglia un Terminator. Poi avete chiuso gli occhi dieci minuti. E poi quando li riaprite non e' un ammasso di metallo contorto.

Il famoso terminator. Concetto fallito, anche perche' in Ukraina, nessun soldato si chiama Sarah Connor.

E vorrei capire a cosa servano i portelli anteriori, di cui uno e' mostrato aperto, se non c'e' equipaggio.


Ma dicevo, la storia recente della russia e' piena di annunci di armi stroboscopiche, inarrestabili, assolutamente pazzesche, vittoria sicura, evviva il popolo e la liberta'. La la. La la. La la.

T-14 Armata (main battle tank “di nuova generazione”)

  • Annunciato: 2015, grande parata sulla Piazza Rossa.
  • Promessa: torretta completamente automatizzata, equipaggio in capsula blindata, sensori 360°, cannone da 125 mm “invincibile”.
  • Realtà: prodotto in quantità ridicole (una cinquantina di unità), mai visto in azione reale; enormi problemi di affidabilità, costi e produzione.
  • Status: Un prototipo politico.
  • Commento: un T-90 modernizzato costa meno, funziona, e infatti è quello usato in guerra. Il T-14 è un carro da salone dell’auto. Non si sono mai visti al fronte ukraino. Gli sono stati preferiti carri armati degli anni '60.

BMPT “Terminator” (tank di supporto robotizzato)

  • Annunciato: primi anni 2000, mostrato in Siria nel 2017.
  • Promessa: “carro anti-fanteria” con doppio cannone da 30 mm, basato sullo chassis del T-14, lanciatori missili, protezione pesante, ma solo nella zona dell'equipaggio, . Che non c'e'.(forse? Ma no, c'e'.)
  • Realtà: versione del telaio T-72 con torretta Frankenstein; il concetto non risolve nulla che non possa fare un IFV moderno o un UAV. Peraltro l'equipaggio ce l'ha eccome. Un Centauro e' piu' economico e piu' veloce.
  • Status: famoso per resistere circa dieci minuti sul campo di battaglia in Ukraina, torretta troppo sensibile ai fumogeni e persino alle normali molotov, in pratica un'esercitazione di tiro per la fanteria nemica. Il carro kleenex.
  • Commento: sembra progettato per i film, non per la guerra.

Su-57 “Felon” (caccia stealth di 5ª generazione)

  • Annunciato: 2010, presentato come rivale dell’F-22/F-35.
  • Promessa: stealth, supercruise, avionica avanzata.
  • Realtà: prodotti forse 15–20 esemplari, solo alcuni realmente operativi; motori non di 5ª gen, radar datato, stealth parziale. In pratica manda una raccomandata al nemico per avvisarlo che attacca. Stealth con la ricevuta di ritorno.
  • Status: Prodotto reale ma incompiuto, con "qualche problema di mercato".
  • Commento: un Su-35 con sopra vernice opaca e budget da propaganda. Il caccia preferito della Guarda di Finanza di Rostov.

S-500 “Prometey” (sistema SAM/ABM “anti-tutto”)

  • Annunciato: 2010s, “potrà abbattere satelliti e ICBM”.
  • Realtà: esiste e funziona come evoluzione dell’S-400, nel senso che ha un budget evoluto. Mai visto in funzione , mai deployato seriamente, e anche io ho un fratello piu' grande con delle braccia cosi', since 1976.
  • Status: Dichiaratamente operativo in piccole quantità, ma nessuno se ne e' accorto. Nessun problema ad avere un progetto militare segreto, ma se sei in guerra , il nemico dovrebbe accorgersi che ce l'hai, almeno la domenica.

Poseidon / Status-6 (drone sottomarino nucleare “fine del mondo”)

  • Annunciato: 2018 (e trapelato nel 2015 da “documento segreto” mostrato in TV, dimostrando che merda siano le CGI in Russia).
  • Promessa: drone autonomo con testata da 100 Mt capace di creare tsunami radioattivo. (Solo che non ci sono prove che una testata simile possa causare uno tsunami, e visti i volumi d'acqua la radioattivita' sarebbe limitatissima).
  • Realtà: concept assurdo, test limitati, probabilmente solo piattaforma sperimentale. Anche i militari russi hanno bisogno di farsi una risata ogni tanto.
  • Status: temuto quanto un siluro che impiega 60 giorni a colpire il bersaglio, di fatto un minisottomarino che naviga vicino alla superficie, quindi facilmente individuabile da qualsiasi aereo di pattuglia , come succedeva ai sommergibili della II guerra mondiale, rumoroso come una locomotiva con l'asma e relativamente semplice da catturare.

Okhotnik-B “Hunter” (drone stealth pesante)

  • Annunciato: 2019.
  • Promessa: UAV stealth, simile all’americano X-47B.
  • Realtà: un solo prototipo volante, parziale autonomia, dipende ancora da pilotaggio remoto diretto.
  • Status: prototipo in test, nessuna produzione, costi assurdi. Superato dai droni moderni in ogni sua caratteristica. Progetto abbandonato, quando fai ridere fai ridere.

Laser “Peresvet”

  • Annunciato: 2018.
  • Realtà: probabilmente un laser di accecamento ottico o anti-drone, non “anti-satellite”. Nessuna evidenza di potenza superiore a 100 kW.
  • Status: una lampada da salotto , diciamo, estrema. Le specifiche le ha scritte batman, per proiettare un pipistrello nel cielo. Gotham City e' terrorizzata. Aspettiamo tutti l'opinione di Catwoman.

“Kinžal” e “Zircon” (missili ipersonici)

  • Kinžal: missile balistico aria-lanciato, esistente perche' entrambi sono vecchi "euromissili" degli anni 80, riverniciati e migliorati usando specificatamente delle tecnologie occidentali.
  • Zircon: missile da crociera supersonico (Mach 8?), in test; utile ma non “fine dei radar”. 250 metri di strabiliante precisione, precisione grazie alla quale gli americani NON avrebbero potuto vincere contro l' IRAQ nel 1991.
  • Status: un missile da crociera. Con un margine di errore di 250 metri. Duecento. Cinquanta. Metri. Nel 2025. Pero' e' veloce, eh. Certo, non e' possibile fermarlo. Ma tanto il rischio che mi colpisca e' lo stesso di un incidente d'auto, ha senso soltanto se e' nucleare.

Che cos'hanno in comune queste "armi", oltre alla propaganda e ai tanti nostalgici di Giulietto Chiesa che ci credono?

  1. Riciclo di concetti antichi – idee nate in URSS o in USA tra anni ’50–’80, ripresentate con nomi nuovi.
  2. Presentazione propagandistica – grandi video 3D (con CGI di merda) , parole tipo “invincibile”, “anti-NATO”, “fine del mondo”.
  3. Prototipi unici o in quantità da museo, non vere linee di produzione.
  4. Utilità militare marginale – costi altissimi, logistica ingestibile, zero interoperabilità reale.
  5. Approvati da Batman in persona.

Andiamo all'ultima boiata. Il "missile a propulsione nucleare".

Burevestnik (missile nucleare a propulsione atomica)

  • Annunciato: 2018. Poi fallito. Poi riannunciato nel 2025.
  • Realtà: prototipo pericoloso, test falliti e incidente radiologico nel 2019; inaffidabile e inutile militarmente.
  • Status: dopo la Pizza del Pentagono che secondo i cuginetti di Giulietto Chiesa ti spiega quanto lavorano, probabilmente e' la Birra alla spina del NORAD.

Non c'e' alcun bisogno di alcuna delle specifiche del missile. Puo' viaggiare per tre giorni, nei quali il nemico massacra il tuo paese a furia di testate che impiegano dieci minuti scarsi ad arrivare. Ha una gittata illimitata, con la quale puoi colpire Marte, ma diciamolo, i mimimmi non ti hanno fatto niente e il nemico e' decisamente altrove. I missili attuali colpiscono gia' il bersaglio.

In pratica, il camper corazzato d'assalto. Il FAMOSO camper corazzato d'assalto.

Dopo il PanzerKampfWagen (veicolo pesante da guerra), qui si parla di "SchwergepanzertesFreizeitkampfwohnmobilmitTarnzeltanlageundGrillvorrichtung" . SFKWmTAuGV-23/B , per chi ama gli acronimi.

Traduzione del burocratese:

  • SSchwergepanzertes (pesantemente corazzato)
  • FFreizeit (tempo libero)
  • KKampf (combattimento)
  • WWohnmobil (camper)
  • mTAmit Tarnzeltanlage (con sistema di tenda mimetica)
  • uGVund Grillvorrichtung (e dispositivo per grigliare)
  • -23/B – versione del 2023, variante “Biergarten”

Che dire di questa nuova troiata russa?

Innanzitutto, un missile viene rilevato alla partenza dai satelliti, e anche questo missile non fa differenza. Quali problemi avrebbe risolto? Ehm... boh. Boh, nel senso che quando parte lo sanno tutti, e quindi... boh. Ma attenzione, perche' sicuramente non e' a propulsione atomica quando parte. Altrimenti ti conveniva puntare le atomiche , che possiedi gia', sul tuo territorio. E i russi sanno gia' fare Chernobyl, non si capisce perche' ricostruire la ruota. Quindi, per evitare 6000 chegnobyl quando lanci le testate, quando parte NON e' nucleare.

Ma se sei un giornalista alla Giulietto Chiesa vai anche alla presentazione: innanzitutto per il caviale, e poi per le troie. Immagino che Burevestnik significhi proprio "missile a caviale-troie". Consiglio: se vuoi che un'arma terrorizzi il nemico ,dagli un nome che la gente possa almeno leggere facilmente, e pronunciare.

  • Generale: hanno lanciato un burev... un busreg ... un busgatni... una roba... quella.
  • Che cosa? Cos'e' una "roba quella"?
  • Hanno lanciato un bursum... uno stnikbur ... un burs...
  • Si puo' sapere che cazzo hanno lanciato?
  • Glielo scrivo per raccomandata, tanto arriva fra tre giorni, la posta fa prima.
  • Raccomandata, mi raccomando.
  • Signore, si, signore!

Ed effettivamente, la specifica "puo' volare per tre giorni" e' una di quelle cose che ricordano la famosa Ferrari a Metano: corre la meta', costa il doppio, ma fai il pieno con due lire.

Una guerra nucleare si gioca in pochi minuti. In tre giorni e' finita da tempo. La studiano sui libri di storia. E' come arrivare alla festa di compleanno di qualcuno e trovare una famiglia seduta a fare colazione, e riconoscere qualche avanzo di pizzetta nella ciotola del cane. Ok. Grande tempismo.

Cos'hanno fatto, in realta'? Un glider che usa espansione termica (spero non il metano per la Ferrari a Metano, che ci tengo) ed e' alimentato da un RTG durante il volo orbitale. I russi hanno riempito di RTG in disuso il proprio territorio, e quindi il concetto gli piace. Anche se capita ancora spesso che qualcuno ci rimanga secco perche' oggi sono abbandonati.

Un RTG abbandonato , in pratica il disastro di Chernobyl usato come riscaldamento domestico, nelle campagne russe.Ce ne sono migliaia, abbandonati. Se ne vedete uno, fuggite, stolti. State gia' morendo. E il finale non sara' divertente.
Radioisotope thermoelectric generator - Wikipedia

Questo consente alle testate di rimanere, e manovrare, in orbita. Anche per tre giorni, cosa prima impossibile per mancanza di energia.

Quindi i vostri missili piomberanno sulle lezioni di scuola di qualche liceo, dove si sta spiegando che si, circa tre giorni fa il "Deserto di Russia" (cosi' rinominato da Trump, ovviamente) era abitato, da bizzarri nani alcoolizzati , per quanto incredibile sembri. Parlo di Medvedev, che non e' famoso per la sua altezza.

E ne parlo perche' il responsabile di queste troiate e' proprio lui. Lupus in fabula. Troia in porno. O se preferite, Deputy Chairman del Security Council of the Russian Federation. Che ai russi piace farlo strano. Insomma, LVI:

Il pirla in mezzo, insomma.Faccio notare l'uniforme pirla, giacca dello stesso colore, camicia dello stesso colore, cravatta dello stesso colore, solo che Berlusconi compra da Marinella. Anche le facce sono abbinate. E' l'era dell'armocromista, darling.

Un tizio cosi' alcoolizzato che ha bisogno di Berlusconi e Sarcozy per sembrare un politico stare in piedi. E siccome nessuno dei due era altissimo, ecco perche' l'ho chiamato "puffo nucleare". Una minaccia "credibile".


Conoscete la barzelletta del tizio che entra in un dipartimento di statistica e chiede un'arma invincibile e inarrestabile? No? Ovvio, non l'ho ancora raccontata.

Comunque, un tizio basso e ubriaco circondato da altri due tizi di questionabile statura entra al dipartimento di Statistica e chiede a loro di progettare un'arma che:

  • colpisca in maniera imprevedibile
  • non ci siano difese note, o il modo di evitarla.
  • uccida sempre e comunque.
  • Fire and forget.
  • E' trasportabile, e facile da usare.

Dopo qualche giorno, il dipartimento propone loro il CTMRT-89. L'arma e' semplicissima. Tu gridi "Cittammuert! " in direzione di qualcuno, e dopo 89 anni il tuo nemico muore. Ed e' praticamente impossibile sapere, al momento del lancio , come morira' il nemico. E non serve piu' fare nulla, e' fire and forget: voi la usate, e non dovete fare altro. In 89 anni, il vostro avversario morira' di sicuro. Lo dicono le statistiche. E sinora non c'e' modo di fermarla.

Sul piano matematico, il Dipartimento di Statistica ha ragione da vendere. L'arma in questione soddisfa tutte le specifiche. Coi dati, e' dimostrabile matematicamente che il CTMRT-89 e' una delle armi piu' micidiali di sempre. No way. E i test, appena finiscono, lo confermeranno.

L'unico problema e' che non serve ad un cazzo di niente.

E questo è LO STESSO “problema” che si intuisce in un missile nucleare che resta in cielo tre giorni. Che cazzo di specifica è? La lavastoviglie del camper d’assalto? Sappiamo benissimo che, dieci minuti dopo il lancio, non ci siete più: il vostro paese è stato annientato dalla reazione del nemico, che ha visto partire i vostri missili. Potevate anche puntarla su voi stessi, tanto che c’eravate: quando arrivano i vostri, i missili nemici ormai li avete in casa. Se volevate distruggerli, era lì che dovevate mirare.

In ogni caso, il CTMRT-89 e' assolutamente conforme alle specifiche iniziali. Anzi, esiste anche la sua evoluzione, il tremendo CTSTRMLMRT-90 , che vi lascio a casa l'esercizio di cosa dovreste gridare. Il sistema (TRAMN-21 e' roba da dilettanti, in confronto.)

Morale della storia: le specifiche tecniche sono un gioco pericoloso. Potete anche usarle per propaganda, ma poi arriva il campo di battaglia.

Cittammuert!


Anche l’Impero Romagnolo possiede armi strabilianti.
Il suo Imperatore, Ivo Balboni Secondo — che, vale la pena ricordarlo, è il legittimo proprietario di Internet (e se non ci credete, vi mostra il rogito) — ne va estremamente fiero.
E “Secondo” non è un numero ordinale: è parte del nome.

Solo per fare un esempio, tra le loro tante armi ci sono:

  • la mitragliatrice a tortellini, che rende obesi i soldati nemici;
  • l’aereo invisibile Piadina-21 — ne mangi ventuno di fila e sei spacciato;
  • l’incrociatore assoluto, inevitabile e inesorabile “SSOCMEL”;
  • il Raggio lambruschizzante TAVERNEL-44, capace di devastare intere città (roba che lo SPRITZ-12 je spiccia casa);
  • il missile antiaereo ZANZ-33, praticamente infallibile il sabato sera.
    E poi: dopo il missile montato a spalla, il missile… montato a palle.

L' Impero Romagnolo e' tornato, ragassuoli.

E non si scherza.


Oppure dovreste smetterla di ascoltare i giornalisti alla Giulietto Chiesa, e mi riferisco anche ai relativi nipotini.

Ogni riferimento al Di Feo e' puramente casuale.

Ma dopo tre giorni.