Proprio ieri, chiamando casa in Italia, mia madre (!) mi ha chiesto che diavolo stia succedendo sui social. Ora, per chi non la conosca, si tratta della persona MENO incline alla tecnica e alla tecnologia che io abbia mai visto. E' vero che ha imparato ad usare gli strumenti telematici per parlare con una famiglia ormai sparsa tra diversi continenti, cosa che mi ha stupito, ma che abbia qualche interesse direi di no. Morale?
Se siete un expat, e parlate con "casa", una delle domande piu' seccanti che vi vengono rivolte e' "ma cosa si dice di noi?". Si tratta di un riflesso di quella cultura provinciale nella quale i vicini di casa passano il tempo a fare gossip. Quindi se esisti allora "gli altri" (s)parlano di te.
Molti stanno vendendo l'idea che l'era dello scontro tra ideologie sia finito, mentre in realta' osservando bene possiamo vedere due ideologie che si stanno scontrando, e fortunatamente il mero fattore demografico sta consentendo ad una di ribaltare l'altra.
Come ho gia' detto, sono uno scettico delle criptovalute non per cosa sono (in realta' feci mining dei miei primi bitcoin - che poi spesi per una birra ad Amsterdam - usando un raspberry I) , ma per cio' che sono diventate. Cosi', adesso che tutti scrivono il funerale delle criptovalute, la mia domanda e': ma pensate che moriranno le criptovalute, o che morira' quel che sono diventate?
Indubbiamente la big tech americana , specialmente quella piu' legata alle borse, sta passando un brutto momento. Tuttavia, occorre capire che questo momento e' aggravato da problemi strutturali della borsa e della finanza, per cui in realta' le cose non stanno come scrivono superficialmente i giornali.
Non sto per parlare delle migrazioni cui pensate, cioe' della diatriba della Meloni con la Francia, bensi' di un fenomeno (questa volta) notevole, che e' la migrazione di utenti da twitter al "Fediverso". Ed e' rilevante perche', come sysop di un' istanza, sto notando un certo shock culturale da parte degli utenti twitter, che non hanno mai visto prima un social network.
C'e' una cosa che personalmente noto nel dibattito italiano sulla Meloni. Ed e' quel silenzio esterefatto che c'e' nella sinistra quando scoprono che no, non riusciranno mai a riprendersi, e non solo non riusciranno piu' a vincere: probabilmente non riusciranno nemmeno a tornare in campo.
Innanzitutto, una cosa: i rave non sono un'emergenza. Le cronache ne ricordano due nello scorso anno. Questa polemica e' stata creata ad arte per non parlare del fatto principale, ovvero che un ministro del nuovo governo e' inquisito per bancarotta fraudolenta, ovvero la Santanche' (update di oggi: a quanto sembra non e' iscritta al registro degli indagati, come qualche giornale aveva scritto). La sinistra, come al solito, partecipa all'operazione di distrazione.
Sono ormai mesi che Putin continua a minacciare l'uso di nucleari tattiche, e i giornali continuano a spiegare cosa siano, facendo degli errori catastrofici. Sinora non ho protestato, ma ora ci si mette anche Di Feo, e quindi devo scrivere qualcosa. Non perche' di Feo sia chiaramente filorusso, ma perche' e' chiaramente incompetente.
Non si e' parlato abbastanza dell'impatto della vicenda di Alex Jones, il propagandista di Infowars, e delle punizioni a lui inflitte dal tribunale.