Il passo piu' lungo.

Non ho voglia di parlare ancora di energia nucleare, ma di come si dimentichi (ed e' successo anche a Cernobbio) che l'esistenza di paesi industriali confinanti fa si' che non si dovrebbe discutere di industria senza considerare quello che fanno gli altri. E quello che intende fare la Germania per uscire dalla crisi del GAS e ANCHE dalle fonti fossili e' chiaro. Solo che i giornali italiani non lo dicono.
Entro fine di quest'anno la Germania si dotera' di tre gassificatori per il metano, che vanno solo a metano. Ma ne sono in cantiere cinque, e se n'e' aggiunto un sesto, per la fine dell'anno prossimo.
Il problema e' che gli altri due gestiscono SIA metano che idrogeno (in mix), e il sesto puo' anche lavorare solo con l'idrogeno.
Questa cosa dovrebbe alzare qualche sospetto: e' in corso qualche manovra segreta del governo tedesco? Niente affatto: la visione e' assolutamente chiara: wasserstoff, ovvero idrogeno.
Esiste quindi una strategia segreta? Una mossa astuta che coglie tutti di sorpresa? No.
E' tutto pubblico:
https://www.bundesregierung.de/breg-de/themen/klimaschutz/wasserstoff-technologie-1732248
BAstava leggerlo: la visione del governo tedesco e' di sostituire le fonti attuali con l'idrogeno.
Che la germania abbia un fetish per l'idrogeno e' ormai noto da anni. Si moltiplicano le ferrovie locali coi treni che vanno ad idrogeno:
E ci sono sussidi per comprare impianti solari che accumulano l'energia sotto forma di idrogeno, per poi restituirla: 14.000 euro su 35.000 di costo totale.
Che la Germania stia vedendo come via di uscita l'idrogeno, motivo per il quale non intendono comunque investire in nuovo nucleare, qualcuno poteva anche sospettarlo.
Se poi il governo lo mette anche sul suo sito, si poteva semplicemente leggere.
Leggendo , si poteva capire come mai Scholz si sia recato in Canada, la nazione che produce piu' idrogeno al mondo, anziche' andare a chiedere metano in USA.
Leggendo qui e li', cioe', si poteva sospettare che la Germania intenda puntare sull'idrogeno. Ma si poteva anche smettere di sospettare e leggere , perche' il governo tedesco lo dice chiaramente: qui per esempio sta dicendo che nelle scuole tedesche si comincieranno a formare i professionisti dell'idrogeno, visto che e' il futuro della strategia energetica nazionale:
E non era un segreto, visto che anche il ministero per l'ambiente indica l'idrogeno come LA strategia per il rispetto ambientale del futuro:
Sia chiaro, le cose che comunciano con "bund" o quelle che finiscono per "amt" non sono pirla qualsiasi: sono ministeri e/o governo federale.
E quindi, se volete leggere la strategia in dettaglio, dove la trovate? Ma nel segretissimo sito web del ministero dell' Economia tedesco:
Ovviamente, in una pagina dal SEGRETISSIMO nome di "La strategia nazionale sull'idrogeno".
https://www.bmwk.de/Redaktion/DE/Publikationen/Energie/die-nationale-wasserstoffstrategie.html
Incredibile, eh? Chi ci avrebbe mai pensato di trovare queste informazioni segretissime li'?
Gombloddo della germania! Piano segreto!
La stampa italiana poteva accorgersene? Beh, si. La Mastrobuoni vive a Berlino, avra' pur notato che il governo tedesco, da maggio a giugno, ha tenuto una lunga serie di riunioni sulla strategia dell'idrogeno. Di fatto per un mese hanno parlato solo di quello.
A quanto pare no, ma sembra piu' interessante un articolo di un giornale regionale che parla di scoregge. De gustibus.
Ora, se leggete (traducendoli) i siti che ho postato, noterete molti riferimenti alla strategia europea per l'idrogeno. Che esiste, e vi da' un sacco di soldi. Siccome i siti europei esistono anche in italiano, potete usare google da soli, vi aiuto solo col tedesco.
Comunque, la cosa dell'idrogeno non e' una pensata europea, e non e' oltre le capacita' tecnologiche italiane: ENI ha gia' le tecnologie.
https://www.snam.it/it/transizione_energetica/idrogeno/snam_e_idrogeno/
Quindi ricapitolando :
- Esiste una strategia tedesca per sostituire il metano con l'idrogeno, ed utilizzarlo intensivamente.
- Esiste una strategia europea simile in tutto.
- Il vantaggio di una transizione metano -> idrogeno e' che parte delle infrastrutture si mantengono e l'industria chimica non muore. La transizione e' meno drammatica.
- Il secondo vantaggio e' che nel caso di idrogeno "verde" si puo' immagazzinare energia dalle rinnovabili, che non sono continue.
- In Italia si parla di nucleare.
Il quinto punto e' , a questo punto, inspiegabile. Non solo il discorso "idrogeno" e' tenuto letteralmente SEGRETO agli italiani (alzi la mano chi aveva sentito parlare di queste strategie), nonostante sia assolutamente pubblico nel resto d' Europa, ma non se ne parla nemmeno a Cernobbio.
Ora, io capisco Calenda. Doveva attirare l'attenzione e per attirare l'attenzione tiri fuori il nucleare. E' un progetto che causa emozioni forti, quindi finisci sui giornali. Ci sta. Pero', il punto e' che:
- Calenda va in giro a dire che l'energia delle rinnovabili non si conserva, e che e' discontinua, ma non e' vero, si fa con l'idrogeno, ed esiste una strategia Europea a riguardo.
- Calenda va in giro a fare il botto parlando di nucleare, quando esiste una strategia di aumento delle rinnovabili e uso di idrogeno, in modo che la transizione sia meno brutale per le industrie.
E ci starebbe pure, visto che il suo partito aveva bisogno di visibilita'. Ma se ci chiediamo se questo modo di procedere sia anche un bene per l'Italia, allora no.
Ha fatto il clown col nucleare, in nome della serieta'. Ha dimenticato uno dei perni centrali della strategia europea di transizione verso le rinnovabili (rinnovabili + idrogeno verde) recitando la parte del super-europeista. Questa cosa fa bene all'italia? No. Ma Calenda recita la parte del patriota.