Si discute molto della Schlein, e sarebbe bello poter commentare le sue idee politiche, o il suo programma, ma non esistendo nessuna delle due cose, la sua presenza e' puramente simbolica. Essa e' li' non per cio' che e', o per cio' che fara', ma per cio' che simboleggia. In coerenza con una vasta storia, a sinistra, che non propone altro se non atti simbolici.
Lo scandalo FTX , da poche centinaia di milioni, sta scalando verso i miliardi di dollari mano a mano che le indagini continuano. Ora, anche se causasse perdite per l'intera capitalizzazione, arriverebbe a circa 30 miliardi di dollari (per confronto, Lehman Brothers fu 1200 miliardi), ma e' sufficiente a far parlare a sproposito diverse persone: ovvero quelli che dicono "il mercato va regolato".
Chiacchierando sul fediverso mi e' stato chiesto di commentare "perche' IPv6 non si diffonde", e alle prime questa affermazione mi ha un pelo lasciato perplesso. Lavoro su reti di accesso, sia mobili che fisse, e non e' decisamente la mia esperienza. Ma attenzione, siccome la mia esperienza non e' statisticamente rilevante, ho deciso di ricorrere ad un'azienda che possa darmi una visione di insieme di internet.
Ci sono libri che Rampini, fanatico sostenitore degli USA, non ha mai letto. Certo il titolo non e' originale, perche' "arte della guerra" di solito viene associato a Clausewitz, o a Lao Tze. Invece anche Machiavelli, oltre al famoso "Principe", ha scritto un "arte della guerra", che personalmente trovo piu' completo perche' oltre al raziocinio (molto Lulliano, o Cartesiano se preferite) , incorpora anche una certa dose di politica.
Proprio ieri, chiamando casa in Italia, mia madre (!) mi ha chiesto che diavolo stia succedendo sui social. Ora, per chi non la conosca, si tratta della persona MENO incline alla tecnica e alla tecnologia che io abbia mai visto. E' vero che ha imparato ad usare gli strumenti telematici per parlare con una famiglia ormai sparsa tra diversi continenti, cosa che mi ha stupito, ma che abbia qualche interesse direi di no. Morale?
Se siete un expat, e parlate con "casa", una delle domande piu' seccanti che vi vengono rivolte e' "ma cosa si dice di noi?". Si tratta di un riflesso di quella cultura provinciale nella quale i vicini di casa passano il tempo a fare gossip. Quindi se esisti allora "gli altri" (s)parlano di te.