Chiedimi come ho fatto a dimagrire

Il titolo e' fieramente provocatorio, ma sapete benissimo cosa stia succedendo: arriva pasqua, si rivedono parenti, si rivedono "amici", e ovviamente tutti scoprono che rispetto a 5 anni fa ho perso circa 27 chili. All'inizio tutti dicono che e' una cosa bella, finche' non dico come ho fatto. E a quel punto, tutti quelli che hanno un'idea sulla dieta e sulla nutrizione dichiarano solennemente che sto mentendo, che la loro religione dietologica e' quella giusta.

Perche' diciamolo, il cibo oggi e' la nuova religione, e di conseguenza e' terreno di conquista di tutti i ciarlatani che desiderano farci sopra due soldi. Ognuno con la sua religione. Compresi quelli che si dicono "scientifici", e che di scientifico non hanno un cazzo.

Oh, so quel che dite. Qui in Germania vi pagano l'80% di un corso completo da un nutrizionista. La mia addirittura e' venuta con me a vedere come facevo la spesa, mi ha insegnato a leggere le etichette, eccetera eccetera. Tutto pagato dalla Krankenkasse. (o meglio l'80%). 

Bene. 

Ho poi confrontato, usando la solita abilita' nel web scraping, le diete scientifiche con quelle tipo neandertal, detox, paleo, no-carb , cheto, vegan , blablabla. E il fatto che ce ne siano cosi' tante e' un bene, perche' e' possibile fare clustering. 

Ma voi direte: con quale criterio? Ho usato due semplici criteri: la dieta in se', e il tipo di industria che produce il particolare cibo. Come industrie ho usato:

  1. Alt-food (integratori, cibo per sportivi, gluten-free, XYZ-free, etico, whatever, cose che trovo in negozi specifici) di cibi "alternativi".
  2. Industriale (cibo conservato che trovo nei supermarket e nella grande distribuzione), roba qualsiasi.
  3. Fashion: neandertal, paleo, detox , whatever hollywood says, cioe' ristoranti. Industria della ristorazione.
  4. Fresco & raw food.

Ho poi passato le diete al mio sistema di clustering preferito (Datameer, di cui dispongo di una licenza per via del lavoro), e ho determinato principalmente, come mi aspettavo, quattro cluster di "esperti".

 

Tipo di esperto/fissazione

Industria che paga l'espertoTasso di minchiate.Esempio
"Scientifico". Fissati coi tre nutrienti principali, che sono in realta' poco rilevanti.Industria del food75%Muh sugar muh insulina, muh calorie, muh mediterranea
"Fashion". Fissati con parole magiche. "Paleo", "detox", cose senza senso.Industria della ristorazione. Serve a differenziare i ristoranti tra loro.80/90%Muh ambiente, muh popolazione cool, muh chilometro zero
"Fitness". Fissati con le proteine, gli integratori, il metabolismo alto, Industria del fitness, palestre, integratori e chimica varia.~100%Muh muscoli, muh se mangi poco il metabolismo si adatta e ingrassi, muh termodinamica aliena
Mia Nonna. Vissuta sino a 101 anni. Mai parlato di dieta, lei usava la parola "fame".Nessuna industria. Mia nonna non e' considerata un'esperto.~0. ( in vita, non sa perche' stia benissimo e non ha un'opinione, quindi non puo' dire cazzate)"Non so di che cazzo stai parlando, mangia quello che hai nel piatto."

Ora, io non sono di quelli che dicono "bisogna fare come il nonno". Spesso i nonni fanno cazzate immani. Le hanno fatte (non saremmo a ricordare Auschwitz o il Vietnam altrimenti) e le faranno ancora. Anche quando saremo nonni noi le faremo. Un giorno rideremo di quanto sarebbe stato facile fermare la guerra in Ukraina.

Allora perche' ho assegnato a mia nonna il titolo di "esperta"?

Semplice.

  1. Ha ottenuto il risultato. Morta a 101 anni, insieme a quelle/i che facevano come lei, due giorni di "letto" in ospedale prima di spegnersi. Il resto della vita, qualita' impressionante. (a parte guerre mondiali che pero' non dipendevano dal suo stile di vita)
  2. Per fare come ha fatto lei occorre essere esperti in una specifica materia, piuttosto complessa. Non sempre e' una competenza accademica, ma di sicuro e' una competenza sistematica. No, non e' dietologia empirica. Non e' nemmeno dietologia. Ma c'e' un sacco di matematica. 

Non ho, a dirla tutta, il nome per definire questo "esperto". In passato e' esistito un tipo di scuola che insegnava questa materia in cui mia nonna andava forte (una delle due), quindi potremmo dire che di due nonne, una che ha fatto la scuola e una no, l'esercizio empirico e quello scientifico corrispondano. 

Ma non e' dietologia.

Lo spiego dopo.


Andiamo al primo tipo di esperti, i nutrizionisti scientifici delle universita'. Conoscono circa, ad occhio e croce, il 5% di quello che succede al cibo del vostro organismo. E sono generoso.  Dico che sono generoso perche' se chiedo ad un esperto di farmacia quali siano gli effetti metabolici dell'aspirina mi parla per tre mesi di fila.

Chiedete a questi esperti quale sia l'effetto metabolico del sale. Del pepe. Dell'olio.  Parleranno sempre tre mesi di fila, emanando un'ondata di espressioni apodittiche , nonche' intellettualmente maleodoranti.

Come mai? Perche' sono accademici. Ogni anno devo riempire scartoffie e scartoffie per ottenere "fondi" , che arrivano sempre meno e sempre piu' raramente. Cosa fanno allora? Un bel pompino all'industria del cibo. E i fondi abbondano.

Oggi come oggi gli accademici sono la categoria piu' corrotta e corruttibile di "esperti". La loro scienza e' CORRETTA, ma quello che pubblicano invece e' una truffa. Esiste una gigantesca discrepanza tra quello che sanno e quello che pubblicano. Mentono sapendo di mentire, pagati da qualche industria per pubblicare studi favorevoli. Tutti. 

 

Minchiate come "se eccedi in zucchero, con tre molecole di zucchero il corpo ci fara' i trigliceridi". Aha. Davvero? No. Lo fara' in alcune specifiche condizioni chimiche , in un equilibrio che potrete raggiungere non solo per via dell'insulina, ma di altre 75 molecole e 27 elementi chimici, tutti essenziali al processo. Toglietene uno e non succede nulla. Si tratta di un processo cosi' delicato da poterlo considerare un'eccezione.

Come dire che se mettete il petrolio al sole non ottenete alcun diesel, a meno di non costruire un'intera raffineria tutto attorno. A me spiace dirlo, ma "raffineria" non si trova in natura, ed e' un luogo eccezionale. Idem per le condizioni che consentono di trasformare gli zuccheri in trigliceridi. 

Non e' affatto una regola generale. Se prendete una provetta, ci mettete gli zuccheri e l'acqua e l'insulina, ottenete zuccheri, acqua e insulina. 

Perche' queste condizioni sembrano cosi' frequenti , a giudicare dalle statistiche mediche? Perche' sono stimolate da tutti gli ingredienti "nascosti" che ci sono nel cibo "industriale", la stessa lobby che paga questi esperti. Per non dire che il meccanismo che trasforma lo zucchiero in trigliceride e' MOLTO piu' efficente se ci sono anche, nel sangue, un paio di sostanze tra addolcenti, conservanti, emulsionanti ed altro.

Un esempio, ma non vorrei discutere dell'esempio. Mangiate maionese di fronte a questi "esperti" dicendo che siete a dieta. Inorridiscono.  Il male assoluto. E' una di quelle salsine da dimenticare, vi diranno. Insieme al ketchup, simbolo del trash food. 

Adesso fateveli a casa:

Mayonese:     Tuorli freschissimi, a temperatura ambiente 2 , Succo di limone 1 ,Olio di semi 250 g , Aceto di vino bianco (e mezzo) 1 cucchiaino , Pepe nero q.b. ,Sale fino 3 g 

Ketchup: 500 ml Passata di pomodoro,1/2 Cipolla,50 ml olio evo,1 cucchiaio Zucchero ,40 ml Aceto Bianco,1 cucchiaino Fecola di patate, pizzichi Paprika,pizzichi Noce moscata,pizzichi Cannella in polvere,pizzichi Zenzero,q.b. Sale

Qual'e', precisamente, l'ingrediente "trash"? E' roba che trovate anche nella c.d "dieta mediterranea". (basta girare il mediterraneo). 

Questa e' la ricetta del male? State scherzando, spero. Tutti i componenti, tutti, fanno parte della "Dieta Mediterranea" che andate promuovendo.

Allora non e' vero che fano ingrassare? Ni. C'e' Mayo e mayo. C'e' ketchup e ketchup.

Prendiamo la mayo.

Quella che comprate gia' fatta, vi fa male. Vi fa ingrassare e vi fa male.  Ma non lo fa per gli ingredienti della mayo. Chimicamente, quella del supermarket e' molto diversa. Ha delle cose in piu', che vi faranno male e vi faranno ingrassare.

Se la fate in casa, infatti, noterete che va a male. In poche ore. Anche in frigo. E se anche non va a male, cambia aspetto. Ma non vi fa male.

Quella che comprate al supermercato, invece,  ha una supply chain di circa due mesi tra stoccaggio e delivery. E non va a male. Fatevi delle domande. Perche' si, quella del supermarket  vi fa male, e vi fa ingrassare.

Come fa la mayo a resistere due mesi? Il segreto sta nella lista di "additivi vari" che trovate negli ingredienti elencati  sulla confezione. 

Proviamo a chiederci una cosa: poiche' il processo di digestione puo' essere descritto come "il cibo va a male, ma e' una cosa buona" (si, va a male: per questo diventa letteralmente merda. Se "diventare merda" per voi non e' "andare a male", ricordatemi di non venire a mangiare in casa vostra) , non e' che impedire al cibo di andare a male possa, diciamo, impedire al corpo di smaltirlo nei tempi corretti?

Mah, vedete voi. In ogni caso, nessun "nutrizionista" che mi abbia mai "insegnato a fare la spesa" mi ha mai parlato di questi processi industriali. O degli effetti di questi conservanti. Nessuno mi ha mai spiegato come faccia il latte , che normalmente dura un giorno o due, ad avere date di scadenza tra due mesi, senza essere una sostanza che in qualche modo si digerisce peggio.  Abbiamo sempre esaminato l'etichetta partendo da proteine (buone e cattive), carboidrati (buoni e cattivi), grassi (buoni e cattivi).  I nutrizionisti accademici sono fissati su questi tre ingredienti. Ma ignorano il resto. Tutti quegli elementi tipo "sostanze per la conservazione", "insaporitori", per i dietologi sembrano trasparenti. Dimenticano pero' una cosa: basta cambiare leggermente la composizione chimica del corpo, e i grassi non li assorbite piu', e le calorie dei grassi scendono a ZERO. Basta UNA SOLA molecola, e un cc di grasso ha ZERO calorie. Ma se quella molecola viene usata per conservare il cibo, allora il grasso ha un sacco di calorie e viene assorbito. Del resto, anche il semplice sale cambia radicalmente il comportamento dell'intestino, quando si tratta di assorbire grassi.

Certo, nel supermarket  il latte si conserva per 30 giorni anziche' uno/due giorni, il pane da scaldare al forno non fa mai la muffa, ma cosa volete che sia. Tutto si comporta come non dovrebbe, ma l'importante sono tre nutrienti. dicono i nutrizionisti scientifici. Che la chimica di quel cibo sia stravolta, non frega un cazzo a nessuno. Carboidrati, proteine e grassi, e avete capito tutto.

Definirli pagliacci e' poco: dal loro punto di vista, il gas nervino sarebbe irrilevante, visto che sono gli zuccheri a fare i trigliceridi. Secondo me, invece, col gas nervino il processo si ferma.

Non voglio commentare la dieta mediterranea perche' e' un blog in italiano, e gli italiani sembrano attribuirsi la dieta mediterranea come monopolio. E come religione. Tale dieta sembra essere "definita"  altrimenti non se ne potrebbero studiare le caratteristiche in maniera scientifica, ma :

Mappa del medirettaneo e delle nazioni che mangiano mediterraneo perche' sono sul Mediterraneo.

Allora la Francia va bene? 

Devo aggiungere altro? 


Il secondo tipo di cazzari e' facile da individuare, e sono quelli delle diete Fashion, quelle che iniziano con "low" e con "no", oppure si riferiscono a quelle popolazioni sanissime, a contatto con la natura, che sono sanissimi sinche' non crepano e anche male, attorno ai 30/40 anni. Oppure quelle che sono pubblicizzate dalle star.

La dieta "paleo" e la dieta "neandertal" erano sicuramente buone per tenervi magri, solo che crepavate a 25 anni, e a giudicare dagli scheletri , deformi e/o malati di malattie croniche. Si dimentica poi che la magrezza fosse dovuta al fatto che queste persone digiunavano per il 50% del tempo. Vi sentite paleo a mangiare carne al sangue? Beh, senza gli allevamenti moderni e le loro condizioni igieniche, mangiare carne al sangue era semplicemente suicidio. Non so come cucinassero la carne i paleo, ma di certo non la facevano al sangue: non erano fessi come voi. Non avete idea delle malattie di un animale selvatico. Non-avete-idea. Se volete un film horror, cercate "echinococco". E non e' la piu' brutta. 

Non voglio commentare i "superfood", che onestamente non esistono. Avete devastato il pianeta creando una supply chain dell' Avocado, per poi dire che non mangiate carne per l'ambiente? Sui vegani e' inutile parlare: quella dieta danneggia il cervello e rende narcisisti. Possiamo vederlo tutti.

Detox , se traduciamo in chimica quello che significa, vuol dire che bevendo un the' riuscirete ad eliminare sostanze che sono degli inquinanti tra i piu' ostinati, penetranti, permanenti,inquinanti,  e che contate di farlo con la precisione di pochi nanogrammi per chilogrammo di peso. Ri-Di-Co-Lo.

Potreste farcela infilando il corpo in  uno spettrometro di massa. Forse. Ma non ci credo. E in ogni caso, venire vaporizzati non e' una dieta. O forse e' la dieta Taffo.

Tuttavia, una consistente lobby della ristorazione desidera distinguersi , desidera caricare il cibo di aspettative e identita' , e se bisogna ammettere che due ristoranti si fanno concorrenza, una steak house e un ristorante vegano invece non se ne fanno. Abbiamo raddoppiato i ristoranti, e con meno concorrenza potremo alzare i prezzi. Et voila: un ristorante e' vegan, uno e' paleo, uno e' detox, uno e' cheto, uno e' "coglio": tutti ugualmente dementi, ma adesso non si fanno concorrenza, e possono alzare i prezzi. Ecco il business delle diecimila diete diverse: diecimila ristoranti diversi, diecimila certificazioni diverse. Meno concorrenza e quindi prezzi piu' alti.

La moltiplicazione dei pani e dei pesci, ottenuta dividendo il ristorante che vende pane da quello che vende pesce. Et, voila'. Si tratta comunque di un business potente, che puo' ben creare una pletora di "esperti" e pagare attrici e attori di Hollywood per fare pubblicita'. Il fatto che questi attori passino l'80% del tempo in una SPA, non viene menzionato quasi mai.

Il "segreto della bellezza delle dive" e' di passare l'80% del proprio tempo tra SPA, palestre, estetisti, truccatori e chirurghi plastici  e non fare alcun lavoro usurante. La dieta fashion che fanno  non ha alcun merito nella loro forma fisica. Potrebbero mangiare plutonio e sarebbe lo stesso. Zero-per-cento. Fatevene una ragione.

 

Ho gia'menzionato Photoshop e CGI varie?


Il fitness. Wow. Sembrano considerare il corpo umano come una specie di motore diesel. La cosa che non capiscono e' che un motore diesel lavora in condizioni del tutto controllate.  E che nemmeno cosi' , un motore diesel sopravviverebbe all'equivalente delle stronzate che raccontano.

Sia chiaro, io stesso faccio molto sport. Judo e palestra. 

Quando se ne escono con le loro cazzate, spesso mi devo trattenere dal ridere.

"Il segreto di bruciare il grasso e' di alzare il metabolismo" equivale a "per svuotare il serbatoio, basta sgasare senza motivo e tenere sempre la quarta e la quinta. Anche da fermi".

Funziona. Indubbiamente funziona. Solo che buttate via il motore dopo 3 anni, e una frizione ogni anno. Ma a parte questo, funzionera'. Avrete il serbatoio vuoto quasi sempre e facilmente.

Il problema e' che , anche sfruttando i muscoli "grandi" che secondo loro regolerebbero il metabolismo (credono che sia il sensore dell'iniettore del turbo, insomma) , non li sfruttate abbastanza. 

Un contadino del 1905 faceva esattamente cosi'. Ma i consumi erano "leggermente" diversi da un culturista. E mangiavano carboidrati a strafottere, mentre i culturisti usano proteine. Manca quindi ogni evidenza scientifica: due, tre ore di palestra al giorno NON SONO sufficienti ad emulare 13 ore di lavoro sui campi. Manco per il cazzo, e nessun deltoide gonfio mi convincera' del contrario.

Vorrei nominare una minchiata tipica del "pensiero evoluzionista", che permea tutte quelle affermazioni che cominciano per "perche' in natura succede che". Il pensiero evoluzionista viene tirato in ballo ogni volta che si devono giustificare affermazioni assurde, e oggi dilaga in dietologia.

La prima e' che "se mangiate poco il vostro organismo entra in uno stato che gli fa consumare meno" e quindi sarete apatici e depressi, "perche' in natura" l'organismo ha imparato a risparmiare. Forse dovreste fare un corso di logica: quando gli animali mangiano poco, in natura, diventano feroci, violenti, scattanti, e specialmente dimagriscono.

E' vero che esistono meccanismi di adattamento alla carestia , MA NON E' PROVATO che facciano ingrassare. Non e' MAI stato fatto un test che lo "prova" senza usare tecniche statistiche deprecate e/o un cherrypicking intellettualmente offensivo.

Non esistono popolazioni con problemi di denutrizione/malnutrizione E ANCHE problemi di obesita'. Questa affermazione, DA SOLA, basta a dimostrare che NON E' VERO che state ingrassando perche' mangiate "troppo  poco" e il vostro organismo permalosissimo "entra in risparmio energetico". 

 

Certo, serve a farvi sentire meglio: non siete golosi, anzi. Ingrassate perche' siete troppo virtuosi nella dieta. Vi serve davvero un esperto, non e' vero?  Ma non vi preoccupate, essere grassi non e' colpa dei vostri vizi: anzi, voi siete TROPPO virtuosi. 

Che bello sentirselo dire, eh?

Se solo ci fosse un solo, misero grammo di "scienza" dietro, intendo.

Ma quando non c'e' scienza, si menziona un meccanismo "evoluzionistico" , e via. Science sounding.

Se siete sostenitori delle teorie alimentari legate al "fitness", vi avviso: Il "fitness" si misura nel lungo termine. 40, 50 anni. Chi fa fitness riesce ad essere "sano", o ad apparirlo, per un tempo breve. Non esistono ancora studi di lungo termine su questa cosa del "fitness a base di proteine" , perche' e' un fenomeno nato da poco.

Quello che sappiamo e' che se tenete il motore a palla per tutto il tempo, il motore si spacca prima. Vale anche per i processi organici. Metabolismo piu' alto, vita piu' breve. Ha a che fare con radicali liberi e telomeri. E questo lo sappiamo per certo.


Passiamo all'ultimo tipo di "esperto". Le mie nonne. 101 e 98 anni di vita, agonia pre-morte molto breve, salute (nel lungo termine) ottima. Hanno passato molti anni "mangiando poco", (guerra e altro) ma non sono ingrassate quando il loro organismo e' andato in "risparmio energetico".(Ad occhio e croce, i primi 30/40 anni della loro vita).  Chissa' come mai. Hanno lavorato molto e dormito poco, come tutte le donne del periodo. E non sono ingrassate perche' dormivano poco. Come mai?

I nonni sono morti prima, ma morire per le conseguenze dell' Iprite in Jugoslavia mi dice poco sulla dieta, a parte di non mangiare iprite e non andare con maschere a gas  di cuoio dove c'e' l'iprite. L'altro nonno , quello non ferrarese, e' durato 75 anni, ma non si sa quasi nulla di cosa mangiasse in transumanza, che durava circa 4 mesi all'anno. Nessuno lo vedeva mangiare, e lui non lo raccontava. So che conosceva tantissime erbe commestibili , perche' me lo diceva il farmacista del paese che (socialista anche lui) si diede alla macchia insieme  per non fare la guerra. Altro non so dirvi.

Quindi mi concentrero' sulle femmine del record. Una aveva la quarta elementare (merito di Gentile), l'altra era arrivata al "professionale femminile" dalle suore. Dove aveva studiato una materia detta "economia domestica". 

Avevano entrambe una cosa in comune. Un criterio economico, non dietologico:

Un budget ferreo, cioe' una disciplina feroce, per gli acquisti di cibo.

 

Ed ecco il trucco per dimagrire e rimanere magri:

date un budget inflessibile, e basso,  agli acquisti di cibo.

Nessun nutrizionismo. Nessuna dietologia. Nessuna scienza biologica. Semplice economia domestica. Questa e' la scienza, l'unica scienza, che vi fa dimagrire e vi tiene magri anche tutta la vita, senza jo-jo. Anche quando viene applicata in maniera empirica.

E questo ovviamente non ve lo dira' NESSUN dietologo, essendo TUTTI pagati da gente che guadagna quando spendete di piu' per la vostra "dieta".

Vi spiego come funziona il processo, perche' l'ho fatto anche io.

  • Prima fase: siccome avete poco budget, finite sempre al supermarket a comprare trash food economico, cioe' QUALSIASI cibo che trovate al supermarket.. Questa e' la fase in cui siete tentati di abbandonare, perche'il cibo del supermercato si conserva molto, quindi e' stracolmo di processi e sostanze che gli impediscono di diventare merda nel tempo dovuto. Siccome "digerire il cibo" equivale a  "trasformarlo in merda", cioe' decomporlo, piu' si conserva il cibo, piu' rimane tra i coglioni nel vostro corpo (anziche' diventare merda e uscire). In questa fase ingrasserete, perche' il supermarket e la grande distribuzione fanno questo: cibo che non si digerisce bene. Potete sapere quanto il cibo vi fara' ingrassare guardando la data di scadenza: piu' e' lunga, cioe' innaturale, piu' vi fara' diventare obesi. Ma costano poco (perche' si conservano molto e la supply chain diventa economica). Sarete depressi per la mancanza di risultati.  Poi vi chiederete "mia nonna andava al supermercato"? E la risposta e' "non ha mai messo piede in un posto del genere in vita sua. Li odiava , li detestava, li disprezzava, piuttosto sarebbe entrata in un bordello sadomaso". E allora come faceva, col budget? 

Succedeva che mia nonna non pensava di mangiare cibo abbondante e saporito OGNI GIORNO. Cosi' divideva il budget in DUE parti. "La domenica/giorni di festa" e "i giorni normali". 

Meta' del budget andava alla domenica. Forse il 60%, o piu'. Nella quale mangiava il cibo migliore che io abbia mai mangiato, ed e' il motivo per cui alla mia generazione "andare a trovare la Nonna" significava "andare a mangiare bene". Ma non entrava in un supermercato: carne dal macellaio, pane dal fornaio, pesce dal pescivendolo (o al mercato del paese), frutta e verdura dal fruttivendolo. Scadenza breve. 

Meta', se non il 60/70% , del budget settimanale se ne andava per la domenica.

Dal punto di vista dietologico, il tempo di mia nonna non era lineare. Scomponendolo con un'analisi delle frequenze, usando Fourier, avremmo trovato:

  1. Un'armonica settimanale fortissima.(la domenica mangiava da Dio)
  2. Un'armonica annuale fortissima (feste comandate, compleanni, etc)

Durante gli anni dell'universita', per motivi vari, ho vissuto con lei anziche' coi miei. Mia madre e mio padre cercavano "abbondanza e sapore ogni giorno" perche' volevano sentirsi ricchi. Erano i primi anni '90.

Mia nonna invece era "apoteosi domenicale e mediocrita' settimanale". 

Inutile dirlo, non avevo un grammo di grasso addosso. 

  • Seconda fase. Invece di abbandonare il metodo , dividete il budget in due, 60% per la domenica, 40% per il resto della settimana. Mangiate BENISSIMO la domenica, a spese della settimana. Benissimo significa BENISSIMO. Nessun senso di colpa. Nessun peccato. La roba buona. Tanta. TUTTI e SEMPRE ingredienti di prima categoria. Costano? Togliete budget agli altri giorni. Ma non sforatelo mai.

Come mangiava mia nonna? Come mangiavo quando vivevo con lei?

Durante la settimana, diciamo i non festivi, aveva due modi: normale e venerdi'. Il venerdi' era semplicemente e solo verdura, cotta in diversi modi, dal pure' di patate alla polenta , con salse gustose tipo peperonate al pomodoro, e soffritti obbligatori per dare sapore. Ma non burro.

Il resto della settimana erano paste varie o gnocchi di patate  a mezzogiorno, a colazione latte e quattro biscotti (quattro significa 4. Il numero naturale fra 3 e 5). In questo modo una scatola di biscotti durava sei giorni.

In esteso, a  mezzogiorno una pasta con condimenti diversi, compreso il ragu' che aveva fatto per la domenica (una quantita' eccessiva per la settimana). La sera pane (una coppia piccola) ferrarese con quattro (i numeri sono numeri) fette di affettati buoni (comprati in salumeria, non sotto atmosfera controllata dell'anticristo dentro un blister di plastica made in Taffo, come al supermercato) , oppure fette di formaggio comprate sempre nelle salumerie. La quantita' di formaggio dipendeva dal sapore: piu' sapore, meno formaggio in rapporto al pane o alla polenta.

Poi arrivava la domenica. 

Arrivavate a tavola per la colazione, (nutrirmi era, a quanto pare, suo preciso dovere. Lo prendeva come lo avrebbe preso un borg. Resistere era futile. Assimilerete quello che c'e' a tavola perche' il cibo non si butta via) e trovavate la "brazadela" con il latte (e' nella figura di questo articolo, una torta al forno). Il latte era  intero. Sempre intero. Fresco. Se il latte non va a male in un giorno, non e' (piu') latte.  Esistono le latterie. Il latte che si conserva e' merda bianca. Sempre. Comunque. Senza eccezioni. 

Nella domenica di mia nonna, vi chiedete gia' se ce la farete a mangiare a pranzo. Ma la risposta e' ovvia perche' avete mangiato in maniera conservativa durante la settimana. Siete la tigre che ha fame, e no, il "risparmio energetico" non vi fa sentire apatici.

Il vosto cazzo di organismo sara' anche entrato in uno stato di "risparmio energetico", ma questo non vuol dire che "poi al lavoro non rendo" oppure "ma cosi' divento apatico". Palle. Non esiste alcun meccanismo evoluzionistico che vi porta ad essere apatici o stanchi o depressi se non mangiate: non ci credete? Mettete alla fame una tigre e poi entrate nella gabbia. Mi saprete dire se sia apatica o se "non rende" perche' e' entrata in "risparmio energetico": biologicamente e' vero che la tigre  e' entrata in risparmio energetico, ma non e' vero che adesso performa peggio, o che sia "apatica". E non e' ingrassata perche' "adesso trattiene tutto". Quando gli animali entrano in "risparmio energetico" perche' manca cibo, diventano due volte piu' reattivi, feroci, efficaci, scattanti, e magri.

Se vi succede di essere apatici o depressi e' perche' fate una vita di merda, se non rendete al lavoro e' perche' fate un lavoro di merda che non vi piace.  Smettete di accusare la dieta per questo: non e' perche' mangiate poco.

Comunque dicevo, torta crostata (con marmellate olimpiche o meno) per colazione. Non mi ha mai detto di fermarmi. Era domenica. Domenica si mangia. Perche' lo dice Dio.(parole sue). Al limite "non mangiare troppo altrimenti non mangi a pranzo". Perche' il cibo non si butta. Perche' lo dice Dio. (sempre parole sue).

Il pranzo ovviamente era celestiale: primo di lasagne, tortellini in brodo o cappellacci con zucca e ragu', arrosti dal profumo allucinante, lepri o coniglio in umido, e tutta la parafernalia emiliana, con variazioni stagionali tipo la carne ai ferri d'estate, anguilla in umido, salama da sugo a dicembre, ed altro.

Poi c'era l'insalata (fresca. Esistono i fruttivendoli e mia nonna teneva un orto), a seconda della stagione con pomodoro, o cavolo cappuccio a fette, eccetera.

Infine, incurante della torta crostata della colazione, il dessert "dipendeva dall'ispirazione". Insomma, si divertiva a fare dolci. Crema di Mascarpone bolognese a pioggia, tipo napalm sui vietcong. Sa di vittoria.

Ovviamente il vino, che alla domenica era tolleratissimo. Oddio, su questo c'erano dei limiti, cioe' essere a Ferrara. Quindi Lambrusco o Albana. Sorry for that. Ma ci stava anche il grappino o l'anicino nel caffe'. 

Per i dietologi, la mia domenica era il male assoluto, ma condito con una noce di burro. Non vi racconto del pesce fritto, perche' implicava strutto. Friggere nell'olio vegetale per mia nonna era come dire "Mettere la Roulotte alla Ferrari". Si. Frigge. Nello. Strutto. Perche' lo dice Dio. (La margarina la caga l'Anticristo in persona. Quando ha la diarrea. Mai Margarina. Mai. )

La sera, se avevate ancora fame (a non capitava sempre) allora c'erano gli avanzi. Magari friggendoli, cosi' si ravvivano. Per i dietologi, l'Anticristo che balla la Samba con il perizoma di bisonte e un ananas in testa.


Cosi' ho fatto lo stesso alcuni anni fa. Nel senso che ho usato il metodo del budget. Non serve capirne un cazzo di dietologia. Puro budget. Matematica. Niente biologia, niente scienza della nutrizione. Budget.

Con variazioni tedesche, tipo non sapendo io cucinare la brazadela, e non trovando i biscotti del Mulino bianco (non entro al supermarket) quando vado a prendere il treno passo dalla Backerei e mi compro un pezzo di strudel fresco di forno mentre vado al lavoro. Oppure a pranzo mi faccio un panino o un Pretzel Gigante al formaggio, sempre freschi di forno. La sera, pane con formaggi e salumi, o insalata.

La domenica mangio tutte le cose piu' buone di cui ho voglia, consumando il 60/70% del budget settimanale, e il resto della settimana mi nutro e basta.

Cosa succede pero' facendo in questo modo?

  1. I nutrizionisti scientifici mi dicono che e' una dieta assurda perche' non vedo un supermercato da 3 anni e loro sono pagati dall'industria del cibo e poi il mio corpo adesso sara' in risparmio energetico e questo mi fara' sentire fiacco e poco concentrato al lavoro.. Tipico delle tigri: quando hanno fame, sono fiacche e poco concentrate. Provate , se non ci credete: e' la volta che non sentiro' piu' sta cazzata.
  2. In palestra cercano INUTILMENTE di vendermi delle confezioni da 50 euro di "proteine in polvere". Normalmente disdegno come se mi offrissero eroina. Come i pusher, me ne hanno data in omaggio, pure vegana e alla vaniglia. Ottima per farci il gelato. La domenica. Ovviamente, per loro io sbaglio, perche' non voglio ammazzarmi di pseudosport per farmi alzare il metabolismo e somigliare ad un cavallo da tiro, e dimezzare i telomeri a furia di ossidanti.
  3. Vegani, neandertaliani, detox, cazzibuffi, mi detestano. Perche' se anche una volta a settimana vado con loro al ristorante, non mi do' regole. Mentre loro, bigotti, mi guardano dal basso delle loro regole "virtuose".  Tanto, il resto del tempo mangio solo il giusto.

Ma specialmente, perche' funziona. Ha funzionato per millenni. E' anche mediterranea, se volete: dipende da cosa mangiate la domenica.

Solo che, quando dico "datevi un budget per il cibo e riducetelo sino a raggiungere il peso che volete" sto facendo tutto quello che per gli sponsor di questi "esperti" e' il MALE ASSOLUTO. Meno business. Abbassare il budget? ERESIA! 

 

E' possibile dimagrire a piacimento e definitivamente e stabilmente seguendo un PURO criterio ECONOMICO. Quello che alla nonna materna avevano insegnato come "economia domestica" nel "professionale femminile" che aveva frequentato, e che alla nonna paterna avevano insegnato la vita da vedova e due guerre mondiali.

Il motivo di questa "epidemia di obesita' " e' che stiamo spendendo quanto dicono loro per comprare le cose che fanno loro, comprate dove dicono loro. "Loro" sono l'industria alimentare, "loro" sono l'industria della ristorazione, "loro" sono le varie industrie dell' "alt food"

Ora mi darete del complottista. Quando parlate di lobbies siete sempre chiamati complottisti. Tranne quando a qualcuno piace il discorso e allora dite che negli USA non si proibiscono le armi per la lobby delle armi. Quel complottismo vi piace, e ve lo tenete. E quando parlate della lobby delle armi che vuole le guerre. E quando parlate della lobby del petrolio che non vuole le auto elettriche.

Le uniche teorie della lobby che sono "complottiste" sono quelle che contraddicono la vostra religione dietetica, apparentemente.


Seguendo il format di Youtube, adesso devo dirvi "cosa succede al vostro organismo quando fate come vi dico"?

  1. Sentite i sapori cinque volte piu' forti. Tutti. Ogni fottuta molecola. Imparerete a sentire le spezie. Sentirete il prezzemolo nella salsa di pomodoro. Sentirete il salato del guanciale della carbonara e non aggiungerete altro sale. Ogni-fottuto-sapore. E quando entrerete in qualche sopravvalutato ristorante stellato scoprirete che merda fanno perche' sentite ogni sapore. Curiosita': quando sentite davvero i sapori, la bistecca di manzo la mangerete sempre "well done", il motivo per cui vi piace al sangue e' che non sentite piu' niente. Anche perche' il sangue, quando siete capaci di sentire i sapori, vi da' la nausea: e' un meccanismo di protezione contro le emorragie.
  2. Ricomincerete a sentire gli odori. E credetemi, vi cambia la vita, perche' scoprirete che il cibo del supermercato e della grande distribuzione non ha alcun odore. Non profuma. Fa decisamente cagare, con la sola eccezione che si decompone meno facilmente , rimanendo dentro di voi per piu' tempo. Sono i cazzo di conservanti che, appunto, si oppongono alla trasformazione del cibo in merda. Processo di trasformazione che, invece, e' il centro della nutrizione.
  3. Risparmiate soldi. Mungervi e', invece, lo scopo di ogni dietista. Non esiste una dieta che non sia "per ricchi", in quanto sono tutte concepite e disegnate per farvi spendere di piu'. Da quelli che pagano i nutrizionisti accademici (o meno) per consigliarle. 
  4. Perderete peso in maniera che vi stupira', ed e' facilmente controllabile modulando il vostro budget. Piu' concentrate il budget in un giorno solo, piu' dimagrite, ma meglio mangiate quel giorno. E peggio negli altri. Ma davvero volete mangiare bene il martedi', in pausa pranzo coi colleghi?
  5. Mangerete cose piu' buone. Non tutti i giorni, ma la domenica mangerete cose che oggi non potete permettervi, solo perche' state spalmando il budget su tutta la settimana in parti uguali.
  6. Il vostro organismo entrera' in stato di allarme perche' mangiate poco. Per questo, come succede a tutti gli animali affamati, sarete piu' attivi, piu' responsivi, piu' performanti, meno grassi, piu' tonici, meno depressi, sia al lavoro che fuori. (a meno che il vostro lavoro non vi faccia schifo, idem per la vostra esistenza. Ma nessuna dieta vi salvera' mai da questo).

 

Quello che ho appena detto contraddice tutte le diete-religioni che trovate in giro. Come tutte le religioni, vogliono soldi. E vi diranno dove spenderli, e come spenderli.

Non per nulla stanno gia' iniziando a dire che il cibo "che non ingrassa" costa. E tra poco sarete convinti di qualcosa che avrebbe fatto ridere i vostri nonni: che mangiare di meno costi di piu'. 

 

 

 

 

 

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La pesca della Meloni ha fatto anche cose buone.

Stamattina leggevo le notizie, tra cui la storia dell'ex partner della Meloni (che essendo cristiana e madre  ma non sposata si classifica come "fornicatrice" : sorry Giorgia, le regole sono regole),  e la cosa che ho trovato ripugnante non e' quello che ha fatto il Galletto Vallespluga della situazione, ma l'onda di solidarieta' verso la Meloni. Solidarieta' che a mio avviso la Meloni  non merita.

La terra gira come gli pare.

E ai computer non frega niente. Ma la questione, guardando alla tecnicita' della cosa, e' molto piu' complessa, anche se alla fine e' rassicurante. Siccome ci si e' messa anche META, direi che sia il caso di chiarire alcune cose prima di esaminare la differenza tra "clock" e "calendario". Perche' la rotazione del pianeta non cambia assolutamente il tempo: cambia il calendario.