Perche' credo che la scala di Kardeshev sia un'idea risibile.

Questo e' piu' che altro un post per appassionati di SF, ma anche per altri. Ho conosciuto la scala di Kardeshev in gioventu', leggendo Larry Niven, i burattinai del cosmo. So bene che ci sono anche altri autori di SF che ne parlano, ma a quei tempi i libri erano un bene prezioso, e ognuno percorreva una propria “strada conoscitiva”, arrivando alle cose tramite percorsi differenti. Non c'era google.

Nel libro (assolutamente da leggere) una specie costruiva un gigantesco anello attorno ad una stella, nella zona di goldilock, e quindi otteneva uno spazio abitabile che era milioni e milioni di volte quello della superficie terrestre. Se supponiamo una stella di tipo sole, si tratterebbe di un anello con un raggio medio di 150 Milioni di Km, il che significa una circonferenza di quasi un miliardo di Km, e se considerate che l'equatore sta a ~40.000Km , capite che e' uno spazio fottutamente grande. Quei fottutamente grandi che ottenete quando provate a lavorare con dimensioni astronomiche. Mi chiedo perche anziche' il Parsec non si sia usato il Gozzillione, o il Fottilione, con il suo multiplo, lo Strafottilione.

Amenita' a parte, quest'idea discende dalla cosiddetta Scala di Kardeshev, che si proponeva di classificare civilta' progredite, incluso il futuro della terra. Kardeshev arrivava al livello III, anche se a quanto ne so ormai i livelli sono stati estesi fino all'ottavo.

Per prima cosa, occorre capire che Kardeshev, come tutti i fisici russi, era influenzato da una corrente filosofica in seno al positivismo, che si chiamava “Cosmismo”.

https://it.wikipedia.org/wiki/Cosmismo

e di conseguenza la sua visione era quella di “la razza diventa piu' potente = ha maggiore controllo e dominio del mondo materiale”, con una sottocorrente di cosmisti sicuri che il potere di dominio sulla natura materiale avesse implicazioni religiose.

E' abbastanza chiaro quindi, che la sua idea di civilta' fosse basata sul concetto di energia, senza la quale non si possono fare cose. Che puo' essere ragionevole, ma e' estremamente riduttivo. Ma dove trovare l'energia? Sulla base di questa domanda, la sua classificazione era:

A ma sembra una stronzata.


Sul piano fisico, si direbbe che il metodo consista sempre nel chiudere la stella dentro una sfera di dyson, l'evoluzione dell'anello di cui ho parlato sopra, per essere sicuri che tutta l'energia rimanga dentro.

Perche', di preciso, occorre costruire una sfera per tenere l'energia dentro, quando l'energia emessa dal sole diventa risibile in un raggio cosmicamente “piccolo”. Sirio, che e' una bella stellona popputa che scoppia di energia, a noi fornisce una radiazione circa -120Dbm. Il Sole e' a circa + 60Dbm. Il resto finisce nei dintorni della stella. In che senso? Nel senso che l'energia e' utilizzabile a seconda di un delta , cioe' se avete un litro d'acqua a zero gradi e un litro a 100 gradi, e' facile farci un motore Sterling. Se ne avete mille tonnellate a 0.00001 gradi centigradi e mille a 0 gradi centigradi, ci fate sega. Eppure, avete un sacco di “energia”.

In questo senso, l'energia di una stella e' gia' chiusa in una sfera. Che bisogno ci sia di costruirne una artificiale non mi sovviene. A meno che non si parta dall'idea che niente , se non il macchinario di questa sfera, possa prendere l'energia. Ma non e' cosi', semmai il contrario: alla fine dei conti, se assorbi tutta l'energia di una stella, DIVENTI una stella. Quindi non capisco il punto di costruire una sfera. Alla minima inefficienza nel trattare quest'energia, la sfera si riscalderebbe, sino a diventare essa stessa la superficie di una stella. (sempre che i materiali reggano).

Sugli altri problemi (basta calcolare l'Hamiltoniana di quel sistema per notare che e' stabile solo localmente, cioe' se il sole si muove di un minimo, il centro della sfera e quello del sole si disallineano), e altre amenita'.


Ma in generale, questa tecnica per avere energia e' semplicemente inefficiente. Perche' e' inefficiente il sole. Esso trasforma in energia una quantita' di massa equivalente di una piccola catena montuosa. Sono quattro milioni di tonnellate al secondo, oppure 1.3E+17 kg ogni anno.

Se riuscissimo a convertire la massa in energia con una ratio di 1:1 , e bruciassimo un asteroide come Igea, (massa: (8.74±0.69)×10^19 kg) avremmo energia per ~500 anni di “energia solare” prodotta con un'ipotetica sfera di dyson. E' chiaro che se vogliamo indicare uno scatto di produttivita' capace di cambiare faccia ad una civilta', dobbiamo lasciare in pace il sole e concentrarsi sulla conversione materia:energia, ad una ratio di 1:1.

Quindi, se posso accettare che esista il tipo 1, limitato al pianeta, il Tipo II lo metterei quando arriva la tecnologia che trasforma materia in energia con una ratio di 1:1.

Voi direte che non e' cosi' semplice, ma in ultima analisi e' una tecnica star-trek like. Significa che si tratta di far collidere materia ed antimateria, cioe' saper produrre antimateria. Cosa che non e' impossibile nei grandi acceleratori, ma “solo antieconomica”. Quindi si tratterebbe “solo” di migliorare una tecnologia che abbiamo gia', di qualche miliardo di volte (ma il miglioramento sarebbe misurato in termini economici: il processo e' gia' fattibile, come al CERN, su nanogrammi di antimateria).

Abbiamo quindi definito il secondo tipo di civilta', quella che converte massa in energia con ratio 1:1. E lo scalino e' un miglioramento della tecnologia che esiste, miglioramento principalmente economico, cioe' relativo ai costi dell'antimateria. Il che significa, almeno sul piano logico, che se non si fa migliorando la tecnologia, potremmo decidere di modificare l'economia per ottenerlo.

Utopico, ma non e' che il Cosmismo non lo fosse. I cosmisti sognavano di costruire un DIO, vedete voi. Tantovale farlo bene. Prenoto Afrodite e Ishtar, tutte per me. In tanga. Anche Giunone non ci sta malissimo.


Detto questo, proviamo a vedere cosa sarebbe il Tipo III, perche' occorre immaginare di oltrepassare un altro limite, capace di trasformare la civilta' in qualcos'altro , un'altra civilta' che la renda irriconoscibile rispetto a quella precedente. Ma abbiamo gia' tutta l'energia che possiamo avere. Possiamo quindi “fare tutto”. Ma tutto cosa? Quali sono i limiti ? Apparentemente nessuno, almeno se tutto quello che vogliamo e' “usufruire di”, “costruire”, “fabbricare” , eccetera.

Ma esiste un fenomeno cui stiamo gia' assistendo, ovvero il fatto che il cervello umano ha dei limiti. Certo, alcuni hanno limiti piu' alti e Turok e' decisamente piu' in alto rispetto a Gasparri, ma anche Turok sta avendo delle belle grane con la sua teoria.

Abbiamo costruito Internet con l'intento di mettere a disposizione di chiunque l'intero scibile umano, abbiamo consentito a chiunque di arricchirsi parlando con chiunque altro, e tutto quello che abbiamo avuto e' stato Onlyfans. Che prima vi faceva la cuginetta zozzona. E' valsa la pena sostituire la cugina zozzona con una rete telematica globale, dal momento che non riusciamo ad andare oltre?

Oggi potremmo essere davvero razionali, perche' non ci manca alcuna spiegazione. Certo, la IA ci consente di interrogare la conoscenza molto meglio (mi riferisco a cose come Perplexity) ma anche avendo tutto lo scibile, la maggior parte della popolazione non ne fa uso, non ne sa fare uso, non ne puo' fare uso perche' non ci arriva.

Se questa premessa vi sembra troppo pessimista, facciamo un'ipotesi: domani prendiamo una gigantesca AI, (non un chatbot, intendo una AI generica) gli facciamo spazzolare tutta la sterminata quantita' di dati che esce dall' LHC , e da tutti gli altri acceleratori, in forma grezza.

E poi gli chiediamo : “che cosa ci hai capito?”.

E la macchina risponde: “Una noia mortale. Ma che due palle. Potevate scrivervi le equazioni di Kaluza-Klein, che erano gia' quasi complete, e rifletterci due minuti. Allora, dato uno spazio di dimensioni 4.5 , abbiamo che....”

Qui la meta' dei cervelli del mondo si ingrippano, con quel rumore tipico che faceva il Ciao quando avevate fottuto il cilindro. “Come sarebbe a dire 4.5 dimensioni”? Matematici, geometristi , topologisti ed altri riuscirebbero a capire la cosa: esistono gia' spazi di dimensioni frattali.

La dimensione di un frattale è tipicamente un numero razionale non intero, chiamato dimensione frattale o dimensione di Hausdorff-Besicovitch.

Esempi classici di frattali con dimensione non intera includono il triangolo di Sierpinski (dim. frattale ≈ 1.585), la curva di Koch (dim. ≈ 1.262) e l'insieme di Julia (dim. può variare).

Uno spazio con dimensione 9/2 sarebbe quindi uno spazio frattale, esibendo proprietà di auto-similarità e avendo una dimensione topologica non intera pari a 9/2.

Facile, no?

Abbiamo appena sbattuto fuori da qualsiasi probabilita', anche microscopica, di capire la fisica delle particelle ... tutta l'umanita' MENO sei sigma circa.

Ed e' un problema: se diamo all'homo sapiens medio energia illimitata, ovvero qualsiasi cosa, cosa ci fara'? Girera' sgommando sull' automobile inventata da Homer Simpson, guidando sotto la doccia dell'auto insieme a due sex robot , uno identico a Valentina Nappi e uno identico a Gianna Michaels. Tornera' a casa e avra' un robot a forma di Cannavacciuolo che gli ha cucinato una bistecca a sganassoni, e poi arriva un pirla che ci mette sopra il sale con un gesto pederastico nel senso piu' hollywoodiano, e tutto quanto, e un robot a forma di Cuccarini che pulisce i pavimenti , rigorosamente in topless e tanga. Va bene. E poi?

E' la stessa cosa che e' successa con Internet: teoricamente avremmo dovuto trovarci la risposta a TUTTE le nostre domanda, mentre in pratica tutto quello che troviamo e' l'influencer che ci spiega come vestirci, o quella che ci spiega come fare la Carbonara, o Argendana che ci spiega quanto spazio c'e' dentro una donna. Ma forse non valeva la pena di costruire una cosa simile quando avevate una cugina sciampista che poteva aiutarvi in tutti e tre i campi. E sarebbe costata meno.

Se vogliamo andare avanti oltre questo punto, o facciamo come diceva Douglas Adams e mettiamo tutti su un'astronave (partendo da parrucchieri e project manager), per esiliarli altrove, oppure dobbiamo trovare il modo di espandere le capacita' cognitive dell'essere umano.

Vedo molto bene la civilta' di Tipo III cominciare dal momento in cui a tutti e' consentito, in qualsiasi modo, (aggiungendo una schedina nel cranio, o whatever) aumentare arbitrariamente le proprie capacita' cognitive.

Questo si' che e' un bel passaggio. Perche' a questo punto non riusciamo nemmeno ad IMMAGINARE che diavolo succederebbe. Se con il Tipo II sappiamo che tutto sarebbe possibile, con il Tipo III sappiamo almeno che avrebbe senso, a parte il fatto che noi del Tipo I non capiremmo PERCHE' e' razionale. Magari avremmo lo stesso il tipo che sgomma e vive con due sex robot , ma almeno lui saprebbe PERCHE” lo fa, cosa che noi miseri Tipo I non riusciamo ad immaginare.


Quindi la mia classifica delle civilta', detta “La Scala a Chiocciola di Fanelli” e' fatta cosi:

Questa scaletta secondo me ha MOLTO piu' senso del cosmismo russo.

Uriel Fanelli


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