Sulla famosa astensione.

Sto riscrivendo questo post perche' ho avuto un problema di sincronizzazione, e quindi l'ho perso cambiando computer. Succede, quando a Düsseldorf c'e' il carnevale. Comunque, il punto e' che leggendo di politica su giornali italiani mi viene chiara una cosa: nessuno capisce che la bassa affluenza, o l'astensionismo, non sono semplicemente dei problemi filosofici o politici, ma sono dei problemi ESTREMAMENTE pratici.
Posso descrivere la praticita' del problema con un esempio (anche se non vorrei discutere l'esempio ma il concetto). Allora, abbiamo una mensa aziendale. C'e' un menu' di pesce (detto di destra perche' e' appeso a destra nella bacheca) e uno di carne, detto di sinistra perche' (e solo perche') e' appeso a sinistra.
Ovviamente le ordinazioni si dividono in due: quelli che amano il pesce e quelli che amano la carne. L'unica alternativa per gli impiegati, per motivi logistici, e' il digiuno.
Sin qui, tutto bene.
Ma un giorno il proprietario decide di guadagnare di piu' e peggiora la qualita' del pesce. Chi ama il pesce o detesta la carne continua, ma qualcuno cambiera' scelta: mangera' "il meno peggio". Vedendo che funziona, dopo un anno il proprietario peggiore un pochino la carne. L'equilibrio si muove di nuovo, a seconda dell'opinione su carne e pesce dei due gruppi.
Il proprietario ripete la cosa anno dopo anno, finche' in mensa non si arriva a scegliere tra "filetto tossico di pesce merdo" e "carcassa putrefatta in salsa maleodorante". Chiaramente rimaranno a mangiare solo due gruppi di fanatici del cibo, che mangeranno comunque la carne o il pesce, e tutti gli altri se ne staranno a digiuno.
Poi magari ci saranno anche momenti speciali dove tutti stanno insieme come in un governo menu tecnico, o in un governo menu di responsabilita', tipo il giorno della "pajella de mierda".
Ma alla fine il danno e' fatto, perche' quasi tutti o (molti) preferiscono digiunare.
Qual'e' il problema pratico? Il punto e' che la mensa in questione ha un monopolio, perche' o mangi o digiuni, quindi ha POTERE. Ma non avendo consenso, se a questo punto decidesse di "governare", cioe' di togliere il sale dalla dieta degli impiegati, la sua decisione impatterebbe solo i pochi fanatici che ancora vanno a mangiare.
Cosa vuol dire?
Vuol dire che per governare non basta salire al POTERE. Per governare occorre CONSENSO, oppure le tue leggi rimarranno lettera morta. E questo e' un problema PRATICO.
Andiamo a vedere cos'e' successo con dei numeri. La percentuale di votanti sul totale e' del 63,79%. Questo significa che, specialmente nel proporzionale, dobbiamo moltiplicare per 0.63 la percentuale di consenso.

Facciamolo con le percentuali vere.

Il maggioritario ci dice che Fratelli d'Italia sta al 43%, il che significa che sono piu' distribuiti su tutto il territorio. Moltiplicato per 0.67 farebbe circa il 27%, ma col maggioritario la distribuzione pesa piu' del numero.
Il proporzionale, quello che usiamo per dire che l'"italia e' di destra", perche' un voto vale uno, ci dice questo:
- FdI ha il 17% delle preferenze.
- Il governo attuale ha il 28% delle preferenze.
C'e' un gigantesco GAP tra l'attribuzione dei parlamentari e la societa' reale, cioe' il popolo. Con un 63% di affluenza, nessuna maggioranza e' davvero una maggioranza, o uno spaccato del paese.
In che modo questo diventa un problema pratico?
Supponiamo che Giorgia Law&Order Meloni decida che , anche se hai i lampeggianti, non puoi parcheggiare in doppia fila. Se anche Tutta FdI concordasse, e se anche tutta la maggioranza concordasse, parliamo di un consenso che va dal 17% al 28% della popolazione.
Secondo voi, quale sindaco si fara' detestare da TUTTA la popolazione, per accontentare una minoranza che va dal 17% al 28%? Ve lo dico io: nessuno. Cosi' come il governo voleva il rigassificatore a Piombino, ma un sindaco dello stesso partito della maggioranza ha fatto di tutto per fermarlo.
Se avete potere senza consenso, potete scrivere tutte le leggi che volete, ma rimarranno lettera morta. Per governare non basta il potere: e' necessario anche il CONSENSO.
Altrimenti, le leggi che scrivi rimangono lettera morta. Con una sola eccezione: le leggi che descrivono cosa NON si deve fare. Se per esempio il governo taglia i fondi al Reddito di Cittadinanza, funzionera' benissimo. Se taglia il contributo al 110%, funzionera' perche' per NON fare qualcosa non serve il consenso di tutti.
Questo e' il problema pratico di chi subisce un forte astensionismo.
Adesso arriveranno quelli che comprano i sex toys dalla polizia e dicono che "minchiate, se fai una legge poi succede perche' la polizia la fara' rispettare! Polizia! Forza! Legge! Ordine!". In pratica, credete nelle leggi imposte manu militari.
Vi comportate, quindi , come una forza di occupazione che, incurante del consenso della popolazione (tranne alcuni collaborazionisti), cerca di imporre le regole con la forza militare.
Onestamente, non sembra una buona ricetta. O siete un paese invasore dittatoriale, che se ne sbatte dei diritti umani, e fucila la gente per le strade (per poi venire cacciati dai partigiani locali, come succede SEMPRE), oppure avete potere MA NON TROPPO, e scoprite che le autorita' locali NON cooperano.
Ho fatto l'esempio del rigassificatore di Piombino, ma potrei fare quello del Rave Party: se escludiamo eventi internazionali, abbiamo riunioni piccole che coinvolgono principalmente giovani del luogo. La legge attuale sta chiedendo ad un sindaco , forte di un consenso che va dal 17% al 28% (massimo), di mettersi contro 2/300 mamme incazzate per avviare un procedimento giudiziario che terminera' senza condanne sia per la tenuita' del fatto che per le attenuanti applicate su persone giovani e quasi sempre incensurate.
Nessun sindaco di nessun piccolo centro fara' MAI una cosa del genere. I vigili urbani non risponderanno al telefono e il sindaco usera' la sua influenza sulla caserma dei CC del posto, in modo da far "sfuggire" il rave. Una festa di compleanno, insomma.
Quella legge NASCE come lettera morta, nella misura in cui non ha consenso, perche' nessun italiano vuole vedere in galera il figlio o il nipote per aver ballato. Forse vogliono vedere in galera figli e nipoti di qualcun altro, ma non oltre.
Morale: l'astensionismo NON e' un problema astratto. E' un problema PRATICO. Non basta scrivere una cosa su un pezzo di carta perche' succeda. Occorre consenso, SIA tra la popolazione, SIA nella pubblica amministrazione.
Per procurarsi tale consenso esistono molti metodi noti. Non sto dicendo nulla di nuovo, lo diceva Dracon(t)e , lo disse Marco Aurelio, lo disse Machiavelli , e fuori dal nostro modo anche Confucio.
Per governare occorre il consenso, non basta il potere.
Se avete potere ma non consenso, tutte le leggi che scriverete rimarranno lettera morta. Pensate che con MOLTO potere le cose cambino? Bene: l'impero ottomano ha invaso sia Albania che Grecia. Uno dei due e' diventato un paese islamico, l'altro no.
Mehmet "il macellaio" di potere ne aveva tanto, ve lo assicuro. Ma in Grecia vedrete le chiese ortodosse. E tutto quello che voleva islamizzare Mehmet, e' rimasto lettera morta.
Il consenso DOMINA il POTERE, e lo fa in senso PRATICO, perche' senza il consenso il potere non scrive leggi, scrive storielle che rimangono lettera morta.
Questo governo italiano non combinera' un cazzo, perche' anche se ha potere, non ha abbastanza consenso da poter FARE cose significative.
Sara' il governo delle minchiatine irrilevanti: i rave, il gender, e blablabla.