Ho Letto l' AI Act, (cosi' non dovrete farlo voi).

Visto che e' stato varato, mi sono preso un paio di orette nel weekend per leggere il famoso regolamento europeo. Se volete farlo anche voi, lo trovate qui: https://artificialintelligenceact.eu , ma onestamente e' una perdita di tempo.
Potrei semplicemente dirvelo in questo modo: una legge fatta in fretta e furia per via del panico causato dalla comparsa di ChatGPT , in realta' la considera del tutto legale, e riguardo alla questione del copyright dice che gli obblighi di pagare tali diritti decadono se si stanno usando le opere per addestrare algoritmi.
E non solo questo: l' AI Act non sembra affatto sanzionare l'esistente, ma solo un ipotetico rischio che succeda qualcosa che sinora e' successo soltanto nei film di fantascienza.
Inoltre, sanziona l' uso della AI in campi nei quali non serve la AI. Per dirne una, la storia del credito sociale. Hanno paura che la AI venga usata per calcolare il credito sociale , ma per farlo e' sufficiente un grosso data base, non serve necessariamente la AI. La Stasi ci riusciva benissimo usando schedari rotanti elettrici, ereditati dalla Gestapo, e ideati da IBM (solo tre modelli, a dire il vero).
Ma andiamo per ordine.
La classificazione delle AI non si basa , innanzitutto, su fatti. Qualcuno ha sognato che la AI venga usata per fare social scoring, e quindi e' cosi'. Nessun esempio di social scoring osservato sinora faceva uso di AI, il dossieraggio bastava e avanzava.
Cosi' abbiamo una categoria , quella dell' "Unacceptable Risk", si fa solo l'esempio del Social Scoring, e poi si rimandano le persone all' Annex. Che ci racconta dell' High Risk, ma non dell' "Unacceptable". La parola non viene neppure menzionata, nell' Annex (provare per credere: https://artificialintelligenceact.eu/annexes/) .
E' menzionato il social scoring, sia in senso statale che in quello aziendale. Ma questo e' sempre esistito, e non e' mai stato fatto usando l'intelligenza artificiale.
Prima di venire al dunque, quindi, vi avviso: tutta la lettura sembra essere incentrata sull'uso della AI per gestire dati, raccogliere dati, produrre dati. Tuttavia, siccome si parla di cosa fare dei dati, quelle parti vanno archiviate alla voce "dati". Quando tutto quello che conosci e' il GDPR, tutto ti sembra un dato.
Ma cio' che spicca in questo regolamento non e' quello che ci troviamo. E' quello che NON ci troviamo.
La prima che che NON trovate in questo regolamento e' una parola sull'uso di AI per farci le armi, in guerra, o gli usi militari.
Per essere una legge fatta per scongiurare che armi superintelligenti sfuggano al controllo, mi sembra che questa mancanza sia interessante. Nessun sistema d'arma o apparato militare viene regolato.
In pratica, non solo e' legale Skynet, ma e' legale costruire un Terminator.

La seconda cosa che NON si trova in questo regolamento e' una mitigazione delle preoccupazioni sui diritti d'autore. Si dice che le AI dovrebbero essere piu' trasparenti (ma non esistono ancora AI comprensibili) e si dice che le AI dovrebbero lasciar trasparire da cosa hanno preso ispirazione (che e' inutile, visto che sono pacchetti di dati troppo grandi e complessi perche' un umano possa farci qualcosa).
La terza cosa che non si trova e' qualsiasi precauzione contro le fake news, l'odio online o la produzione di testi di propaganda, sotto forma di bot.
In definitiva, l' AI act nella sua verbosita' inutile fa tre cose:
- Disciplina l'uso della IA per la raccolta dei dati (es, la biometria tramite visione artificiale).
- Disciplina il trattamento dei dati da parte di IA (per esempio, non si fa profilazione a scopo di social score).
- Disciplina il tipo di dati che la IA puo' produrre (nessuna previsione del crimine, per esempio, o nessuna violazione palese del copyright).
In questo senso, quindi, andrebbe considerato un addendum al GDPR, che disciplina la raccolta, il trattamento e la produzione mediante AI, piu' che un regolamento sulla AI.
Perche' alla fine sono mesi che scassano il cazzo con ChatGPT che estingue il genere umano e tutto quanto, per poi fare una legge che non menziona nemmeno quelle cose.
